macron meloni

I GALLETTI ABBASSINO LA CRESTA: L'ITALIA SI GESTISCE DA SE' - MACRON COSTRETTO A SMENTIRE LE PAROLE DELLA SUA MINISTRA, LAURENCE BOONE, CHE AVEVA EVOCATO LA “VIGILANZA” DELLA FRANCIA SUL RISPETTO DEI DIRITTI IN ITALIA: “VIGILARE? NON È IL TERMINE GIUSTO. CIÒ CHE CONTA, INVECE, È LA RELAZIONE BILATERALE DEI NOSTRI PAESI E L'EUROPA, E QUINDI ANDREMO AVANTI” - LE POLEMICHE IN FRANCIA PER L'INCONTRO MACRON-MELONI: "NON COOPERI CON I REGIMI CHE SI RIFANNO A MUSSOLINI" (CIAO CORE)

EMMANUEL MACRON GIORGIA MELONI

Francesco Grignetti per “la Stampa”

 

La foto del colloquio al chiaro di luna tra Meloni e Macron diventa un caso. Forse inevitabile, considerando la lunga polemica antifrancese di lei. «Giudicheremo il nuovo governo dagli atti - fanno trapelare fonti dell'Eliseo citate dall'Afp a tarda notte - C'è vigilanza, c'è una esigenza da parte del presidente della Repubblica».

 

Dopo le frasi della ministra degli Affari europei Laurence Boone a inizio ottobre («vigileremo su diritti e libertà»), le ricostruzioni provocano nuova irritazione nello staff della premier, che precisa: «Non vi sono tracce nel l'incontro di riferimento alcuno a ipotesi di vigilanza straniera sulla democrazia italiana, come invece riportato da alcuni organi di stampa».

GIORGIA MELONI EMMANUEL MACRON

 

Un incidente che costringe Macron, nel suo ultimo giorno di visita a Roma, a precisare: «Vigilare? Non è il termine giusto. Ciò che conta, invece, è la relazione bilaterale Francia-Italia e l'Europa, e quindi andremo avanti», In Francia desta scandalo nella sinistra che il Presidente abbia incontrato l'italiana proprio nel giorno del suo insediamento, e senza cipiglio. Per tutto il giorno ne discutono ai tg.

MELONI MACRON

 

Sandrine Rousseau, Verdi, ad esempio condanna la «condiscendenza di Macron verso il fascismo e l'estrema destra. Avrebbe potuto sottolineare il fatto che la Francia non coopera con regimi che si rifanno a Mussolini». «Il presidente - commenta il leader dei socialisti all'Assemblea nazionale, Boris Vallaud - non era obbligato a essere in prima linea. Non dobbiamo avere ingenuità, compiacenze, con un governo che è di estrema destra, con un primo ministro che proviene da una famiglia politica che ammira Mussolini».

 

emmanuel macron giorgia meloni by edoardo baraldi

E si scatena la sinistra radicale di Melenchon contro un Macron che «corre a parlare con la leader fascista Meloni». All'opposto, la foto è piaciuta molto al partito di Marine Le Pen, i sovranisti d'Oltralpe. «L'incontro - dice il presidente del Rassemblement national, Jordan Bardella - è rassicurante. Si è cercato di infantilizzare gli elettori italiani agitando la minaccia del post fascismo al potere. Ora ci si rende conto che sta andando tutto bene».

 

Fin qui le polemiche dell'opposizione in Francia. In Italia, al contrario, l'opposizione mette l'accento sulla incoerenza di Meloni: «L'incontro - commenta Lia Quartapelle del Pd - è il primo atto di politica estera del nuovo governo. Smentisce il voto contrario di Fratelli d'Italia, a luglio, al Trattato del Quirinale» .

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – COME MAI IMPROVVISAMENTE È SCOPPIATA LA PACE TRA JOHN ELKANN E FRATELLI D’ITALIA? IL MINISTRO DELLE IMPRESE, ADOLFO URSO, SI È SPINTO A DEFINIRE L’AUDIZIONE DI YAKI ALLA CAMERA COME “UN PUNTO DI SVOLTA NETTO” – AL GOVERNO HANNO FATTO UN BAGNO DI REALISMO: INNANZITUTTO LA CRISI DELL’AUTOMOTIVE È DRAMMATICA, E I GUAI DI STELLANTIS NON DIPENDONO SOLO DAI DANNI FATTI DA TAVARES - E POI CI SONO I GIORNALI: ELKANN È PROPRIETARIO DI “STAMPA” E “REPUBBLICA” (E DELL'AUTOREVOLISSIMO SETTIMANALE "THE ECONOMIST). MOSTRARSI CONCILIANTI PUÒ SEMPRE TORNARE UTILE…

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...

giorgia meloni donald trump

DAGOREPORT – AIUTO! TRUMP CONTINUA A FREGARSENE DI INCONTRARE GIORGIA MELONI - ANCORA ROSICANTE PER LE VISITE DI MACRON E STARMER A WASHINGTON, LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SI ILLUDE, UNA VOLTA FACCIA A FACCIA, DI POTER CONDIZIONARE LE SCELTE DI TRUMP SUI DAZI ALL'EUROPA (CHE, SE APPLICATI, FAREBBERO SALTARE IN ARIA L'ECONOMIA ITALIANA E IL CONSENSO AL GOVERNO) - LA DUCETTA NON HA ANCORA CAPITO CHE IL TYCOON PARLA SOLO IL LINGUAGGIO DELLA FORZA: SE HAI CARTE DA GIOCARE, TI ASCOLTA, ALTRIMENTI SUBISCI E OBBEDISCI. QUINDI: ANCHE SE VOLASSE ALLA CASA BIANCA, RITORNEREBBE A CASA CON UN PUGNO DI MOSCHE...