
AUX ARMES, CITOYENS! “LA RUSSIA E’ UNA MINACCIA PER LA FRANCIA E PER L’EUROPA. CHI PUÒ PENSARE CHE PUTIN SI FERMERÀ ALL’UCRAINA?” - MACRON OFFRE ALL'UE L'OMBRELLO NUCLEARE CONTRO MOSCA – "SPERIAMO CHE GLI USA RESTINO DALLA NOSTRA PARTE, MA DOBBIAMO ESSERE PRONTI SE NON LO FARANNO. LA NOSTRA GENERAZIONE NON POTRÀ PIÙ GODERE DEI DIVIDENDI DELLA PACE. RESTARE SPETTATORI SAREBBE UNA FOLLIA” – POI ANNUNCIA UN SUMMIT MILITARE E UNA COALIZIONE DEI VOLENTEROSI CON LONDRA PER INVIARE “SOLDATI DI PACE” IN UCRAINA DOPO LA TREGUA. MA MOLTI GOVERNI DELL’UE, TRA CUI L’ITALIA, CHIEDONO PRECISE GARANZIE SU UN APPOGGIO AMERICANO, CHE AL MOMENTO MANCANO – LA TELEFONATA A ORBAN IN PREVISIONE DEL CONSIGLIO EUROPEO (CON ZELENSKY) - VIDEO
DISCORSO DI EMMANUEL MACRON AI FRANCESI
(di Luca Mirone) (ANSA) - ROMA, 05 MAR - Donald Trump non allenta il pressing su Kiev e dopo le armi interrompe anche la fornitura di intelligence, per portare Volodymyr Zelensky ad accettare l'accordo di pace. La nuova postura degli americani, non più al fianco degli ucraini, viene osservata con preoccupazione dagli europei.
Lo dice chiaramente Emmanuel Macron, parlando di una "nuova era" in cui il Vecchio Continente deve pensare alla propria sicurezza. Lo spettro che aleggia è sempre lo stesso, la Russia, che "è diventata una minaccia per l'Europa" e non solo per l'Ucraina, dice il presidente francese rivolgendosi alla nazione in tv. "Non possiamo rimanere a guardare", avverte, dicendosi deciso ad "aprire il dibattito strategico" sulla dissuasione nucleare - un ombrello atomico made in France - con gli alleati europei, che incontrerà già domani al vertice di Bruxelles.
L'Europa, secondo l'Eliseo, dovrà avere un ruolo centrale anche sulle garanzie di sicurezza per Kiev. Macron rilancia così la sua idea di una missione di peacekeeping che scongiuri violazioni russe dopo l'accordo. E annuncia un vertice a Parigi dei capi di Stato maggiore dei Paesi che vorranno aderire: la cosiddetta coalizione dei volenterosi al centro del piano Francia-Gran Bretagna a cui, secondo la Cnn, aderirebbe anche la Turchia.
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DISCORSO DI EMMANUEL MACRON AI FRANCESI
1 - MACRON LANCIA IL VERTICE PER LA FORZA DI PACE «FOLLE RESTARE SPETTATORI»
Francesca Basso,Stefano Montefiori per il “Corriere della Sera” - Estratti
Bruxelles-Parigi «A partire dalla prossima settimana riuniremo a Parigi i capi di stato maggiore dei Paesi che desiderano assumersi le proprie responsabilità» quanto al dispiegamento in Ucraina di forze europee per garantire un eventuale trattato di pace.
Un annuncio concreto, operativo, all’interno di un discorso di 15 minuti con il quale il presidente francese Emmanuel Macron alle 20 di ieri sera si è rivolto ai concittadini con toni solenni, eccezionali: «La Patria ha bisogno di voi, del vostro impegno. Le decisioni politiche, le attrezzature militari, i bilanci sono una cosa, ma non sostituiranno mai la forza d’animo di una Nazione. La nostra generazione non potrà più godere dei dividendi della pace. Dipende solo da noi che i nostri figli possano invece raccogliere domani i dividendi del nostro impegno. In quel caso ce la faremo, insieme», ha concluso il presidente, alla vigilia del Consiglio europeo di oggi a Bruxelles.
VERTICE DI LONDRA - ZELENSKY STARMER MACRON
Macron ha voluto parlare ai francesi dopo che negli ultimi giorni all’Eliseo sono arrivati centinaia di messaggi di cittadini in preda all’inquietudine.
«So che siete giustamente preoccupati per gli eventi che stanno sconvolgendo l’ordine mondiale. Gli Stati Uniti, nostro alleato, hanno cambiato la loro posizione sul conflitto, stanno sostenendo meno l’Ucraina e lasciano in sospeso il futuro (...). Stiamo entrando in una nuova era», ha detto Macron, che ha parlato della Russia come di «una minaccia per la Francia e per l’Europa».
«Chi può pensare che la Russia di oggi si fermerà all’Ucraina?». «Di fronte a questo mondo di pericoli, restare spettatori sarebbe una follia».
la stretta di mano tra donald trump ed emmanuel macron 2
Quindi il presidente annuncia «investimenti supplementari» nella difesa «senza aumentare le tasse». L’incontro di oggi a Bruxelles servirà ai leader europei per confrontarsi proprio sulle opzioni per finanziare la difesa europea prospettate dalla presidente von der Leyen e per andare un po’ più nel dettaglio rispetto a quanto presentato nella lettera di martedì.
