“IKARUS” HA PRESO IL VOLO - È UN TRISTE GIORNO PER LA NAUTICA ITALIANA, ANZI, EUROPEA, ANZI, MONDIALE. D’ALEMA HA VENDUTO LA BARCA PER 750 MILA € - L’IMBARCAZIONE ERA STATA MESSA SUL MERCATO PIÙ DI UN ANNO FA PER FRONTEGGIARE IL PESO DEL MUTUO PER L’AZIENDA AGRICOLA DI FAMIGLIA IN UMBRIA…

1 - D'ALEMA PROVA A FARE IL SOBRIO IN VENDITA LA BARCA «IKARUS»...
Giordano Tedoldi per "Libero"

È un triste giorno per la nautica italiana, anzi, europea, anzi, mondiale. Le capitanerie di porto sono avvisate, che tengano le bandiere a mezz'asta. D'Alema ha venduto la barca. Lo conferma egli stesso in un'intervista al Messaggero. Solo un ricordo, d'ora in poi, sarà per lui il famoso Ikarus II, siluro da diciotto metri più leggendario dell'Olandese Volante, «pluripremiata imbarcazione per lunghe crociere veloci. Coperta in teak, attrezzature Harken con winch elettrici» come recita, mesto e fantozziano, l'annuncio di vendita apparso sul mensile Nautica.

Ma lo scafo non è che il nudo guscio, l'inanimato vascello dove lui, il prode baffino, tracciava la rotta marina non potendo tracciare quella politica, Ikarus II, fedele compagno di regate in cui finalmente D'Alema poteva far sfoggio del suo genio tattico, col quale partiva e ormeggiava con la stessa fluidità con cui un Fini riscrive il passato e Casini muta alleanze, signore dei mari, mentre nella politica la sua stella declinava inesorabilmente.

Non c'è dubbio: quando di questo paese si scriverà la storia, nei manuali di politica non sappiamo, ma in quelli di nautica si racconterà di certo del fatidico 24 aprile 2009, quando Ikarus II vinceva la regata «Roma per tutti», un evento assai prestigioso, l'equivalente marino della celebre coppa ciclistica «Visconte Cobram».

Adesso i gazzettieri, così inclini al calcio del somaro, deridono D'Alema, sfottono il fatto che con i soldi incamerati dalla vendita di Ikarus (s'ignora il prezzo ma lo sloop è assicurato per 750mila euro, dunque da lì a salire) egli abbia voluto riavviare l'economia nazionale in uno dei suoi settori nevralgici, l'agricolo, finanziando la tenuta di famiglia «La Madeleine», quindici ettari nelle fertile terra umbra.

Un investimento oculato, riservato ai figli e, a quanto riferiscono le cronache, propiziato dalla moglie, Linda Giuva, che avrebbe messo di fronte l'ammiraglio D'Alema a una strettoia drammatica quanto Scilla e Cariddi: o vendi Ikarus II o vendi l'azienda agricola tra Otricoli e Narni, scegli tu. E D'Alema, con la freddezza che anche i più acerrimi nemici gli riconoscono, ha sacrificato l'amata Ikarus II.

«Siamo in tempi di austerità », ha dichiarato al Messaggero, «ho impiegato tutti i miei risparmi in una piccola attività agricola per generare lavoro e promuovere la crescita del Pil. Esattamente come propone il Pd».

Parole alate, anche se vagamente somiglianti a quelle che potrebbe pronunciare Cetto La Qualunque, che però promuove, com'è noto, la crescita del Pilu. In questo momento luttuoso, vale la pena ricordare un po' le imprese di Ikarus II. E non staremo a soffermarci su quel che propalano quegli invidiosi terricoli del Fatto, che in un recente articolo notano che è stata acquistata accendendo un mutuo «alla banca popolare di Fiorani (quella dei "furbetti del quartierino")».

Via, cosa sono questi pettegolezzi da pollaio. Noi rimpiangiamo quegli scatti che immortalano D'Alema in cappellino e occhiali scuri al timone di Ikarus II, rimpiangiamo gli articoli sul Corriere in cui si ricordava che «Ikarus scivola piano sul mare color lavagna». Tutti momenti che andranno perduti, come gocce di vino nei fiaschi dell'azienda agricola di famiglia.

2 - D'ALEMA VENDE L'AMATA IKARUS II...
Dal "Fatto quotidiano" del 6 settembre 2011

D'Alema vende Ikarus II. La barca a vela dell'ex vicepremier, più nota per essere stata acquistata con un leasing acceso alla Banca Popolare di Fiorani (quella dei "furbetti del quartierino") che per i successi velici ottenuti. Ma la vendita non è stata decisa per insuccessi o per passare a un nuovo scafo (magari più performante), piuttosto per il pressing della moglie Linda Giuva. Lo rivela Il Messaggero. Una sorta di aut aut: "Non ci possiamo permettere la barca e l'azienda agricola.

