di maio raggi zingaretti calenda

AJO, OJO E CAMPIDOGLIO – DI MAIO SPINGE PER LA COALIZIONE COL PD E SGANCIA UN ALTRO SILURO CONTRO LA RAGGI – LA SINDACA NON VUOL SENTIR PARLARE DI PASSI INDIETRO: "PENSIAMO AL VIRUS" – IL PD ASPETTA SASSOLI E CUCINA A FUOCO LENTO CALENDA IN ATTESA CHE LA SUA CANDIDATURA TRAMONTI DA SOLA – IL TWEET DELL’EX MINISTRO: “LE DICHIARAZIONE DI LUIGI DI MAIO SU ROMA SONO CRIPTICHE QUASI QUANTO QUELLE DEL PD. SEMBRA UN CORTEGGIAMENTO OTTOCENTESCO”

Andrea Arzilli per il “Corriere della Sera”

 

di maio raggi

«Siamo concentrati sull' emergenza Covid». Virginia Raggi resiste, conferma la volontà di ricandidarsi nel 2021 e prende tempo in attesa che cambi lo scenario politico.

Anche perché, spiegano dall' entourage della sindaca, «in questo momento d' emergenza, della corsa al Campidoglio dell' anno prossimo non interessa a nessuno».

 

Il che, senza leggere nemmeno troppo tra le righe, è un modo per bocciare anche l' ultima uscita di Luigi Di Maio, tornato a ribadire «il dovere di costruire una coalizione di governo con il Pd nei cinque capoluoghi più importanti», Roma in testa, e la volontà di «aprire il dibattito sui temi e sui programmi» per «poi arrivare ai candidati». Più o meno lo stesso messaggio recapitato a Raggi l' 11 ottobre, quando l' ex capo M5S ha chiesto di «non fossilizzarsi sui nomi» rispondendo a una domanda sul corsa bis della sindaca grillina sgradita ai dem. E di messaggi ne arriveranno altri.

 

LUIGI DI MAIO E VIRGINIA RAGGI

Così il segnale, accolto di nuovo con un certo gelo in Campidoglio, è quello di un lavoro ai fianchi di Raggi per indurla a fare quel passo indietro di cui lei, al momento, non vuole sapere. La sindaca sa bene che la sua rinuncia alla corsa corrisponde all' unica possibilità del M5S di replicare anche a Roma il patto di governo con il Pd. Ma nessun ripensamento, almeno non prima degli Stati generali del Movimento che, anche secondo i grillini capitolini non in linea con un Raggi-bis senza passaggio alle «comunarie», rappresentano l' occasione per affrontare il tema fuori delle alchimie di palazzo.

LUIGI DI MAIO E VIRGINIA RAGGI

 

Di sicuro il nuovo siluro di Di Maio per ora sembra confermare ulteriormente a Raggi la bontà della scelta di agosto, quando, annusata l' intesa tra Di Maio e Zingaretti, ha deciso di lanciare in autonomia la sua ricandidatura.

 

Anzi, una volta captato il rischio di essere immolata sull' altare dell' accordo giallorosso, Raggi ha lavorato per blindare la propria corsa agli occhi della base M5S, almeno quella romana, provando a rastrellare consensi in tutta la città in prospettiva della costruzione di due liste civiche per le comunali: una legata al mondo dell' antimafia, tema particolarmente enfatizzato nella comunicazione degli ultimi sei mesi, e l' altra di ispirazione cattolica. «Se le due liste avranno successo sarà impossibile per il Movimento ignorarci», spiegano in Campidoglio. Servirà ancora tempo, certo. Ma la situazione vede Raggi ancora senza concorrenti.

zingaretti calenda

 

Del resto il nome in grado di rappresentare il patto con il Pd evocato da Di Maio ancora non c' è. Così come manca una figura di sintesi per il centrodestra, l' ultima idea (Guido Bertolaso) non convince tutti.

 

E anche i dem, che come chiarito da Zingaretti dovranno affrontare le primarie, prendono tempo. Per due motivi: da una parte si spera nei nomi di peso (David Sassoli su tutti) mentre si tiene aperto uno spiraglio per un' intesa con M5S; dall' altra si lascia che, col passare del tempo, l' ipotesi Carlo Calenda tramonti da sola. «Le dichiarazione di Luigi Di Maio su Roma sono criptiche quasi quanto quelle del Pd - il tweet dell' ex responsabile del Mise -. Sembra un corteggiamento ottocentesco.

