marco rizzo

CON TE SI' CHE M’AR-RIZZO! "REPUBBLICA" IRONIZZA SUL COMUNISTA NEO-TRUMPIANO MARCO RIZZO CHE HA LANCIATO IL MOVIMENTO "FIGA" ("FACCIAMO L’ITALIA GRANDE ANCORA): "LA MOSSA VALORIZZA UNO DEI SUOI CAVALI DI BATTAGLIA: LA SUA ATTIVITÀ DI SEDUTTORE (“MI PIACE LA GNOCCA, È REATO?”), COSA CHE FA DI LUI UN JERRY CALÀ DELLA POLITICA, MA MENO SIMPATICO. È ANDATO A 'LA ZANZARA' A VANTARSI DI AVER POSSEDUTO QUATTRO DONNE DIVERSE IN UN SOLO GIORNO, DIVERTENDOSI A SEMINARE INDIZI SULL’IDENTITÀ DELLE SIGNORE..."

Stefano Cappellini per repubblica.it - Estratti

https://www.repubblica.it/politica/2025/02/07/news/marco_rizzo_stella_fascio_comunista_hanno_tutti_ragione-423988152/

marco rizzo

 

È nata una nuova stella sui social. È Marco Rizzo, ex parlamentare di Rifondazione comunista, già fondatore di un microscopico partito comunista di impronta stalinista, da qualche anno felicemente passato al sovranismo e al nazionalsocialismo.

 

Rizzo è il capo di un cartello che si chiama Democrazia sovrana e popolare, casa comune di una piccola comitiva di fascisti, no vax, putiniani e pazzerelli di Internet. Sui social Rizzo è incontenibile, il Cerno degli influencer neosovranisti, il Kojak del rossobrunismo italiano, il sub-Limonov del Delle Vittorie, quartiere borghese di Roma le cui strade fanno da sfondo ai suoi comizi nazional-bolscevichi.

 

Rizzo ha appena lanciato un podcast, e chi no del resto, e lo ha chiamato Un caffè da Vanni. Vanni è lo storico bar alle spalle della sede Rai di viale Mazzini frequentato da dirigenti, conduttori, autori tv, starlette, aspiranti.

 

marco rizzo (2)

Nei suoi reel su Instagram gratificati da decine di migliaia di cuoricini e da centinaia di commenti, generalmente elettori di ultradestra che si congratulano per la sua onestà intellettuale, cioè gente felice di sentire da un sedicente avversario le stesse cose che dicono loro in bar meno blasonati di Vanni, Rizzo se la prende di solito con: la sinistra, l'Unione europea, l’ambientalismo, il gender, Schlein, il cambiamento climatico (per Rizzo non esiste), Ursula von der Leyen, qualsiasi frase che comprenda la parola green, Schlein, il liberalismo, la democrazia occidentale e Schlein, se vi fosse sfuggito. Ultimamente ha difeso: Meloni su Almasri, Meloni sulla sicurezza, Meloni su Trump, non ancora Meloni sull’ultimo taglio di capelli.

 

(...) Rizzo ha speso una parola anche a sostegno di Musk sul saluto romano: “Se proprio vogliamo criticare questo Musk, critichiamolo perché ha fornito un anno di argomenti finti a questa sinistra che ha tradito la sua storia”.

marco rizzo

 

 

 

Il giochino politico è sempre basato sul presupposto che è la sinistra ad aver sbagliato strada, non Rizzo, che anzi resterebbe più di sinistra della sinistra anche ora che gli stanno bene i saluti romani e si accompagna a fior di fascistoni dichiarati. Ogni ragionamento di Rizzo parte con una premessa che è l’equivalente dialettico di "ho molti amici gay", per poi passare a esporre una teoria quasi sempre coincidente con il mainstream, diremmo se parlassimo come lui, che è poi il potere neosovranista.

 

Esempio: “Mi viene l’orticaria a sentir parlare di antifascismo, io Marco Rizzo che i fascisti veri li ho conosciuti”. Quale sia la logica per la quale, avendo lui conosciuto i fascisti veri, gli altri dovrebbero astenersi dall’antifascismo è questione troppo complessa per essere risolta sul web. In tripudio i fan nei commenti al video: “Io di Casapound al prossimo giro voto Rizzo”.