Devi scegliere tra l'una o l'altra". Così Massimo D'Alema ha deciso di vendere l'amata l'imbarcazione. L'annuncio, rivela il quotidiano di via del Tritone, è stato pubblicato a pagina 282 dell'ultimo numero del mensile specializzato Nautica. "Poche righe che trasudano orgoglio, passione e segreti tecnici finora nascosti: ‘Vendesi Ikarus sloop di 60 piedi, disegnato da Roberto Starkel, costruzione in lamellare di mogano e carbonio in resina epossidica. Piano velico semifrazionato con albero in carbonio'". E ancora: "Pluripremiata imbarcazione per lunghe crociere veloci. Coperta in teak, attrezzature Harken con winch elettrici. Interni in ciliegio con 4 cabine, 3 bagni". Insomma, il meglio (o quasi) che si può trovare a veleggiare in mare.

La decisione, D'Alema, l'ha presa prima dell'estate. Prosegue Il Messaggero. "E l'ha presa insieme al socio-cugino, come avviene spesso in questi casi, a causa del pressing della moglie Linda Giuva. Una sorta di aut aut: ‘Non ci possiamo permettere la barca e l'azienda agricola. Devi scegliere tra l'una o l'altra'. Della barca si è detto, l'azienda agricola si chiama La Madeleine.

E' l'investimento fatto da D'Alema per i figli Giulia (25 anni) e Francesco (21) cui ha intestato la proprietà. Quindici ettari tra Otricoli e Narni, in Umbria, acquistati nel 2009 accendendo un ‘mutuo importante', per dare una sicurezza economica ai figli e per soddisfare l'altra grande passione: il vino.

I vitigni (Pinotnero, Cabernet Franc, Marselan, Tannat) sono stati impiantati l'anno scorso e in questi giorni, in vista della prima vendemmia previstaper il 2012, in casa D'Alema si selezionano nomi ed etichette. ‘Ma per avere un prodotto di qualità ci vorranno anni', dice l'ex premier in versione enologo. Prima di poter brindare con il suo vino, l'ex premier dovrà metabolizzare la perdita di Ikarus II", prosegue l'articolo.

Arrivato dopo Il Margherita e Ikarus I, un Baltic acquistato con due soci nel '97, Ikarus II è stato varato nel 2002 dal cantiere Stella polare di Fiumicino e acquistato insieme al cugino. "E' un punto di ritrovo per gli amici e la famiglia", disse D'Alema del nuovo natante.

A riprova ci fece installare una lavatrice e una playstation. Salvo togliersi anche qualche bella soddisfazione agonistica, come vincere il 24 aprile del 2009 la regata "Roma per tutti": 526 miglia in cinque giorni, da Civitavecchia a Lipari e ritorno. Sull'annuncio di vendita, rivela il Messaggero, il prezzo non è specificato. C'è scritto soltanto: La barca sarà visionabile dai primi giorni di settembre. Quel che si sa, è che l'imbarcazione è assicurata per 750mila euro. E questo, dunque, dovrebbe essere il prezzo di partenza per la trattativa d'acquisto. "Spero di trovare un acquirente, di questi tempi è difficile", sospira D'Alema.

 

 

MASSIMO D'ALEMA AL TIMONE DELLA BARCA IKARUSMASSIMO D'ALEMA IN BARCAD'Alema in barcaLe manovre del barcarolo DAlema su Chi

Ultimi Dagoreport

software israeliano paragon spyware whatsapp alfredo mantovano giorgia meloni peter thiel

DAGOREPORT – SE C’È UNO SPIATO, C’È ANCHE UNO SPIONE: IL GOVERNO MELONI SMENTISCE DI AVER MESSO SOTTO CONTROLLO I GIORNALISTI COL SOFTWARE ISRAELIANO DI “PARAGON SOLUTIONS” - PECCATO CHE L’AZIENDA DI TEL AVIV, SCRIVE "THE GUARDIAN", NON FACCIA AFFARI CON PRIVATI, MA VENDA I SUOI PREGIATI SERVIZI DI HACKERAGGIO SOLO A “CLIENTI GOVERNATIVI” CHE DOVREBBERO UTILIZZARLI PER PREVENIRE IL CRIMINE - CHI AVEVA FIRMATO IL CONTRATTO STRACCIATO DAGLI ISRAELIANI PER "VIOLAZIONI"? QUAL È "L'ABUSO" CHE HA SPINTO PARAGON A DISDETTARE L'ACCORDO? – ANCHE IL MERCATO FIORENTE DELLO SPIONAGGIO GLOBALE HA IL SUO BOSS: È PETER THIEL, IL “CAVALIERE NERO” DELLA TECNO-DESTRA AMERICANA, CHE CON LA SOCIETA' PALANTIR APPLICA L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE AL VECCHIO MESTIERE DELLO 007…

barbara berlusconi

DAGOREPORT - BERLUSCONI ALLA SCALA SI È VISTO UNA SOLA VOLTA, MA IL BERLUSCONISMO SÌ, E NON AVEVA FATTO MALE CON FEDELE CONFALONIERI, CHE FU PRESIDENTE DELLA FILARMONICA DELLA SCALA E BRUNO ERMOLLI, POTENTISSIMO VICEPRESIDENTE DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA - INVECE BARBARA B. LA SI VIDE DUE VOLTE, AL BRACCIO DI PATO, L’EX ATTACCANTE DEL MILAN. LA SUA NOMINA NEL CDA DELLA SCALA? DONNA, GIOVANE… E POI CON QUEL COGNOME! LA COMPETENZA? BEH… LA PASSIONE MMM…: PERCHÉ, DA QUEL GIORNO CHE VENNE CON PATO, NON SI È PRESA UN BEL PALCO ANZICHÉ TORNARE ALLA SCALA SOLO QUINDICI ANNI DOPO DA CONSIGLIERE/A?

