ricolfi conte draghi

"DRAGHI STA RIPETENDO ESATTAMENTE GLI STESSI ERRORI DI CONTE" - LUCA RICOLFI DA' UNA BACCHETTATA A SUPERMARIO: "SI FANNO POCHI TAMPONI, LOCKDOWN TARDIVI, NESSUNA APP EFFICACE PER IL TRACCIAMENTO, NESSUNA MESSA IN SICUREZZA DELLE SCUOLE, NESSUN RAFFORZAMENTO DEL TRASPORTO LOCALE, MEDICINA TERRITORIALE SENZA SERI PROTOCOLLI DI CURA. SPERO RESTI ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO ALMENO FINO AL 2023. NON PERCHÉ POSSA CAMBIARE DAVVERO L'ITALIA MA PERCHÉ È L'UNICO IN GRADO DI EVITARCI I DISASTRI CHE FAREBBERO GLI ALTRI. DRAGHI, FINORA ALMENO, NON HA SALVATO LA PATRIA, CI HA SOLO LIBERATI DA CONTE"

Paolo Bracalini per "il Giornale"

 

luca ricolfi 3

Professor Luca Ricolfi, si sta formando un «partito per Draghi» in Parlamento? Un'area politica che si riconosce nel piano di riforme del Pnrr?

«Riconoscersi nel piano di riforme, in concreto, credo significhi soprattutto mettersi in condizione di avere qualche voce in capitolo quando si tratterà di decidere in dettaglio a chi distribuire le risorse. Da questo punto di vista sarebbe strano che non ci fosse un partito di Draghi. Se invece per partito di Draghi intendiamo una formazione politica che si presenta al voto, tenderei a dire che già c'è, ed è il partito di Calenda che, a differenza di quello di Renzi, non è macchiato dal peccato originale».

 

Quale peccato originale?

«Quello di avere un leader che, con la scusa di salvarci da Salvini, ci ha regalato un anno di follie dei Cinque Stelle, dal reddito di cittadinanza alla riforma della giustizia di Bonafede».

 

mario draghi giuseppe conte

Ma secondo lei c'è anche uno spazio elettorale potenziale per un partito che si riconosce nell'agenda Draghi?

«In teoria, il solito 10-15% del centro. In pratica potrebbe essere molto di meno se, come è verosimile, l'operazione venisse mal condotta (vedi il caso del partito di Monti)».

 

Che futuro politico vede per l'ex presidente Bce? Ancora a Palazzo Chigi o al Quirinale?

«Non ho elementi per fare una previsione, posso solo formulare un auspicio: che Draghi resti alla presidenza del consiglio almeno fino al 2023».

GIUSEPPE CONTE E MARIO DRAGHI

 

Perché?

«Non perché io pensi che Draghi possa cambiare davvero l'Italia (impresa impossibile senza la volontà e la spinta dell'elettorato), ma perché Draghi è l'unico in grado di evitarci i disastri che farebbero gli altri possibili presidenti del Consiglio».

 

Ci sono stati premier tecnici in passato che all'inizio sembravano dei salvatori della patria ma poi alla prova del consenso si sono sgonfiati. Pensa che anche Draghi rischi questa parabola?

«Sì, temo di sì. Perché anche Draghi, finora almeno, non ha salvato la patria, ci ha solo liberati da Conte (il che non è poco). La patria è tuttora in pericolo».

 

ROBERTO SPERANZA

In che senso?

«Nel senso che Draghi non è stato in grado di evitare la quarta ondata (del resto, come avrebbe potuto, confermando Speranza?). Inoltre, nessuno sa se l'ulteriore ingente debito pubblico che l'Italia si appresta a fare ci costerà, oppure no, una nuova crisi finanziaria quando la politica della Bce sarà tornata alla normalità».

 

La campagna vaccinale gestita dal generale Figliuolo ha funzionato, diversamente dalla fallimentare epoca Arcuri. Lei ha visto un cambio di passo dal governo Conte a quello Draghi?

