francesco lollobrigida arianna giorgia meloni forza italia antonio tajani claudio fazzone

LOLLO FINISCE IMPALLINATO NELLA GUERRA TRA TAJANI E MELONI – IL SENATORE DI AZZURRO, CLAUDIO FAZZONE, PRESENTA UN'INTERROGAZIONE PARLAMENTARE PER CHIEDERE CONTO DELLA DISASTROSA GESTIONE DEI FONDI PAC AGLI AGRICOLTORI DA PARTE DEL MINISTERO GUIDATO DA LOLLOBRIGIDA. E INVOCA IL COMMISSARIAMENTO – DOPO LO SCONTRO SU IUS SCHLOAE ED EXTRAPROFITTI E LE USCITE DI MARINA BERLUSCONI, IL NUOVO AFFONDO DI FORZA ITALIA CONTRO FDI – GIORGIA E ARIANNA MELONI INTERVERRANNO IN DIFESA DELL'EX COGNATO D'ITALIA?

Estratto dell’articolo di Gloria Riva per www.l'espresso.it

 

francesco lollobrigida

Forza Italia contro Francesco Lollobrigida, è scontro in maggioranza sulla gestione del ministero dell'Agricoltura e al centro del mirino c'è il fratello d'Italia, Francesco Lollobrigida. Il cuore di questa storia è un'interrogazione parlamentare che mette in luce la scarsa trasparenza nella gestione e distribuzione dei fondi della Pac, cioè il fiume di miliardi europei destinati agli agricoltori.

 

A fare le pulci al ministro, però, non è l'opposizione, bensì i suoi compagni di governo, ovvero Forza Italia che descrivono una situazione fuori controllo e tanti errori commessi dalla squadra scelta (e guidata) dal ministro Lollobrigida.

 

CLAUDIO FAZZONE ANTONIO TAJANI

Così, dopo il caso Ius Scholae, sollevato dallo stesso leader di Forza Italia, Antonio Tajani, che è sintomatico delle fratture all'interno della maggioranza, e dopo i numerosi interventi di Marina Berlusconi, che si è detta favorevole a una linea progressista sul fronte dei diritti – in netto disaccordo rispetto alla narrazione di Dio, Patria, Famiglia voluta da Giorgia Meloni – ora al centro del mirino di Forza Italia finisce uno degli uomini più fidati della premier, cioè l'ex cognato di Meloni, Francesco Lollobrigida, […] toccato di striscio (per ora) dalla vicenda di Maria Rosaria Boccia, e infine colpito in pieno dalla separazione con Arianna Meloni.

 

FABIO VITALE FRANCESCO LOLLOBRIGIDA

Ma il colpo fatale potrebbe venire da Forza Italia: perché stavolta il gossip non centra nulla, il tema è molto serio e riguarda migliaia di agricoltori che, per una gestione burocratica cieca alle richieste dei contadini, rischia di metterli in difficoltà.

 

Il 18 settembre scorso il senatore di Forza Italia, Claudio Fazzone, funzionario dell’ex SISDe in aspettativa e presidente della Commissione Ambente del Senato, ha presentato un'interrogazione parlamentare diretta proprio al ministro Lollobrigida mettendo in evidenza tutti i problemi che l'Espresso aveva evidenziato nell'inchiesta esclusiva del 9 Agosto a proposito della difficoltà, per molti agricoltori, di ultimare le pratiche per ottenere i rimborsi della Pac, cioè il contributo europeo per l'agricoltura a causa di malfunzionamenti del sistema informatico.

 

 

FRANCESCO LOLLOBRIGIDA E GIORGIA MELONI - G7 AGRICOLTURA ORTIGIA

Al centro dell'interrogazione c'è la gestione di Agea, l'organismo pagatore che gestisce direttamente a livello nazionale la maggior parte dei fondi destinati all'agricoltura. Come raccontavamo nell'inchiesta, dati alla mano, i sindacati degli agricoltori lamentavano che il nuovo sistema informatico non funzionava e questo impediva agli agricoltori di avere in mano la ricevuta per ottenere gli anticipi dalle banche: denaro utile ad acquistare sementi e beni per avviare i lavori agricoli autunnali.

