g7 taormina 2017

AMERICA FATTA A MAGLIE - IMMIGRAZIONE, TERRORISMO, COMMERCIO INTERNAZIONALE, CLIMA: I LEADER NON SONO D'ACCORDO SU NIENTE. L'ANALISI TEMA PER TEMA - documentini inutili che non menzionano l'islam - DAZI IN ARRIVO VERSO IL 'CATTIVO' MODO DI FARE BUSINESS DELLA GERMANIA - LE BUFALE SU KUSHNER E IVANKA. LUI NON È INDAGATO MA 'PERSON OF INTEREST', CHE NON HA ALCUN VALORE LEGALE

trump macron maytrump macron may

Maria Giovanna Maglie per Dagospia

 

Immigrazione, terrorismo, commercio internazionale, clima. Gli argomenti sono questi, ed è l'unica certezza che abbiamo assieme a quella che i leader del G7 blindati a Taormina non sono d'accordo su niente, nemmeno sulle dichiarazioni apparentemente già pronte sulle quali c'è convergenza, perché sono fuffa. Davvero sembra un dialogo tra sordi, uno dice emergenza terrorismo l'altro risponde vuoi mettere il clima, uno dice regole del commercio e l'altro risponde e allora l'Ucraina!

trump gentiloni abe may trudeau trump gentiloni abe may trudeau

 

 Si firmano una serie di documentini senza alcun valore come quello su internet che amplifica il terrorismo, dunque necessaria maggiore collaborazione e cooperazione per far promuovere ai grandi internet service provider un impegno su quello che circola in rete. Ma se in Europa non si scambiano tra nazioni che dovrebbero appartenere a una Unione nemmeno le informazioni sul terrorismo concreto, non virtuale! Nel documento, naturalmente, la parola Islam non è pronunciata mai.

 

Ma se dove lo scambio c'è, come fra Stati Uniti e Inghilterra, sono in crisi grazie al colabrodo in cui otto anni di Obama hanno trasformato FBI e altre agenzie, preoccupati solo di farsi la guerra fra di loro e al loro interno, grandi quotidiani come Washington Post New York Times trasformati nei loro postini!

 

Dice Paolo Gentiloni, al quale non sembra vero comunque di fare il padrone di casa, e pensate come sembra al toscano che è rimasto a casa, che “ non sarà un confronto semplice”, che ,detto da uno come lui, si può tranquillamente tradurre “siamo nella cacca”.

 

i consorti del g7i consorti del g7

È che alcune cose sono cambiate veramente, la Brexit non si può più negare, e al posto del conciliante Cameron è arrivata una nuova lady di ferro sia pure adeguata ai tempi, e ha addosso l'odore terribile del terrorismo, quello già accaduto e quello che si teme, quel terrorismo  che ricorda a tutti quanti errori siano stati commessi e si commettano ancora,  a partire dalla sciagurata operazione della Libia; c'è l'alieno Trump, che parla un linguaggio insopportabile per gli euroburocrati e i loro zelanti accompagnatori giornalisti, che sono uguali in tutto il mondo, a Bruxelles come a Washington come a Roma come a Parigi, un unico mondiale Partito della Nazione.

 

g7 taormina 2017g7 taormina 2017

Trump dice quella di Manchester è stata una cosa terribile, a terrible things, in sala stampa gli stessi brillantoni che non hanno capito niente di quel che succedeva durante la Brexit o le elezioni americane, arricciano il naso perché l'uomo parla troppo elementare; poi dice che nel commercio i tedeschi e la Germania sono bad very bad, cattivi molto cattivi, si comportano male, e gli stessi brillantoni si indignano per l'ardire, anticipando l'indignazione della Merkel. Alla fine l'unico sollievo e l'unica innovazione vera sarà che ci risparmieranno un documento di quaranta pagine, e ne scriveranno uno striminzito di cinque al massimo sei paginette che sanciranno almeno che accordo non ce n'è.

