macron biden putin xi jinping

MACRON E SCHOLZ INCONTRANO XI JINPING PER SPINGERE LA CINA A UN RUOLO DI MEDIAZIONE - ZELENSKY, CHE RIVENDICA DI ESSERE RIMASTO A KIEV, SPINGE PER I NEGOZIATI UCRAINA-RUSSIA: “PROSEGUIRANNO FINO AL RAGGIUNGIMENTO DI UN RISULTATO” - PRIMA CHE LE ROTTE DI RIFORNIMENTO VENISSERO CHIUSE, SONO STATI CARICATI FUCILI, MUNIZIONI E ALTRE ARMI: GLI STATI UNITI E LA NATO HANNO SPINTO OLTRE 17.000 ARMI ANTICARRO, COMPRESI I MISSILI JAVELIN, OLTRE I CONFINI DELLA POLONIA E DELLA ROMANIA, SCARICANDOLE DA AEREI CARGO MILITARI IN MODO CHE POTESSERO FARE IL VIAGGIO VIA TERRA A KIEV - NASCOSTE NELLE BASI NELL'EUROPA ORIENTALE, LE FORZE DEL CYBER COMMAND DEGLI STATI UNITI SONO IN ATTO PER INTERFERIRE CON GLI ATTACCHI E LE COMUNICAZIONI DIGITALI DELLA RUSSIA.

UCRAINA: PARIGI, OGGI INCONTRO MACRON-SCHOLZ CON CINESE XI

macron putin

(ANSA) - Il presidente francese, Emmanuel Macro, e il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, avranno un incontro in giornata con il leader cinese, Xi Jinping, secondo quanto annunciato dall'Eliseo. La Cina, pur difendendo l'amicizia con Mosca, definita dal ministro degli Esteri Wang Yi "solida come una roccia", ha fatto capire di essere disposta a un ruolo di mediazione nel conflitto ucraino. O, come ha suggerito il rappresentante della politica Estera Ue, Josep Borrell, se non una mediazione - a causa della "maggiore vicinanza di Pechino alla Russia" -, per lo meno eserciti la sua influenza su Mosca.

vladimir putin emmanuel macron 1

 

ARMI E SOLDATI, GLI USA ACCELERANO LA TRAPPOLA DEI CORRIDOI UMANITARI

Cristiana Mangani per “il Messaggero”

 

L'ennesimo incontro senza una soluzione, mentre il mattatoio ucraino continua a produrre morte e disperazione. La diplomazia internazionale è ancora al punto di partenza e i negoziati continuano a inciampare sui corridoi umanitari, sulle vie di fuga per i civili e sugli impegni politici che questa guerra rende impossibili. Qualche piccolo passo è stato fatto, ma la trattativa langue e un nuovo incontro tra le delegazioni viene ipotizzato già per giovedì.

 

Xi Jinping e Vladimir Putin

«I negoziati proseguiranno fino al raggiungimento di un risultato» ha spiegato in serata Volodymyr Zelensky, rivendicando inoltre di essere rimasto a Kiev («Non mi nascondo» ha attaccato). Tant' è che secondo l'agenzia Interfax, Russia e Ucraina stabiliranno questa mattina un sistema di comunicazione per lo scambio di informazioni sui corridoi umanitari, anche se la questione è tutt' altro che risolta. Lo stesso leader ucraino ha tacciati Mosca di «cinismo»: i corridoi «solo nella direzione del loro paese» servono «per fare scena» ha detto.

 

volodymyr zelensky

Le truppe dello zar si preparano al grande attacco delle città, ben sapendo che troveranno ad attenderli militari fortemente motivati, e anche cittadini che non intendono mollare la propria terra e il proprio paese. Gli ucraini hanno avuto il tempo per potenziare la forza militare, con il sostegno americano e britannico.

 

La Cnn ieri ha anticipato che gli Usa stanno considerando anche di fornire sistemi di difesa missilistica agli alleati Nato sullo sfondo delle crescenti preoccupazioni per le minacce russe. E hanno rinforzato le file ucraine in tempi considerati non sospetti per l'Occidente: a dicembre, quando della possibile invasione del paese in pochi erano a conoscenza, e quasi nessuno ci credeva.