 

Agea, che è diretta da Fabio Vitale, ex macchinista delle Ferrovie, ex dirigente Inps in quota Uil, candidato alle politiche del 2008 con l'Udc e poi entrato in Fratelli d'Italia, ha sempre risposto che il sistema funziona alla perfezione e non c'è alcun ritardo nei pagamenti. Scrive Fazzone nell'interrogazione: «Agea, per tramite del suo direttore, ha più volte vantato l'efficacia della sua azione e la performance dei suoi nuovi sistemi informatico con numerosi comunicati stampa, nonché in audizione alla Camera dei deputati il 3 aprile 2024, spiegando il miglioramento informatico ottenuto rispetto ai sistemi obsoleti precedenti».

 

CLAUDIO FAZZONE

Dopo l'inchiesta dell'Espresso, ripresa anche da Italia Oggi, Fazzone ha verificato «direttamente l'esistenza di numerose lamentele, anche fatte da centri autorizzati di assistenza agricola appartenenti a confederazioni storiche, come Confagricoltura, della cui struttura tecnica e capacità operativa non è lecito dubitare […]»

 

[…]  se normalmente la campagna per la raccolta delle richieste Pac si conclude il 15 di giugno, quest'anno si dovrebbe chiudere il 24 settembre. Fazzone nell'interrogazione alza il tiro e dice: «Quest'anno, molto più degli altri anni, l'anticipo Pac era atteso come la pioggia sui campi per far fronte con un po' di liquidità alla crisi dei prezzi di mercato, ai costi crescenti e alla siccità, ma non è stato possibile accedervi perché il sistema non ha consentito di ottenere la domanda stampata».

 

antonio tajani e giorgia meloni al senato

Il problema nasce da un'innovazione portata al sistema informatico che, tuttavia non è stato adeguatamente testato prima della messa in servizio, tanto che è stato fornito ai Caa, i centri di assistenza : «Il sistema non funziona da mesi. Ad aprile c'era la versione 5.1, oggi siamo a 8.6 e nonostante questo continuo aggiornamento si blocca costantemente», scrive Fazzone nell'interrogazione. E poi l'affondo: «Al netto dei proclami di Agea, un simile rallentamento rischia di mettere a repentaglio non tanto gli anticipi quanto i saldi». Detto altrimenti, Fazzone sta dicendo che di questo passo i soldi – svariati miliardi - destinati agli agricoltori rischiano di non arrivare mai.

 

LA SEPARAZIONE TRA ARIANNA MELONI E FRANCESCO LOLLOBRIGIDA

Infine prende di mira Lollobrigida e gli chiede se sia al corrente della situazione e dell'impatto che potrebbe avere sui pagamenti alle aziende agricole: «cruciali per la loro sopravvivenza, e delle recentissime scelte procedurali assunte da Agea», e infine chiede a Lollobrigida «se ritenga necessario e urgente, a tutela delle aziende agricole, valutare l'opportunità di procedere ad una gestione straordinaria dell'Agenzia al fine di rimuovere gli ostacoli esistenti causati dall'attuale dirigenza». Tradotto, gli sta suggerendo un commissariamento della struttura.

 

Lollobrigida si è subito risentito con Antonio Tajani, il quale però ha alzato le braccia, come a dire che lui non può farci niente, che Fazzone ha fatto di testa propria. E poi, ormai, l'interrogazione è stata depositata. Si prevedono tempi duri per il ministro Lollobrigida. Chissà se Arianna e Giorgia Meloni andranno in suo soccorso. Oppure no.

francesco lollobrigida - alvearefrancesco lollobrigidaCLAUDIO FAZZONEGIORGIA MELONI - ANTONIO TAJANI - PATRIZIA SCURTI RENATO SCHIFANI, GIORGIA MELONI E FRANCESCO LOLLOBRIGIDA - G7 AGRICOLTURA ORTIGIA

