mattarella descalzi amara longo palamara

PM, POLITICI E MANAGER: LA LISTA DEI QUARANTA NELLA RETE DI PALAMARA PER “GESTIRE LE NOMINE” NEGLI UFFICI GIUDIZIARI - VERIFICHE ANCHE SU ALCUNI CONSIGLIERI DEL PRECEDENTE CSM - NEL MIRINO IL ‘’DOSSIER ENI’’ INVIATO AI PM DI TRANI SU UN FALSO COMPLOTTO AI DANNI DI DESCALZI - LA DISCUSSIONE NEL PLENUM CSM DI DOMANI. NON È ESCLUSA LA PRESENZA DI MATTARELLA

Giovanni Bianconi e Fiorenza Sarzanini per il “Corriere della sera”

 

luca palamara 4

Nella rete costruita dal pubblico ministero Luca Palamara ci sono giudici, politici, imprenditori e manager. Con loro aveva rapporti professionali e privati sui quali svolgerà accertamenti la Procura di Perugia, che ha inquisito il magistrato per corruzione. La lista comprende una quarantina di nomi che la guardia di finanza ha mostrato a Palamara al momento della perquisizione, informandolo che avrebbe cercato nei suoi computer, nel telefonino, ma anche nei documenti prelevati a casa e in ufficio, riferimenti a quelle persone per verificare la natura dei contatti.

LUIGI SPINA

 

Alla vigilia di una giornata che potrebbe rivelarsi cruciale per l' inchiesta penale e le ricadute istituzionali delle trame per l' assegnazione di poltrone negli uffici giudiziari - con gli interrogatori fissati degli altri magistrati indagati Stefano Fava e Luigi Spina, e la riunione straordinaria del plenum del Consiglio superiore della magistratura - emergono nuovi dettagli sul materiale raccolto negli ultimi mesi che consentiranno di approfondire diversi filoni investigativi.

 

Nell' elenco ci sono almeno quattro pm di Roma che con Palamara erano in stretto contatto. Due avrebbero condiviso con lui viaggi e vacanze. Altri, oltre a Fava che per questo è indagato di favoreggiamento e rivelazione di segreto, lo avrebbero appoggiato nei presunti progetti di «vendetta» contro l' ex procuratore Giuseppe Pignatone e l' aggiunta Paolo Ielo.

giuseppe pignatone 2

 

In una conversazione captata grazie al trojan che ha trasformato il suo telefono in una microspia, Palamara è esplicito sul candidato da scegliere per la Procura di Perugia: «Deve aprire un procedimento penale su Ielo... de questo stamo a parla' ». Per questo - sebbene nel suo interrogatorio, assistito dagli avvocati Mariano e Benedetto Buratti, abbia cercato di spiegare che voleva solo un inquirente che appurasse tutto - si muoveva con politici come Cosimo Ferri e Luca Lotti. Ma anche con alcuni consiglieri del Csm che avrebbero dovuto votare le nomine dei nuovi procuratori.

 

PAOLO IELO

Allargando poi la propria rete a tutti coloro che potevano dargli informazioni utili, compresi politici locali e professionisti o manager custodi di informazioni riservate.

Tra le persone su cui svolgere verifiche ci sono anche alcuni consiglieri del precedente Csm. L' accusa di aver orientato nomine e decisioni in cambio di soldi, viaggi e gioielli riguarda infatti soprattutto il Consiglio di cui Palamara ha fatto parte fino al 2018.

MATTEO RENZI LUCA LOTTI

 

Proprio in quel periodo - è il sospetto - potrebbe aver gestito alcune pratiche segnalate dal suo amico Fabrizio Centofanti, che a sua volta agevolava gli affari degli avvocati Piero Amara e Giuseppe Calafiore. A parte le scelte del procuratore di Gela e il procedimento disciplinare su un pm di Siracusa, già contestati all' indagato, i controlli potrebbero allargarsi ad altre vicende come quelle della Procura di Trani, dove inizialmente era stato inviato il dossier su un falso complotto ai danni dei vertici dell' Eni, poi trasmesso a Siracusa. Lì c' era un pm, Antonio Savasta, poi arrestato per corruzione, messo sotto inchiesta disciplinare e assolto dalla Sezione di cui faceva parte anche Palamara. Ma si tratta di provvedimenti collegiali, dove sarà complicato trovare riscontri a eventuali responsabilità individuali.

piero amara

 

In questo contesto a Palazzo dei Marescialli, sede del Csm, si attende l' arrivo delle trascrizioni delle intercettazioni. Per affrontare con piena cognizione di causa la discussione nel plenum straordinario che si terrà domani pomeriggio e poter valutare i colloqui tra magistrati e politici a cui hanno partecipato, assieme a Palamara e Spina, almeno altri due consiglieri: Corrado Cartoni e Antonio Lepre, di Magistratura indipendente.