 

Immigrazione. Il documento per ora preparato fornirebbe degli spunti ma è anche terribilmente ambiguo e comunque scommettiamo che non passa in questa stesura? “Pur sostenendo i diritti umani dei migranti e rifugiati, riaffermiamo i diritti sovrani degli Stati di controllare i loro confini e fissare chiari limiti ai livelli netti di immigrazione, come elementi chiave della loro sicurezza nazionale e del loro benessere economico".

g7  taormina 2017g7 taormina 2017

 

Nella bozza si ribadisce poi "la necessità di sostenere i rifugiati il più vicino possibile ai loro paesi di origine, in modo che siano in grado di tornare" e "di creare partnership per aiutare i paesi a creare le condizioni all'interno dei loro stessi confini per risolvere le cause delle migrazioni”. Vaste programme.

 

Il clima. Trump dovrà annunciare la sua decisione sull'accordo di Parigi del 2015, da cui vorrebbe ritirarsi, al rientro a Washington. "Al presidente interessa ascoltare cosa hanno da dire i leader del G7 sul clima, in modo che si possa aprire una discussione solida sul tema", perché “ gli interessa fare quel che è giusto", ha detto il consigliere economico di Trump, Gary Cohn.

 

emmanuel macron theresa mayemmanuel macron theresa may

Ma anche se questa è una posizione di attesa e di relativa apertura, che un po' contrasta con le pesanti richieste che vengono dal partito repubblicano a Washington di dichiararlo subito morto almeno per gli americani, e che sarebbe stata sollecitata a Trump durante l'incontro col presidente francese Emmanuel Macron, non basta certo al presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, che non ha dubbi: "Penso che gli accordi di Parigi debbano essere attuati pienamente". Ciao.

 

 

Commercio. Anglosfera uber alles."Il presidente Donald Trump e il primo ministro Theresa May hanno ribadito il loro impegno per aumentare gli scambi commerciali tra Stati Uniti e Gran Bretagna" ha detto il portavoce del premier britannico Theresa May. È vero che l'impegno tra i due leader è stato confermato in un faccia a faccia nel corso del vertice del G7 prima che la May ripartisse in gran fretta perché non è proprio il caso di stare lontani da Londra di questi tempi.

 

donald trump justin trudeaudonald trump justin trudeau

E’ vero anche che sul commercio l'accordo è totale dalla prima visita a Washington della May a Trump appena insediato, e che l'incontro dei due tra i due sicuramente è stato dedicato ad altro, ovvero ai famigerati leaks, le fughe di notizie dei servizi segreti americani che hanno danneggiato con le rivelazioni ai giornali americani le indagini dopo la strage di Manchester, ma soprattutto hanno rivelato i buchi nella sicurezza dello scambio di informazioni.

 

Tornando alla questione del Commercio, non c'è la minima bozza di dichiarazione. Soprattutto dopo il mezzo scandalo provocato ad arte da Trump, quando ha definito bad, cattivo, il modo di fare commercio internazionale dei Tedeschi e ha ribadito che la sua regola sarà di dare per quel che riceve.  Sempre Cohn, dopo aver chiarito che l'aggettivo bad si riferiva al modo di fare commercio, non al popolo tedesco o alla Germania, ha assicurato che "continueremo a combattere per quello che crediamo sia giusto, cioè un commercio libero ed equo". Dazi in arrivo.

TRUMP TAORMINATRUMP TAORMINA

 

Terrorismo infine, su cui c'è una dichiarazione firmata da tutti e 7 e presentata da Teresa May. La dichiarazione sancisce "l'unità dei maggiori paesi del mondo libero contro il terrorismo in risposta all'attentato di Manchester - ha spiegato  Paolo Gentiloni -. Diversi punti di questa dichiarazione si riferiscono al rafforzamento della cooperazione tra le sette maggiori economie”. "Grazie", ha detto May. "Credo sia importante dimostrare questa determinazione di tutti i paesi per combattere il terrore”.

 

 Ma sia chiaro che gli europei e la NATO di partecipare a una guerra contro un paese finanziatore di terrorismo non ne vogliono proprio sapere, e il loro impegno si ferma allo scambio di informazioni.