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - LA DUCETTA IN VERSIONE COMBAT, DIMENTICATELA: LA GIORGIA CHE VOLERA' DOMANI A WASHINGTON E' UNA PREMIER IMPAURITA, INTENTA A PARARSI IL SEDERINO PIGOLANDO DI ''INSIDIE'' E "MOMENTI DIFFICILI" - IL SOGNO DI FAR IL SUO INGRESSO ALLA CASA BIANCA COME PONTIERE TRA USA-UE SI E' TRASFORMATO IN UN INCUBO IL 2 APRILE QUANDO IL CALIGOLA AMERICANO HA MOSTRATO IL TABELLONE DEI DAZI GLOBALI - PRIMA DELLE TARIFFE, IL VIAGGIO AVEVA UN SENSO, MA ORA CHE PUÒ OTTENERE DA UN MEGALOMANE IN PIENO DECLINO COGNITIVO? DALL’UCRAINA ALLE SPESE PER LA DIFESA DELLA NATO, DA PUTIN ALLA CINA, I CONFLITTI TRA EUROPA E STATI UNITI SONO TALMENTE ENORMI CHE IL CAMALEONTISMO DI MELONI E' DIVENTATO OGGI INSOSTENIBILE (ANCHE PERCHE' IL DAZISMO VA A SVUOTARE LE TASCHE ANCHE DEI SUOI ELETTORI) - L'INCONTRO CON TRUMP E' UN'INCOGNITA 1-2-X, DOVE PUO' SUCCEDERE TUTTO: PUO' TORNARE CON UN PUGNO DI MOSCHE IN MANO, OPPURE LEGNATA COME ZELENSKY O MAGARI  RICOPERTA DI BACI E LODI...

agostino scornajenchi stefano venier giovanbattista fazzolari snam

SNAM! SNAM! LA COMPETENZA NON SERVE - ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ DI CDP, CHE SI OCCUPA DI STOCCAGGIO E RIGASSIFICAZIONE DEL GAS NATURALE, SARÀ UN MANAGER CHE HA SEMPRE RICOPERTO IL RUOLO DI DIRETTORE FINANZIARIO, AGOSTINO SCORNAJENCHI – MA DAL GAS ALLA FIAMMA, SI SA, IL PASSO È BREVE: A PROMUOVERE LA NOMINA È INTERVENUTO QUELLO ZOCCOLO DURO E PURO DI FRATELLI D’ITALIA, GIÀ MSI E AN, CHE FA RIFERIMENTO A FAZZOLARI. E A NULLA È VALSO IL NO DELLA LEGA - LA MANCATA RICONFERMA DI STEFANO VENIER, NOMINATO 3 ANNI FA DAL GOVERNO DRAGHI, È ARRIVATA PROPRIO NEL GIORNO IN CUI STANDARD & POOR HA PROMOSSO IL RATING DELLA SNAM…

veneto luca zaia matteo salvini giorgia meloni elly schlein giuseppe conte

DAGOREPORT – SCAZZO DOPO SCAZZO, IL BIG BANG PER IL CENTRODESTRA SARÀ IN AUTUNNO, CON LE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA, TOSCANA, PUGLIA E MARCHE – SE ZAIA E LA SUA LIGA VENETA SI PRESENTASSERO DA SOLI, SPACCHETTEREBBERO IL VOTO DI DESTRA RENDENDO LA REGIONE CONTENDIBILE: BASTEREBBE SOLO CHE PD E M5S SMETTESSERO DI FARE GLI EGO-STRONZI E CONVERGESSERO SU UN CANDIDATO “CIVICO” (COME DAMIANO TOMMASI A VERONA NEL 2022) – LA PROPOSTA DI MELONI AL "TRUCE" MATTEO: FDI È DISPOSTA A LASCIARE IL VENETO ALLA LEGA, MA A QUEL PUNTO LA REGIONE LOMBARDIA TOCCA A NOI (A FORZA ITALIA, IL SINDACO DI MILANO) - SE SALVINI SI IMPUNTA? S'ATTACCA! E FRATELLI D'ITALIA SI PRENDE TUTTO (MA LE CONSEGUENZE SULLA MAGGIORANZA POTREBBERO ESSERE FATALI PER IL PRIMO GOVERNO MELONI…)