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Il summit di oggi a Bruxelles, secondo diverse fonti diplomatiche, sarà molto complicato. È fondamentale dare un’immagine di unità. Interverrà di persona anche il presidente ucraino Zelensky durante il pranzo di lavoro, per poi lasciare la discussione sull’Ucraina ai leader Ue che saranno soli nella stanza e senza telefoni o device per garantire la massima riservatezza e libertà. Ancora ieri Orbán (Ungheria) e Fico (Slovacchia) si opponevano alla parte di conclusioni sul sostegno europeo a Kiev nel processo di pace, e Macron ieri sera ha cercato di convincere Orbán nel corso di una cena all’Eliseo, prima di rivederlo oggi a Bruxelles. Tra gli Stati membri c’è accordo sull’urgenza di accelerare sulla difesa comune, ma restano differenze sugli strumenti da usare.
DISCORSO DI EMMANUEL MACRON AI FRANCESI
In ogni caso, ieri sera Macron ha ricordato che la Francia possiede una «forza di deterrenza nucleare», e ha ribadito di essere disposto a discutere con gli europei sul modo di mettere questa protezione nucleare a disposizione degli altri Paesi.
2 - MACRON PARLA ALL’EUROPA “OFFRIREMO AGLI ALLEATI IL NOSTRO SCUDO NUCLEARE”
Anais Ginori per “la Repubblica” - Estratti
«L’avvenire dell’Europa non può essere deciso a Washington o Mosca» dice Emmanuel Macron in un discorso ai francesi che punta a Bruxelles. A poche ore dal Consiglio europeo straordinario con i Ventisette leader dell’Unione, Macron appare in tv per sottolineare il momento storico.
la stretta di mano tra donald trump ed emmanuel macron 3
«Abbiamo cambiato era» sottolinea, indicando uno «sconvolgimento dell’ordine mondiale» di fronte al quale «sarebbe folle rimanere spettatori ». Mentre alla Casa Bianca la minaccia russa viene ridimensionata, Macron mostra con un grafico gli spettacolari investimenti bellici di Mosca. «Chi può pensare che la Russia si fermerà?» osserva il leader francese.
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«Speriamo che gli Usa restino dalla nostra parte, ma dobbiamo essere pronti se non lo faranno», ha avvertito. Macron cita i «dazi incomprensibili » voluti da Donald Trump che, dice, tenterà ancora di “dissuadere” da lanciare una guerra commerciale con l’Ue. Il presidente francese insiste però su come questa inedita crisi delle relazioni transatlantiche debba portare a una rivoluzione strategica sul continente. Macron ribadisce di voler discutere con gli alleati europei, in primo luogo con il futuro cancelliere tedesco Friedrich Merz, sulla possibile condivisione della deterrenza nucleare francese.
Una svolta per la Francia, unico paese dotato dell’arma atomica nell’Ue.
Forte di questa posizione, Macron vuole assumere un ruolo di primo piano anche nelle garanzie di sicurezza da fornire all’Ucraina. Il capo dello Stato torna a prospettare il dispiegamento di truppe europee per sostenere Kiev. «Saranno là per garantire il rispetto della pace, una volta raggiunta».
E a dimostrazione che Parigi pensa di guidare con Londra una «coalizione dei volenterosi» nello scenario postbellico, Macron ha annunciato «una riunione dei capi di Stato maggiore dei Paesi che accetteranno di farne parte». Un formato ancora tutto da verificare e di cui si discuterà a Bruxelles nel Consiglio europeo straordinario nel quale è invitato Volodymyr Zelensky.
Il presidente ucraino ha più volte chiesto «truppe europee» per garantire la pace. L’ipotesi atterra sul tavolo dei Ventisette ma molti governi dell’Ue, tra cui l’Italia, chiedono precise garanzie su un appoggio americano, che però al momento mancano. Improbabile quindi che su questo punto emerga oggi una convergenza. Così come sul piano franco- britannico per garantire un cessate- il-fuoco negoziato dagli Usa con la Russia. Macron aveva parlato domenica di una «tregua di un mese nei cieli, in mare e contro le infrastrutture elettriche».
Resta una delle opzioni che Macron e il premier britannico Keir Starmer potrebbero presentare alla Casa Bianca. Forse in un viaggio a Washington insieme a Zelensky. L’ipotesi di una tra sferta a tre - con Francia e Regno Unito a spalleggiare il presidente ucraino dopo l’agguato subito nello studio ovale - è stata smentita nell’attesa di verificare molte, troppe variabili nella strategia di Trump.
vladimir putin emmanuel macron
L’Ue oggi dovrà dare una prova di unità ma planano i veti dei primi ministri slovacco Robert Fico e ungherese Viktor Orban che ieri è volato a Parigi per una cena di lavoro con Macron. L’Ungheria sembrava pronta a bloccare dalle conclusioni del vertice Ue qualsiasi riferimento a nuovi aiuti per l’Ucraina che infatti non dovrebbero apparire. Per rassicurare Orbán, Macron ha anche scartato l’ipotesi di utilizzare gli asset russi congelati come garanzia per una tregua. Il premier ungherese in cambio ha rassicurato sul sostegno dell’Ungheria al piano ReArm che il leader francese vuole sia però vincolato al buy european. La Francia chiederà oggi che ci sia un chiaro impegno a usare i nuovi fondi Ue per acquisti a industrie belliche del continente.
Un modo, spiegano all’Eliseo, per «ridurre la dipendenza strategica» dell’Ue. Ma è una clausola che rischia di spaventare i partner europei più legati all’industria militare americana e che temono di urtare la suscettibilità dell’alleato Usa.
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