 

Trump non la pensa così e in un incontro bilaterale col premier giapponese Abe lo ha rassicurato sull' impegno contro la minaccia costituita dalla Corea del Nord, e ha poi pubblicamente dichiarato una cosa del tipo “vedrete se non lo risolvo io questo problema”. Ma c'è di più, anche nel linguaggio utilizzato contro l'Iran. Vedremo.

GENTILONI TAORMINAGENTILONI TAORMINA

 

Domani si chiude, le signore sono state sgominate dalla bellezza, dall'eleganza e dall’appropriatezza di Melania Trump, cosa che ha fatto rosicare più di tutte le giornaliste al seguito dell'intera tournée. A Taormina non c'è Ivanka, che è rimasta un giorno in più a Roma col marito e poi, come previsto da settimane, è rientrata a Washington, ma tanto tutti lo stesso scrivono che lei e il marito sono tornati di corsa a Washington perché lui, Jared Kushner, è indagato per il Russia gate.

 

merkel e marito taorminamerkel e marito taormina

Non è vero, quel che prima il Washington Post e poi la tv NBC hanno riportato, ma nessuna autorità ha confermato, è che una persona con un incarico ufficiale alla Casa Bianca e vicina a Trump,  che potrebbe essere Jared Kushner,  è qualificata come persona di interesse  ovvero persona che potrebbe avere delle informazioni legate all'inchiesta su presunte intromissioni russe e rapporti impropri tra russi e staff di Trump.

 

Il termine persona di interesse non ha alcun valore legale. Se è per questo anche il generale Flynn non è ancora accusato di niente, ma lo hanno già condannato. Sembra l'Italia un po', sarà che il Partito della Nazione è uguale dappertutto

gentiloni trudeau taorminagentiloni trudeau taormina

 

Ultimi Dagoreport

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…

funerale di papa francesco bergoglio

DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E LAIDI, INTELLETTUALI E BARBARI, E TENERE PRIGIONIERI CARTA STAMPATA E COMUNICAZIONE DIGITALE, SCODELLANDO QUELLA CHE RESTERÀ LA FOTO DELL’ANNO: TRUMP E ZELENSKY IN SAN PIETRO, SEDUTI SU DUE SEDIE, CHINI UNO DI FRONTE ALL’ALTRO, INTENTI A SBROGLIARE IL GROVIGLIO DELLA GUERRA? - LO STRAORDINARIO EVENTO È AVVENUTO PERCHÉ LA SEGRETERIA DI STATO DEL VATICANO, ANZICHÉ ROVESCIANDO, HA RISTABILITO I SUOI PROTOCOLLI SECOLARI PER METTERE INSIEME SACRO E PROFANO E, SOPRATTUTTO, PER FAR QUADRARE TUTTO DENTRO LO SPAZIO DI UNA LITURGIA CHE HA MANIFESTATO AL MONDO QUELLO CHE IL CATTOLICESIMO POSSIEDE COME CULTURA, TRADIZIONE, ACCOGLIENZA, VISIONE DELLA VITA E DEL MONDO, UNIVERSALITÀ DEI LINGUAGGI E TANTE ALTRE COSE CHE, ANCORA OGGI, LA MANIFESTANO COME L’UNICA RELIGIONE INCLUSIVA, PACIFICA, UNIVERSALE: “CATTOLICA”, APPUNTO - PURTROPPO, GLI UNICI A NON AVERLO CAPITO SONO STATI I CAPOCCIONI DEL TG1 CHE HANNO TRASFORMATO LA DIRETTA DELLA CERIMONIA, INIZIATA ALLE 8,30 E DURATA FINO AL TG DELLE 13,30, IN UNA GROTTESCA CARICATURA DI “PORTA A PORTA”, PROTAGONISTI UNA CONDUTTRICE IN STUDIO E QUATTRO GIORNALISTI INVIATI IN MEZZO ALLA FOLLA E TOTALMENTE INCAPACI…- VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...