matteo salvini luigi di maio

LUIGINO? SALVINI SE LO CIUCCIA COME UN MOSCARDINO - SONDAGGIO: ALLA DOMANDA SU QUALE ESPONENTE DEL GOVERNO CONTA DI PIÙ, IL 62% RISPONDE SALVINI, IL 17% CONTE E SOLO IL 9% DI MAIO. E SULLA TAV, IL 58% DEGLI ITALIANI SI DICE FAVOREVOLE (IL 33% DI CHI VOTA M5S), E GLI INTERVENTI PIÙ URGENTI SONO…

Da www.liberoquotidiano.it

 

matteo salvini luigi di maio

Alla fine, anche i grillini si scoprono un po' leghisti. Sondaggi alla mano, infatti, l' impressione è che tra i sostenitori del Movimento Cinquestelle molti si trovino spesso più d'accordo con Salvini che con Di Maio e, forse, potrebbero pure cambiare barricata. Del resto, a osservare il rilevamento realizzato da Emg per la trasmissione Agorà (Raitre), il dubbio sorge. Alla domanda, per esempio, su quale sia l' esponente di governo che conta di più, il 62% degli intervistati ha risposto Salvini , il 17% Conte, e soltanto il 9% Di Maio. È chiaro, quindi, che anche tra gli elettori pentastellati più di qualcuno ritenga il ministro dell' Interno il vero leader dell' esecutivo.

 

Non basta. Interpellati a proposito della Tav, tanto invisa a Toninelli e C., si scopre che il 58% degli italiani è a favore dell' opera in quanto la ritiene fondamentale per l' economia italiana. Questa percentuale sale all' 87% fra gli elettori della Lega, ma anche tra quelli del Movimento raccoglie un buon 33% di favorevoli. Tra le priorità del governo, il 41% degli italiani risponde «abbassare il debito pubblico».

 

conte di maio salvini

Per il 22% invece gli interventi urgenti sono quota 100 e il superamento della Legge Fornero mentre il reddito di cittadinanza, su cui Di Maio sta investendo moltissimo, viene indicato come priorità solamente dal 10% degli intervistati. Dati che dovrebbero preoccupare i dirigenti del Movimento. E se non bastassero questi ci sono anche i dati relativi alle intenzioni di voto che in pochi mesi hanno ribaltato i rapporti di forza nella maggioranza.

 

Secondo Emg la Lega al momento raccoglierebbe il 32,1% dei consensi mentre i 5Stelle si fermerebbero al 26,4%. In risalita anche le opposizioni di centrodestra con Forza Italia 8,4% (+0,2%), Fratelli d' Italia 4%, mentre il Pd fa segnare un nuovo calo dello 0,8% e si ferma al 17,7% delle preferenze. Un travaso di voti a favore del Carroccio che potrebbe non essere finito visto che un terzo degli elettori grillini su un tema come le grandi opere è d' accordo più con Salvini che con Di Maio.

TAV TONINELLI BY VAURO

 

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…

giuseppe conte beppe grillo ernesto maria ruffini matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – ABBATTUTO PER DUE VOLTE BEPPE GRILLO ALLA COSTITUENTE, UNA VOLTA CASSATO IL LIMITE DEI DUE MANDATI,  LIBERO DA LACCI E STRACCI, GIUSEPPE CONTE POTRA' FINALMENTE ANNUNCIARE, IN VISTA DELLE REGIONALI, L’ACCORDO CON IL PARTITO DI ELLY SCHLEIN – AD AIUTARE I DEM, CONCENTRATI SULLA CREAZIONE DI UN PARTITO DI CENTRO DI STAMPO CATTOLICO ORIENTATO A SINISTRA (MA FUORI DAL PD), C'E' ANCHE RENZI: MAGARI HA FINALMENTE CAPITO DI ESSERE PIÙ UTILE E MENO DIVISIVO COME MANOVRATORE DIETRO LE QUINTE CHE COME LEADER…

alessandro sallusti beppe sala mario calabresi duomo milano

DAGOREPORT – CERCASI UN SINDACO A MISURA DUOMO - A DESTRA NON SANNO CHE PESCI PRENDERE: SALLUSTI PIACE A FRATELLI D’ITALIA MA NON AI FRATELLI BERLUSCONI, CHE LO CONSIDERANO UN “TRADITORE” (IERI AI PIEDI DEL CAVALIERE, OGGI BIOGRAFO DI MELONI) – A SINISTRA, C'E' BEPPE SALA CHE VUOLE IL TERZO MANDATO, CERCANDO DI RECUPERARE IL CONSENSO PERDUTO SUL TEMA DELLA SICUREZZA CITTADINA CON L'ORGANIZZAZIONE DELLE OLIMPIADI DI MILANO-CORTINA 2026 - SI RAFFORZA L’IPOTESI DI CANDIDARE MARIO CALABRESI (IN BARBA ALLE SUE SMENTITE)...

nancy pelosi - donald trump - joe biden - michelle e barack obama

DAGOREPORT – FINALMENTE UNA DONNA CON LE PALLE: MICHELLE OBAMA NON CEDE AI VENTI DI TRUMPISMO E SI RIFIUTA DI PARTECIPARE ALL’INAUGURATION DAY. L’EX FIRST LADY SI ERA GIÀ RIFIUTATA DI ANDARE AL FUNERALE DI JIMMY CARTER: UNA VOLTA SAPUTO CHE AVREBBE DOVUTO POSARE LE CHIAPPONE ACCANTO A QUELLE DI TRUMP, SI È CHIAMATA FUORI – UNA SCELTA DI INDIPENDENZA E FERMEZZA CHE HA UN ENORME VALORE POLITICO, DI FRONTE A UNA SCHIERA DI BANDERUOLE AL VENTO CHE SALGONO SUL CARRO DEL TRUMPONE. E CHE IN FUTURO POTREBBE PAGARE…