 

joe biden videoconferenza con macron johnson e scholz

Il Dipartimento della difesa americano ha spiegato che invieranno, a breve, 500 soldati e il dispiegamento includerà anche l'invio di aerei di rifornimenti KC-135 in Grecia. Un centro operativo di supporto aereo sarà schierato in Polonia e Romania, e una società di manutenzione sarà in Germania, per fornire «un ulteriore supporto logistico alla prima squadra di combattimento della brigata corazzata, la terza divisione di fanteria», che è già schierata lì.

 

Con questi schieramenti aggiuntivi, gli Stati Uniti avranno circa 100.000 militari statunitensi permanenti di stanza in Europa. «L'operazione - ha spiegato un funzionario del Pentagono - è tutta centrata a difendere lo spazio aereo della Nato, se necessario». Ma non è solo la Nato a rafforzare le posizioni nei paesi confinanti.

 

ponte irpin distrutto

Da una pista innevata della base aerea di Amari, nel nord dell'Estonia, prima che le rotte di rifornimento venissero chiuse, sono stati caricati fucili, munizioni e altre armi. In meno di una settimana, gli Stati Uniti e la Nato hanno spinto oltre 17.000 armi anticarro, compresi i missili Javelin, oltre i confini della Polonia e della Romania, scaricandole da giganteschi aerei cargo militari in modo che potessero fare il viaggio via terra a Kiev. E questi sono solo i contributi più visibili, perché nascoste nelle basi nell'Europa orientale, le forze del Cyber command degli Stati Uniti sono in atto per interferire con gli attacchi e le comunicazioni digitali della Russia.

guerra in ucraina bambino a terra

 

Mentre il presidente ucraino cerca di salvarsi dagli attentati del Wagner group, i mercenari russi chiamati a intervenire da Mosca, viaggiando con apparecchiature di comunicazione crittografate, fornite dagli americani, che gli consentono di parlare direttamente con il presidente Usa Joe Biden, senza poter essere intercettato.

 

Ieri, poi, al termine del terzo round di colloqui in Bielorussia nell'area della foresta di Bialowieza, durati quasi quattro ore, il consigliere del presidente Zelensky ha portato a casa la flebile speranza di un'intesa temporanea sulla creazione di vie d'uscita per i civili dalle città sotto attacco, che finora Mosca aveva concesso solo verso i territori ostili di Russia e Bielorussia.

 

i corridoi umanitari proposti dalla russia

Territori, peraltro, minati che, se percorsi, avrebbero provocato una strage. «Gli ucraini ci hanno dato assicurazioni che oggi verranno aperti i corridoi umanitari», ha affermato il capo della delegazione russa, l'ex ministro della Cultura Vladimir Medinsky, esprimendo delusione sull'andamento delle trattative. «Le nostre aspettative non si sono attuate», ha aggiunto. La delegazione russa ha presentato agli ucraini una bozza di documento di accordo che si sono riservati di valutare.

 

Intanto, la diplomazia continua a cercare anche un'altra via per la negoziazione. In questi giorni sono scesi in campo due attori essenziali: Israele e la Turchia. Il primo ministro israeliano Naftali Bennett è volato a Mosca durante lo Shabbat, ha incontrato Putin, ha parlato al telefono con Zelensky, si è consultato con i partner europei. Sebbene Kiev non abbia molto gradito: «Mentre il mondo sanziona la Russia per le sue barbare atrocità in Ucraina, alcuni preferiscono fare soldi intrisi di sangue ucraino - hanno commentato -. La compagnia aerea El Al sta accettando pagamenti usando il sistema bancario russo».

la devastazione della guerra in ucraina

 

A suo volta, Erdogan ha parlato con Putin e tra due giorni i ministri degli Esteri di Russia e Ucraina, Lavrov e Kuleba, si incontreranno ad Antalya, in Turchia, sotto la mediazione del loro omologo turco. Sale, dunque, il livello della mediazione tra i due paesi in guerra. Anche se i rapporti tra Mosca e Ankara sono controversi. In Libia sono su posizioni contrapposte essendosi di fatto spartiti il Paese. La Turchia è membro della Nato, ma non ha adottato sanzioni contro Mosca. E nella serata di ieri si è tenuto un vertice telefonico tra Biden, Macron, Scholz e Johnson. I quattro leader hanno ribadito la loro «determinazione a continuare ad aumentare i costi sulla Russia per la sua invasione ingiustificata e non provocata dall'Ucraina», sottolineando l'ulteriore loro impegno a fornire assistenza economica, umanitaria e di sicurezza al paese.

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