MARCO RIZZO DONALD TRUMP ROBERTO VANNACCI - MEME

 

Fanno parte del successo social del personaggio i suoi look finto-casual: maglione color salmone tipo socio dell’Aniene, lupetti bianchi, sciarpetta bo-bo annodata alla Mancini, l’ex ct della Nazionale non l’ex spia. Ma il nostro preferito è il vestaglione da grand commis anni Sessanta.

 

L’ultima volta l’ha usato per accusare von der Leyen di voler mettere le mani sui risparmi degli italiani per acquistare armi (“Attenzione!”, conclude Rizzo con il piglio con cui i grillini dei meet-up, parlandone da vivi, digitavano sulla tastiera “Sveglia!1!!1”).

 

marco rizzo

Per rimarcare la sua vocazione da neotrumpiano Rizzo ha appena lanciato il movimento Figa: Facciamo l’Italia grande ancora. La mossa serve anche a valorizzare uno dei cavali di battaglia di Rizzo, la sua attività di seduttore (“Mi piace la gnocca, è reato?”, ha detto nel corso di un programma radio convinto di sfidare un indicibile tabù), cosa che fa di lui un Jerry Calà della politica, per chi ha presente una celebre scena di Vacanza in America sulla “cara e vecchia…”, ma un po’ meno simpatico.

 

È andato alla Zanzara - e dove se no? – a vantarsi di aver posseduto quattro donne diverse in un solo giorno, divertendosi pure a seminare indizi sull’identità delle signore. Diceva il vecchio Julio Iglesias: sono un pirata, non sono un signore. Aspettiamo il video con la bandana nera.

marco rizzoMARCO RIZZO BALLANDO CON LE STELLEmarco rizzostefano cappellinimarco rizzo stefano bandecchi

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – COME MAI IMPROVVISAMENTE È SCOPPIATA LA PACE TRA JOHN ELKANN E FRATELLI D’ITALIA? IL MINISTRO DELLE IMPRESE, ADOLFO URSO, SI È SPINTO A DEFINIRE L’AUDIZIONE DI YAKI ALLA CAMERA COME “UN PUNTO DI SVOLTA NETTO” – AL GOVERNO HANNO FATTO UN BAGNO DI REALISMO: INNANZITUTTO LA CRISI DELL’AUTOMOTIVE È DRAMMATICA, E I GUAI DI STELLANTIS NON DIPENDONO SOLO DAI DANNI FATTI DA TAVARES - E POI CI SONO I GIORNALI: ELKANN È PROPRIETARIO DI “STAMPA” E “REPUBBLICA” (E DELL'AUTOREVOLISSIMO SETTIMANALE "THE ECONOMIST). MOSTRARSI CONCILIANTI PUÒ SEMPRE TORNARE UTILE…

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...

giorgia meloni donald trump

DAGOREPORT – AIUTO! TRUMP CONTINUA A FREGARSENE DI INCONTRARE GIORGIA MELONI - ANCORA ROSICANTE PER LE VISITE DI MACRON E STARMER A WASHINGTON, LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SI ILLUDE, UNA VOLTA FACCIA A FACCIA, DI POTER CONDIZIONARE LE SCELTE DI TRUMP SUI DAZI ALL'EUROPA (CHE, SE APPLICATI, FAREBBERO SALTARE IN ARIA L'ECONOMIA ITALIANA E IL CONSENSO AL GOVERNO) - LA DUCETTA NON HA ANCORA CAPITO CHE IL TYCOON PARLA SOLO IL LINGUAGGIO DELLA FORZA: SE HAI CARTE DA GIOCARE, TI ASCOLTA, ALTRIMENTI SUBISCI E OBBEDISCI. QUINDI: ANCHE SE VOLASSE ALLA CASA BIANCA, RITORNEREBBE A CASA CON UN PUGNO DI MOSCHE...