«No, se parliamo della politica sanitaria. La vaccinazione sarebbe decollata anche con Conte e Arcuri, sia pure ad un ritmo più lento e con maggiore disorganizzazione. Per il resto Draghi sta ripetendo esattamente gli stessi errori di Conte: pochi tamponi, lockdown tardivi, nessuna app efficace per il tracciamento, nessuna messa in sicurezza delle scuole, nessun rafforzamento del trasporto locale, medicina territoriale senza seri protocolli di cura».

luca ricolfi 1

 

C'è una zona d'ombra nei partiti, dalla Lega a M5S, che strizza l'occhio al mondo no vax, ed è contraria al green pass. Lei pensa che il green pass sia una violazione delle libertà individuali dei non vaccinati?

«Per me la domanda è un'altra: la situazione è così grave da rendere opportuna una limitazione della libertà per chi non vuole vaccinarsi?».

 

E qual è la sua risposta?

ROBERTO SPERANZA FRANCESCO PAOLO FIGLIUOLO

«Le rispondo parafrasando Ennio Flaiano: la situazione è grave, ma non seria. La situazione è grave, per non dire tragica, perché non solo l'Italia, ma l'umanità intera, sta correndo rischi enormi, di cui si preferisce non parlare. La situazione è non seria perché, almeno in occidente, quasi nessuno è disposto a fare delle rinunce per minimizzare tali rischi. Il ruolo della politica, in questo momento, è nascondere i pericoli e alimentare la credenza che, se solo facciamo i bravi ancora per un po', andrà tutto bene. Me lo auguro anch' io ma sulla base delle conoscenze scientifiche attuali è solo una timida speranza».

 

Pensa sia giusto obbligare gli insegnanti a vaccinarsi?

MARIO DRAGHI E GIUSEPPE CONTE

«Solo gli insegnanti? E i lavoratori, sempre a contatto con altri adulti? E chi sale su un autobus? Imporre la vaccinazione a una categoria mi pare un po' arbitrario. E in ogni caso, comunque la si pensi, sarebbe un abuso: un trattamento sanitario non può essere imposto con un vaccino non approvato».

 

 Cosa ne pensa dei referendum sulla giustizia? Lei pensa di firmarli?

 «Certo che li firmerò. Io penso che la magistratura italiana sia divorata da un cancro. La riforma è un'aspirina, i referendum sono un intervento chirurgico. Ma il mio vero timore è che nemmeno l'intervento servirà, perché le metastasi sono ormai troppo avanzate».

ROBERTO SPERANZA MARIO DRAGHI FRANCESCO PAOLO FIGLIUOLOCONTE DRAGHI

Ultimi Dagoreport

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…

ignazio la russa giorgia meloni daniela santanche lucio malan

DAGOREPORT - DANIELA SANTANCHÈ A FINE CORSA? IL CAPOGRUPPO DI FDI IN SENATO, LUCIO MALAN, È A PALAZZO CHIGI E POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO MINISTRO DEL TURISMO, AL POSTO DELLA “PITONESSA” – IERI L’INCONTRO TRA IGNAZIO LA RUSSA E GIORGIA MELONI: LA DUCETTA POTREBBE AVER CHIESTO AL PRESIDENTE DEL SENATO, IN QUANTO AVVOCATO DELL’IMPRENDITRICE, RASSICURAZIONI SULLA SENTENZA DI PRIMO GRADO. LA RISPOSTA? CARA GIORGIA, NON TI POSSO GARANTIRE NIENTE. COME SAI, LA LEGGE PER I NEMICI SI APPLICA, E PER GLI AMICI SI INTERPRETA. MORALE DELLA FAVA: LA “SANTA” HA UN PIEDE E MEZZO FUORI DAL MINISTERO - LA SMENTITA DI PALAZZO CHIGI