ignazio visco giuseppe conte giovanni tria

LUI, LUI, L'ALTRO! - VISCO IN SEGRETO DA CONTE ALL'INSAPUTA DI TRIA. MA VIENE BECCATO DA UN VIDEOREPORTER DEL 'FATTO'. UN COLLOQUIO DI DUE ORE PER SBLOCCARE LA RICONFERMA DI SIGNORINI NEL DIRETTORIO, DOPO LE FRASI DI DI MAIO (''MI FIDO DI BANKITALIA''). MA SECONDO BECHIS L'IMPASSE NON È SCIOLTA, NONOSTANTE PREMIER E GOVERNATORE SI INCONTRINO OGNI MESE SENZA DIRE NIENTE A NESSUNO

1. NOMINE, VISCO A COLAZIONE DA CONTE SBLOCCATA LA RICONFERMA DI SIGNORINI

Umberto Mancini per “il Messaggero

 

ANTONIO PATUELLI GIOVANNI TRIA GIUSEPPE GUZZETTI IGNAZIO VISCO

Un lungo colloquio che potrebbe aver sancito la soluzione del caso nomine nel direttorio della Banca d' Italia. Ieri il governatore Ignazio Visco è andato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte a Palazzo Chigi per una colazione di lavoro che ha avuto come menù anche la conferma di Federico Signorini. L' incontro si è protratto per circa due ore, subito dopo il vertice sulla Tav. Sugli istituti di credito l' attenzione dell' esecutivo è alta sia sul fronte dei rimborsi ai risparmiatori (dove la Banca d' Italia ha però un ruolo relativo) che su un eventuale intervento per le più a rischio, come Carige, per le quali si tenta in preferenza una soluzione di mercato. Nel caso non dovesse essere raggiunta dovrà scattare l' intervento pubblico con un' azione congiunta Bce e appunto Banca d' Italia.

 

LA STAFFETTA AL VERTICE

conte tria moavero 1

La riunione a Palazzo Chigi (il dialogo fra i due è sempre stato costante in questi mesi di governo) è arrivata all' indomani di un segnale di pace giunto dal vicepremier Di Maio che, dopo le dichiarazioni più ruvide delle scorse settimane, aveva detto di «fidarsi» della Banca d' Italia con lo stesso Visco che aveva ribadito come «non ci fossero dubbi sull' operato dell' istituto centrale» chiedendo di fatto un' azione comune con il governo per la revisione delle regole europee sul bail-in.

 

Così la vicenda di Signorini, scaduto a febbraio e il cui rinnovo il governo non ha portato avanti (l' iter non prevede un nulla osta dell' esecutivo), si avvia a soluzione nell' ambito delle altre due scadenze nel direttorio di maggio. Lo schema, per salvaguardare l' autonomia della Banca d' Italia riconosciuta dai trattati e dalla consuetudine, è quello di lasciare allo stesso istituto centrale la scelta di nuovi nomi sempre all' interno della struttura. In questo modo sarebbe rassicurato anche il Quirinale cui spetta il decreto di nomina toccando invece al governo solo promuovere il provvedimento sul nome indicato da Via Nazionale.

 

Al riguardo - mentre sembra in uscita Valeria Sannucci - più incerto è il destino del direttore generale Salvatore Rossi, un ruolo che potrebbe essere ricoperto dall' altro vice direttore generale Fabio Panetta, riconfermato a settembre nel direttorio dal governo.

 

conte e tria

 

2. CONTE CON VISCO ALL' INSAPUTA DI TRIA

Franco Bechis per ''Il Tempo''

 

Dove è finito il ministro dell' Economia, Giovanni Tria? Ieri il suo posto sarebbe stato a palazzo Chigi all' ora di pranzo. Perché proprio li verso le 13,30 è arrivato senza che nessuno lo avesse annunciato il Governatore della Banca d' Italia, Ignazio Visco. Non ne avremmo saputo nulla, non fosse che per puro caso sul passaggio dietro palazzo Chigi il più bravo dei videoreporter, Manolo Lanaro del Fattoquotidiano.it, avesse notato quell' auto blu che arrivava, scorgendovi la presenza del numero uno di via Nazionale.

 

Quell' auto è entrata a palazzo Chigi e ne è uscita oltre due ore dopo. In quell' arco di tempo piuttosto lungo Visco ha avuto un faccia a faccia con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, probabilmente sollecitato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Visto che non era stato annunciato in precedenza, ne abbiamo chiesto le ragioni e gli eventuali contenuti al portavoce del premier, Rocco Casalino, che si è trincerato dietro un secco «Non posso dire nulla», aggiungendo mistero a mistero.

 

Luigi Federico Signorini

Da via Nazionale, invece, in forma non ufficiale sono trapelate alcune informazioni. La prima: fra Visco e Conte ci sono incontri di routine - quasi tutti i mesi - per fare il punto sulla situazione economica del Paese. La seconda informazione: quello di ieri è durato un po' più del solito perché si è affrontato il nodo dell' autonomia della banca centrale e - collegato a questo - quello della composizione del direttorio, visto che il governo non ha ratificato la conferma del vicedirettore di Bankitalia, Luigi Federico Signorini, ormai scaduto e che nei prossimi mesi verranno a scadenza un altro vicedirettore generale - Valeria Sannucci - e il direttore generale Salvatore Rossi.

 

La terza informazione trapelata è direttamente legata a questa: la speranza di Visco era quella di un incontro decisivo sul futuro del direttorio, soprattutto dopo l' apertura di credito arrivata dal vicepremier Luigi Di Maio («Mi fido della Banca di Italia», aveva affermato). Invece le due ore non hanno portato ad alcuna novità sostanziale in grado di sbloccare lo stallo.

 

salvatore rossi

Ora a queste tre informazioni se ne deve aggiungere una quarta, che è appunto quella dell' assenza del ministro dell' Economia durante una discussione di questo livello su temi che riguardano direttamente la sua funzione. Tria in effetti era in mattinata a un evento a Magliano Veneto dove ha avuto occasione di tessere le lodi delle Assicurazioni General E poi alle 14,30 era di nuovo a Roma al suo ministero a ricevere la Commissaria alla Concorrenza Ue, Margrethe Vestager che aveva già sostenuto una audizione in Parlamento e poi incontrato proprio a palazzo Chigi Di Maio.

 

Questa volta è andata male per colpa di Manolo, ma ora sappiamo che all' ombra dei riflettori abitualmente il capo del governo italiano chiedeva lumi sulla politica economica al governatore di quella Banca d' Italia presa nel mirino della sua maggioranza un giorno si e l' altro pure. Il solo faccia a faccia fra i due reso pubblico risale invece a più di un anno fa, al 25 maggio 2018, quando Conte, solo premier incaricato, era arrivato in taxi in via Nazionale per presentarsi al Governatore che fino a quel giorno poco o nulla sapeva di quel professore.

 

Con tutta la stima che si può nutrire verso il premier, però noto che l' economia non sia la sua materia d' eccellenza, e non sappiamo quanto Conte possa trarre beneficio dalle lezioni del Governatore, e quanto possa farne tesoro trasferendo la conoscenza acquisita agli altri esponenti del suo governo. È incomprensibile in una situazione come questa dovere registrare l' assenza di Tria. E pure poco consigliabile: di tutto si può fare a meno in questa situazione e con questa squadra di governo, ma non di un ministro dell' Economia.

 

 

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