vincenzo de luca elly schlein nicola salvati antonio misiani

DAGOREPORT – VINCENZO DE LUCA NON FA AMMUINA: IL GOVERNATORE DELLA CAMPANIA VA AVANTI NELLA SUA GUERRA A ELLY SCHLEIN - SULLA SUA PRESUNTA VICINANZA AL TESORIERE DEM, NICOLA SALVATI, ARRESTATO PER FAVOREGGIAMENTO DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA, RIBATTE COLPO SU COLPO: “DOVREBBE CHIEDERE A UN VALOROSO STATISTA DI NOME MISIANI, CHE FA IL COMMISSARIO DEL PD CAMPANO” – LA STRATEGIA DELLO “SCERIFFO DI SALERNO”: SE NON OTTIENE IL TERZO MANDATO, DOVRÀ ESSERE LUI A SCEGLIERE IL CANDIDATO PRESIDENTE DEL PD. ALTRIMENTI, CORRERÀ COMUNQUE CON UNA SUA LISTA, RENDENDO IMPOSSIBILE LA VITTORIA IN CAMPANIA DI ELLY SCHLEIN…

osama almasri torturatore libico giorgia meloni alfredo mantovano giuseppe conte matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – LA SOLITA OPPOSIZIONE ALLE VONGOLE: SUL CASO ALMASRI SCHLEIN E CONTE E RENZI HANNO STREPITATO DI “CONIGLI” E ''PINOCCHI'' A NORDIO E PIANTEDOSI, ULULANDO CONTRO L’ASSENZA DELLA MELONI, INVECE DI INCHIODARE L'ALTRO RESPONSABILE, OLTRE ALLA PREMIER, DELLA PESSIMA GESTIONE DELL’AFFAIRE DEL BOIA LIBICO: ALFREDO MANTOVANO, AUTORITÀ DELEGATA ALL’INTELLIGENCE, CHE HA DATO ORDINE ALL'AISE DI CARAVELLI DI RIPORTARE A CASA CON UN AEREO DEI SERVIZI IL RAS LIBICO CHE E' STRAPAGATO PER BLOCCARE GLI SBARCHI DI MIGLIAIA DI NORDAFRICANI A LAMPEDUSA – EPPURE BASTAVA POCO PER EVITARE IL PASTROCCHIO: UNA VOLTA FERMATO DALLA POLIZIA A TORINO, ALMASRI NON DOVEVA ESSERE ARRESTATO MA RISPEDITO SUBITO IN LIBIA CON VOLO PRIVATO, CHIEDENDOGLI LA MASSIMA RISERVATEZZA - INVECE L'ARRIVO A TRIPOLI DEL TORTURATORE E STUPRATORE DEL CARCERE DI MITIGA CON IL FALCON DELL'AISE, RIPRESO DA TIVU' E FOTOGRAFI, FUOCHI D’ARTIFICIO E ABBRACCI, HA RESO EVIDENTE IL “RICATTO” DELLA LIBIA E LAMPANTE LO SPUTTANAMENTO DEL GOVERNO MELONI - VIDEO

ursula von der leyen giorgia meloni

URSULA VON DER LEYEN, CALZATO L'ELMETTO, HA PRESO PER LA COLLOTTOLA GIORGIA MELONI - A MARGINE DEL CONSIGLIO EUROPEO INFORMALE DI TRE GIORNI FA, L’HA AFFRONTATA CON UN DISCORSO CHIARISSIMO E DURISSIMO: “CARA GIORGIA, VA BENISSIMO SE CI VUOI DARE UNA MANO NEI RAPPORTI CON TRUMP, MA DEVI PRIMA CONCORDARE OGNI MOSSA CON ME. SE VAI PER CONTO TUO, POI SONO CAZZI TUOI” – LA REAZIONE DELLA SEMPRE COMBATTIVA GIORGIA? DA CAMALEONTE: HA ABBOZZATO, SI È MOSTRATA DISPONIBILE E HA RASSICURATO URSULA ("MI ADOPERO PER FARTI INCONTRARE TRUMP"). MA IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NON HA ABBOCCATO, PUNTUALIZZANDO CHE C’È UNA DIFFERENZA TRA IL FARE IL "PONTIERE" E FARE LA "TESTA DI PONTE" – IL “FORTINO” DI BRUXELLES: MACRON VUOLE “RITORSIONI” CONTRO TRUMP, MERZ SI ALLONTANA DAI NAZISTI “MUSK-ERATI” DI AFD. E SANCHEZ E TUSK…