EMMA MARCEGAGLIA CLAUDIO DESCALZI

 

Soprattutto Lepre potrebbe trovarsi in una situazione delicata, poiché fa parte della commissione incarichi direttivi che tratta le pratiche sulle nomine di tutti i vertici degli uffici giudiziari. E proprio delle nomine dei procuratori di Roma e non solo, pare si discutesse in quelle riunioni. Lepre è uno dei quattro consiglieri che il 23 maggio ha votato per proporre Marcello Viola nuovo procuratore della Capitale, il candidato sponsorizzato da Palamara. Ed è uno dei tre che ha deciso di respingere la richiesta di fare le audizioni prima di votare, come chiesto da un componente ma esplicitamente raccomandato dal vicepresidente David Ermini, portavoce di un' istanza del Quirinale .

marcello viola procuratore generale firenze

 

Ultimi Dagoreport

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

salvini romeo

DAGOREPORT - CHI L'AVREBBE MAI DETTO: MASSIMILIANO ROMEO È IL PROTAGONISTA INDISCUSSO DELLA LEGA DI FINE 2024 - EX FEDELISSIMO DEL “CAPITONE”, È STATO L’UNICO A ESPORSI CONTRO IL SEGRETARIO, E OTTENERE LA LEADERSHIP IN LOMBARDIA – DOPO LA SUA SFIDA VINTA, ANCHE FEDRIGA È USCITO ALLO SCOPERTO CANNONEGGIANDO CONTRO L’EVENTUALE RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE - CHE SUCCEDERÀ AL CONGRESSO? NIENTE: SALVINI HA IN MANO LA MAGGIORANZA DEI DELEGATI, E L’ASSEMBLEA AVRÀ CARATTERE PROGRAMMATICO. MA LA DISSIDENZA CRESCE…

trump musk xi

DAGOREPORT – DONALD TRUMP HA IN CANNA DUE ORDINI ESECUTIVI BOMBASTICI, CHE FIRMERÀ IL GIORNO DOPO L’INAUGURAZIONE: IL PRIMO INAUGURERÀ LA DEPORTAZIONE DI 9,5 MILIONI DI IMMIGRATI. MA IL SECONDO È ANCORA PIÙ BOMBASTICO: L’IMPOSIZIONE DEI DAZI SUI PRODOTTI CINESI - UN CLASSICO TRUMPIANO: DARE UNA RANDELLATA E POI COSTRINGERE L’INTERLOCUTORE A TRATTARE DA UNA POSIZIONE DI DEBOLEZZA. MA COME REAGIRÀ XI JINPING? CHISSÀ CHE AL DRAGONE NON VENGA IN MENTE DI CHIUDERE, PER LA GIOIA DI ELON MUSK, LE MEGAFABBRICHE DI TESLA A SHANGHAI…

trump musk bitcoin

DAGOREPORT - A.A.A. ATTENZIONE ALLA MONETA: RITORNA MINACCIOSA SULLA SCENA GEOPOLITICA DEL MONDO - SUCCEDE CHE QUELLO SVALVOLATO ALLA KETAMINA DI ELON MUSK, DA QUANDO HA FINANZIATO LA CORSA PRESIDENZIALE DI DONALD TRUMP, SI È MESSO IN TESTA DI TRASFORMARE LA CASA BIANCA IN CASA MUSK. E COME “PRESIDENTE VIRTUALE” DEGLI STATI UNITI, L'UOMO PIU' RICCO DEL MONDO HA IN MENTE DI SOSTITUIRE LA MONETA REALE CON UNA VIRTUALE, CON UNA LEGGE CHE PREVEDA GLI ACQUISTI DI BITCOIN PER LE RISERVE VALUTARIE DEGLI STATI UNITI - MA FATTI DUE CONTI, ALL’AMERICA FIRST DI TRUMP CONVIENE DI TENERSI STRETTO IL SACRO DOLLARO CHE, AD OGGI, RAPPRESENTA LA MONETA DI SCAMBIO DEL 60% DEL MERCATO INTERNAZIONALE -NEL 2025 TRUMP DOVRÀ VEDERSELA NON SOLO COL MUSK-ALZONE CRIPTO-DIPENDENTE: IN CAMPO È SCESO PREPOTENTE IL PIU' ANTICO NEMICO DEL “VERDONE” AMERICANO: L’ORO…