donald trump dazi tadazi

DAGOREPORT – LO STOP DI TRE MESI AI DAZI NON SALVERA' IL CULONE DI TRUMP: PER I MERCATI FINANZIARI L’INSTABILITÀ ECONOMICA È PEGGIO DELLA PESTE, E DONALD HA ORMAI ADDOSSO IL MARCHIO DELL’AGENTE DEL CAOS – I FONDI ISTITUZIONALI EUROPEI ABBANDONANO GLI INVESTIMENTI IN SOCIETA' AMERICANE, IL DOLLARO SCENDE, IL RENDIMENTO DEI BOND USA SI IMPENNA, LE AZIENDE CHE PRODUCONO TRA CINA E VIETNAM RISCHIANO DI SALTARE (TRUMP HA SALVATO APPLE MA NON NIKE) - PER QUESTO IL CALIGOLA COL CIUFFO HA RINCULATO SUI DAZI (CINA ESCLUSA) - MA LO STOP DI TRE MESI NON È SERVITO A TRANQUILLIZZARE I POTERI FORTI GLOBALI, CON IL DRAGONE DI XI JINPING CHE RISPONDE DURO ALLE TARIFFE USA A COLPI DI "DUMPING": ABBASSANDO IL COSTO DEI PRODOTTI CHE NON ESPORTA PIU' IN USA (COMPRESO L'EXPORT DELLE RISORSE DELLE TERRE RARE, STRATEGICO PER LE MULTINAZIONALI HI-TECH) – SONDAGGI IN PICCHIATA PER TRUMP: IL 60% DEGLI AMERICANI POSSIEDE AZIONI TRAMITE I FONDI PENSIONE...

gianfranco zinzilli silvia calandrelli giampaolo rossi rai

FLASH - GRANDE INCAZZATURA NEL CENTRODESTRA, IN PARTICOLARE TRA I FRATELLINI D’ITALIA: TRA OGGI E DOMANI IN RAI DEVONO DECIDERE IL PRESIDENTE DI RAI PUBBLICITÀ E L’AD ROSSI VUOLE NOMINARE SILVIA CALANDRELLI, IN QUOTA PD, COME PRESIDENTE  DELLA CASSAFORTE PUBBLICITARIA DELLA RAI (IL FILOSOFO DI COLLE OPPIO LE AVEVA PROPOSTO LA DIREZIONE DI PUBBLICA UTILITÀ, MA LEI HA RIFIUTATO) - LA LEGA VORREBBE PIAZZARE GIANFRANCO ZINZILLI, ATTUALMENTE VICE DIRETTORE VICARIO DELLA DIREZIONE OFFERTA ESTERO RAI ITALIA...

milano fdi fratelli d'italia giorgia meloni carlo fidanza ignazio la russa francesco gaetano caltagirone duomo

DAGOREPORT - PIJAMOSE MILANO! E CHE CE' VO'! DALL’ALTO DELLE REGIONALI LOMBARDE DEL 2023, CON IL TRIONFO DI FRATELLI D'ITALIA (25,18%), MENTRE LA LEGA SI DEVE ACCONTENTARE DEL 16,5 E FORZA ITALIA DEL 7,23, L’ASSALTO DI FRATELLI D’ITALIA ALLA MADUNINA ERA INEVITABILE - LA REGIONE È IN MANO DEL LEGHISTA ATTILIO FONTANA CHE, CON L’ASSESSORE ALLA SANITÀ GUIDO BERTOLASO, HA SBARRATO LA PORTA ALLE MIRE DELLA MELONIANA FAMIGLIA ANGELUCCI - EPPOI, SAREBBE PURE ORA DI DARE SEPOLTURA A ’STI POTERI FINANZIARI CHE SE NE FOTTONO DI ROMA: ED ECCO L’ASSALTO DI CALTAGIRONE A GENERALI E DI MPS-CALTA-MEF A MEDIOBANCA - IN ATTESA DI PRENDERSI TUTTO, LE MIRE DELLA DUCETTA PUNTANO AD ESPUGNARE ANCHE PALAZZO MARINO: AHÒ, ORA A MILANO CI VUOLE UN SINDACO ALLA FIAMMA! - ALLA FACCIA DEL POTERE GUADAGNATO SOTTO IL DUOMO IN TANTI ANNI DI DURO LAVORO DAI FRATELLI LA RUSSA, IL CANDIDATO DI GIORGIA SI CHIAMA CARLO FIDANZA. UN “CAMERATA” GIÀ NOTO ALLE CRONACHE PER I SALUTI ROMANI RIPRESI DALLE TELECAMERE NASCOSTE DI FANPAGE, NELL’INCHIESTA “LOBBY NERA” - UNA NOTIZIA CHE L’IMMARCESCIBILE ‘GNAZIO NON HA PER NULLA GRADITO…