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“LA MORTE DI RAISI NON CAMBIERÀ LA STORIA DELL’IRAN. PERCHÉ STA GIÀ CAMBIANDO” – LUCIO CARACCIOLO: “SE OSSERVIAMO INSIEME LA CRISI CHE SCUOTE IL GOVERNO DI ISRAELE MENTRE NE LACERA GLI APPARATI E L’INCERTEZZA SUL FUTURO DEL REGIME IRANIANO, CONSTATIAMO CHE UNA GUERRA ATOMICA IN MEDIO ORIENTE È IPOTESI ESTREMA PERÒ ORMAI INAGGIRABILE NELLE MATRICI DI SICUREZZA REGIONALI. QUESTO SPIEGA L’ATTIVISMO DIPLOMATICO AMERICANO SU ENTRAMBI I FRONTI. OBIETTIVO: BLOCCARE LA SCALATA MILITARE NELLA REGIONE PRIMA CHE FINISCA FUORI CONTROLLO...”

Estratto dell’articolo di Lucio Caracciolo per “la Repubblica”

 

lucio caracciolo foto di bacco

Certe volte i puri fatti dicono più di cento raffinate analisi. Il presidente della Repubblica Islamica di Iran, Ebrahim Raisi, che muore insieme al suo ministro degli Esteri a bordo di un elicottero americano Bell 212 concepito negli anni Sessanta, ai tempi dello scià, simboleggia la crisi del grandioso progetto rivoluzionario avviato nel 1979 da Khomeini.

 

La carenza di parti di ricambio causa sanzioni può spiegare la meccanica dell’incidente, a meno di non cedere alle tesi complottiste che insinuano l’ipotesi dell’attentato (israeliano, s’intende). Tra queste spicca per macabro umorismo quella secondo cui alla guida dell’apparecchio vi fosse un agente del Mossad di nome Eli Copter.

 

ali khamenei ebrahim raisi

Inoltre, tragiche ironie della storia a parte, il fatto che il capo formale dello Stato persiano sia stato imbarcato col brutto tempo su un pezzo di antiquariato ne conferma la modesta rilevanza per il suo stesso regime. Infine, i festeggiamenti non troppo privati che hanno salutato a Teheran e in altre città iraniane la scomparsa di Raisi […] ci ricordano che il grado di legittimazione del regime oscilla attorno alla linea di galleggiamento.

 

Congiungiamo i dati simbolico, personale e popolare per trarre qualche spunto da un evento che non cambierà la storia dell’Iran. Ma non la cambierà perché sta già cambiando.

BENJAMIN NETANYAHU VISITA I SOLDATI ISRAELIANI NELLA STRISCIA DI GAZA

Sul piano strategico, la guerra di Gaza […] ha infranto l’implicita intesa che aveva impedito lo scontro diretto fra Israele e Iran.

 

La sequenza scattata con la liquidazione da parte israeliana di due potenti generali iraniani a Damasco, seguita da rappresaglia persiana e controrappresaglia israeliana, è stata declassata a recitazione di atti dovuti. Vero, oggi. Ma domani? In termini simbolici […] quella tripletta annuncia la fine dell’equazione di sicurezza per cui i due nemici perfetti avevano escluso di combattersi senza intermediari.

 

biden netanyahu 2

Per restaurare la deterrenza perduta, o illudersi di farlo, Gerusalemme e Teheran hanno varcato la linea rossa, preoccupandosi di non farsi troppo male, per ora. Non ne hanno ancora fissata un’altra, ma l’antica è archiviata. Peggio: è di fatto elevata al grado nucleare.

 

Ormai Israele, potenza atomica non dichiarata ma effettiva, si trova di fronte un’altra potenza atomica, non dichiarata ma quasi effettiva. I tecnici valutano in settimane il tempo necessario all’Iran per dotarsi di un piccolo arsenale atomico. Accadrà se e quando il gruppo di potere militare […] che guida il regime vorrà infilare fra le carte alla firma di Khamenei il relativo decreto operativo. Con tanti saluti ai tabù religiosi.

 

incidente elicottero di ebrahim raisi

Se osserviamo insieme la crisi che scuote il governo di Gerusalemme mentre ne lacera gli apparati e l’incertezza sul futuro del regime iraniano, constatiamo che una guerra atomica in Medio Oriente è ipotesi estrema però ormai inaggirabile nelle matrici di sicurezza regionali.

 

Questo spiega l’attivismo diplomatico americano su entrambi i fronti. Esplicito nei confronti dell’amico israeliano, di cui disapprova la tattica adottata a Gaza e non solo. Ma attivo anche nei confronti dell’avversario iraniano, anche per impedire che venga definitivamente associato alla coppia sino-russa […]. Incontri riservati fra dirigenti degli apparati di sicurezza iraniani e statunitensi sono ospitati in Oman. Obiettivo: bloccare la scalata militare nella regione prima che finisca fuori controllo.

BENJAMIN NETANYAHU ALL ONU DENUNCIA IL PROGRAMMA NUCLEARE IRANIANO

 

La prova del nove per il regime dei pasdaran verrà dalle prossime elezioni presidenziali, da tenersi entro cinquanta giorni. Le ultime tornate elettorali […] registrano tassi di partecipazione talvolta infimi, specie a Teheran. La competizione (guidata) per il successore di Raisi non riguarda la conquista di una magistratura secondaria. Investe la legittimità del regime. Ci offrirà l’autoritratto di un regime ammalato, sì, ma dalle crescenti ambizioni strategiche, sostenute da raffinata cultura imperiale.

ebrahim raisi

centrale nucleare iranianaebrahim raisi con un ritratto di khamenei nel 2022centrale nucleare iranianaLA RICOSTRUZIONE DELL INCIDENTE ALL ELICOTTERO DI EBRAHIM RAISI BENJAMIN NETANYAHU ALL ONU DENUNCIA IL PROGRAMMA NUCLEARE IRANIANOebrahim raisi

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