marine le pen enrico letta

LETTA, PAVIDO IN ITALIA, CAZZUTO IN FRANCIA - LA TRASFORMAZIONE DI ENRICHETTO, CHE IN UN DIBATTITO TV SU “FRANCE 2” FA VEDERE GLI OCCHI DELLA TIGRE A MARINE LE PEN: “I SUOI AMICI ERANO TRUMP, CHE HA FINITO IL SUO MANDATO CON L'ASSALTO A CAPITOL HILL E PUTIN CHE STA MASSACRANDO IL POPOLO UCRAINO. TRA I SUOI NEMICI C'ERANO INVECE LA COMMISSIONE EUROPEA, CHE CI STA PORTANDO FUORI DALLA PANDEMIA" - LA LEADER DEL “RASSEMBLEMENT NATIONAL” INCASSA QUASI STUPITA E BALBETTA - VIDEO

Da www.ansa.it

 

dibattito enrico letta marine le pen france 2

Scintille su France 2 tra il segretario del Pd, Enrico Letta e la candidata del Rassemblement National alle elezioni presidenziali francesi di aprile, Marine Le Pen.

 

Esprimendosi in perfetto francese l'ex premier e presidente dell'Institut Notre Europe-Jacques Delors ha difeso dinanzi alla candidata nazionalista il ruolo fondamentale dell'Unione europea per rispondere alle sfide mondiali, dalla guerra russa contro l'Ucraina, alla Difesa comune fino alla recente azione della Commissione Ue contro il coronavirus, o il piano di rilancio #NextGenerationEu che per la prima volta ha introdotto una forma di mutualizzazione del debito nell'Unione.

marine le pen

 

Il faccia a faccia è cominciato sulla guerra in Ucraina. A Le Pen che evocava i rischi di sanzioni troppo pesanti contro il regime di Vladimir Putin, Letta ha replicato che sanzioni all'acqua di rose servirebbero a poco. Se in quanto europei "non paghiamo nulla - ha avvertito l'ex prof di Sciences Po - gli ucraini moriranno". Le Pen ha ribattuto accusandolo di ipocrisia.

 

enrico letta su france 2

Letta ha ricordato a Le Pen le elezioni presidenziali del 2017, quando arrivò al ballottaggio contro il candidato di En Marche. "All'epoca - le ha ricordato Letta- la guardava l'Europa intera". "I suoi amici erano Trump che ha finito il suo mandato con l'assalto a Capitol Hill e Putin che sta massacrando il popolo ucraino. Tra i suoi nemici c'erano invece la Commissione europea".

 

"Lo stesso esecutivo Ue, ha puntualizzato Letta, che ci "sta portando fuori da questa pandemia con l'acquisto comune dei vaccini" e che ha realizzato il piano di rilancio da 750 miliardi di euro. "Lei fa politica estera - ha poi ironizzato - come l'Agente speciale 117" (popolare personaggio di una spy-comedy francese, ndr).

enrico letta su france 2 3

 

"Signor Letta, lei è un ideologo. Come i comunisti che dicevano che non c'era abbastanza comunismo e ne volevano ancora di più. Lo stesso vale per l'Unione europea, ne volete sempre di più", ha attaccato Le Pen, sostenendo che invece l'Ue "non funziona" e ha "fallito". Pronta la risposta di Letta: "Le ho parlato di camembert e Bordeaux, nessuna ideologia". "Anche Salvini, il suo grande alleato, la vuole lasciare", ha risposto l'ex premier, ricordando che il leader della Lega sostiene attualmente il governo di Mario Draghi. E lei? Lo appoggerebbe Mario Draghi?". "Io per fortuna non ho un sistema all'italiana", ha replicato lei.

  

 

enrico letta su france 2 4enrico letta su france 2 enrico letta su france 2 enrico letta su france 2

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...