DI MAIO IN PEGGIO – DIETRO ALLO STOP ALLA REGOLARIZZAZIONE DEI MIGRANTI E LA CAMPAGNA ANTI-MES DEI GRILLINI C’È LUIGINO CHE CERCA DI TORNARE IN PISTA COME LEADER DEL MOVIMENTO – I DIALOGANTI SONO ISOLATI E LA FRONDA DI DESTRA È TORNATA A ESSERE DOMINANTE – I SONDAGGI E LA VOGLIA DI FAR FUORI I NEMICI CONTE-CASALINO, ORMAI IN BALIA DEI VOLPONI DEMOCRISTIANI NEL PD, E DI BATTISTA...
Estratto dell'articolo di Annalisa Cuzzocrea per “la Repubblica”
Del sottosegretario al ministero dell' Interno Carlo Sibilia si erano perse le tracce, più o meno, da quando aveva messo in discussione lo sbarco dell' uomo sulla luna. Era, ai tempi, un acerrimo avversario di Luigi Di Maio. È divenuto, adesso, uno dei più fedeli seguaci del ministro degli Esteri. Per una ragione semplice: un cuore che batte a destra.
Come quello di parte del Movimento 5 stelle, sempre più a disagio in maggioranza col Pd. (...) C' è una folta truppa di parlamentari che - appoggiata dallo stesso reggente Vito Crimi e dall' ex capo politico Di Maio - è tornata nell' ultima assemblea congiunta a far sentire forte la propria voce.
FEDERICO D'INCA' GIUSEPPE CONTE
(...) È un movimento di destra che alza la testa, dopo averlo fatto sul Meccanismo di stabilità europeo, per impedire al presidente del Consiglio Giuseppe Conte un' adesione sempre più evidente alle politiche del Pd. E per contrastare chi, come Alessandro Di Battista, potrebbe rubare quel campo da fuori. Non si tratta di non lasciare terreno alla Lega di Matteo Salvini. Quanto di non perderne rispetto ai propri avversari interni.
(...) In questa galassia frammentata di correnti che nessuno riesce più a contare Di Maio riprende terreno: mostrandosi responsabile con le diplomazie degli altri Paesi, ma accarezzando le istanze sovraniste di alcuni (...). La lotta contro la regolarizzazione dei braccianti la fa parlando di «difesa della legalità». Ma sottotraccia, nelle "call" riservate, come quella movimentata di domenica notte.
nino di matteo alfonso bonafede
Gli obiettivi possono essere due, entrambi alla portata vista l' afasia della parte opposta dei 5 stelle: un indebolimento del premier, che rischia di superarlo in popolarità anche all' interno del Movimento. O un ritorno alla guida dei 5 stelle quando finalmente decideranno di scegliere il prossimo capo politico e fisseranno la data di quegli Stati generali che il ministro degli Esteri considera irrinunciabili.
LUIGI DI MAIO SCARICA MASCHERINE
laura castelli giuseppe conte luigi di maio alfonso bonafede
Talmente tanto da averlo detto in faccia a Davide Casaleggio ormai due settimane fa, in videoconferenza: «Non se ne parla di saltarli e decidere tutto su Rousseau. È un metodo che ci ha fatto fare troppe scelte sbagliate». Il figlio del fondatore è in ritirata, abbandonato anche dai pochi che tra gli eletti ne riconoscevano il ruolo. L' ex capo politico invece avanza, torna, o semplicemente è sempre rimasto dov' era: a muovere fili invisibili, finché qualcuno non deciderà di sfidarlo davvero.