LA MAGGIORANZA URSULA SI SPACCA SULL’AMBIENTE. UN SEGNALE IN VISTA DELLE EUROPEE DEL 2024? – POPOLARI, LIBERALI, CONSERVATORI E SOVRANISTI SI SONO UNITI CON UN EMENDAMENTO CONTRO IL “GREEN DEAL” DELLA COMMISSIONE UE CHE PREVEDE, TRA L'ALTRO, LA RIDUZIONE DEI PESTICIDI IN AGRICOLTURA PER SALVAGUARDARE GLI ECOSISTEMI – LO SCHIAFFO A VON DER LEYEN DA PARTE DEL SUO PPE, LA ROTTURA DELL'ASSE CON I SOCIALISTI E LA NASCITA DI UN FRONTE UNITARIO DEL CENTRODESTRA RIDISEGNANO GLI SCENARI IN VISTA DEL VOTO…
Estratto dell'articolo di Emanuele Bonini per “La Stampa”
Dal Parlamento europeo arriva un secco «no» a una delle proposte chiave della Commissione europea in materia di sostenibilità. Popolari (Ppe) e liberali (Re) si alleano con conservatori (Ecr) e sovranisti (Id) e mandano un chiaro segnale politico all'esecutivo comunitario: la cosiddetta «maggioranza Ursula» che ha sostenuto l'attuale capo del collegio e l'intera squadra di commissari non c'è più.
L'emendamento presentato dai quattro gruppi per chiedere di ritirare la proposta presentata a giugno 2022 è approvato dalla commissione Agricoltura con 30 favorevoli, 16 contrari e nessun astenuto.
Chiamiamole anche prove di alleanze in vista del voto del 2024. Sull'ambiente nasce un asse di centrodestra che fra poco più di un anno potrebbe avere un rilevante peso specifico nell'assemblea di Strasburgo.
I popolari ragionano sul futuro e guardano con attenzione alle mosse di chi si muove dalla loro parte, nel campo in cui gravitano anche Fratelli d'Italia e Lega.
[…] Fine della diarchia Ppe-Pse e nascita di un grande patto conservatore e popolare? Si vedrà. Intanto ne fa le spese la strategia per il pianeta, e la proposta di regolamento sul "ripristino della natura" che fissa diversi obblighi di recupero al 2030 di un'ampia gamma di ecosistemi, dalle foreste e terreni agricoli alle aree urbane, fiumi e habitat marini. Contestualmente si mira alla riduzione dei pesticidi in agricoltura, considerati come nocivi per habitat e ambiente.
È qui che gli europarlamentari hanno intravisto rischi per settore primario e operatori. Si teme un contraccolpo eccessivo per aziende agricole e agricoltori […]
Non è la prima volta che i colleghi di partito di von der Leyen puntano i piedi sulle proposte della Commissione e sul Green Deal. Sullo stop ai motori tradizionali per auto e furgoni dal 2035 il Ppe si è diviso, e pure sulle misure per l'edilizia sostenibile malumori e reticenze non sono mancate. Adesso invece, a un anno dalle elezioni europee sempre più vicine, sembrano iniziare a prevalere altri tipi di logiche.
Giorgia Meloni e Ursula von der Leyen a roma 1
PARLAMENTO EUROPEO VOTAZIONE 
ursula von der leyen foto di bacco (4)