 

calenda zingaretti

Mezze frasi, passi avanti e ritrosie. Una parola chiara. Per Roma. Grazie».

calenda zingaretti

Ultimi Dagoreport

donald trump pam bondi laura loomer

FLASH – PASSIONCELLE TRUMPIANE: NEGLI STATES SI VOCIFERA MOLTO SULLA VICINANZA TRA DONALD E LA BIONDISSIMA PROCURATRICE GENERALE, PAM BONDI. UNA STIMA PARTICOLARE, COME QUELLA RIPOSTA IN PASSATO NELL’ATTIVISTA “MAGA” LAURA LOOMER. SI SPIEGHEREBBE COSÌ L’ASCENDENTE CHE LE DUE DONNE HANNO SUL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO: LA PRIMA, MINISTRA DELLA GIUSTIZIA, IMPERVERSA CON I SUOI BLITZ SULLE TV AMERICANE. LA SECONDA È TALMENTE POTENTE DA AVER CONVINTO IL PRESIDENTE A CACCIARE IL CAPO DELLA NSA, TIMOTHY HAUGH – L’ONNIPRESENZA DELLE DUE PIACENTI ARPIE HA SPINTO MELANIA A PRENDERE LE DISTANZE DALLO STUDIO OVALE…

ursula von der leyen donald trump xi jinping cina unione europea stati uniti

FLASH! - COME REAGIRE ALLA TERZA GUERRA MONDIALE DI TRUMP? PIU’ CHE UNA WEB-TAX SULLE BIG TECH, PER METTERE IN GINOCCHIO IL DAZISTA DELLA CASA BIANCA, FACENDO RITORNARE DI COLPO LE ROTELLE AL LORO POSTO, SAREBBE SUFFICIENTE LA VENDITA DEL 10% DEI TITOLI DEL TESORO AMERICANO IN POSSESSO DI CINA E UNIONE EUROPEA (AL 2024 PECHINO NE DETENEVA 768 MILIARDI, MENTRE I 27 PAESI UE NE HANNO IN PANCIA OLTRE DUEMILA MILIARDI) – DI TALE MOSSA MORTALE, CONFERMATA A DAGOSPIA DA FONTI AUTOREVOLI, NE STANNO DISCUTENDO NELLA MASSIMA RISERVATEZZA GLI EMISSARI DEL DRAGONE DI XI JINPING E GLI SHERPA DEI CAPOCCIONI DI BRUXELLES (COME DICONO A QUARTICCIOLO: ‘’EXTREME EVILS, EXTREME REMEDIES…’’)

donald trump matteo salvini giuseppe conte vladimir putin

DAGOREPORT – ALLEGRIA! RICICCIA L’ALLEANZA DEGLI OPPOSTI POPULISMI: SALVINI E CONTE - SABATO SCORSO, I GEMELLI DIVERSI SI SONO RITROVATI IN PIAZZA A SBANDIERARE LE COMUNI POSIZIONI TRUMPUTINIANE CHE DESTABILIZZANO SIA LA MAGGIORANZA DI GOVERNO CHE L’OPPOSIZIONE - IL LORO RUOLO DI GUASTATORI NEI RISPETTIVI SCHIERAMENTI FA GODERE TRUMP, CHE HA PRESO DUE PICCIONI CON LA SUA FAVA: CONDIZIONA IL GOVERNO MELONI E SPACCA IL PD DI ELLY SCHLEIN – SFANCULATO BEPPE GRILLO, ANNIENTATO LO ZOCCOLO DURO PENTASTELLATO, AL POSTO DELL'ELEVATO", COME "IDEOLOGO", CONTE HA MARCO TRAVAGLIO - IL RUOLO DI CASALINO NEL SUCCESSO DELLA MANIFESTAZIONE ANTI-RIARMO DI SABATO... - VIDEO 

giorgia meloni donald trump economia recessione dazi

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI VOLERÀ FINALMENTE NEGLI STATI UNITI PER IL TANTO AGOGNATO FACCIA A FACCIA CON TRUMP: MA COSA ANDRÀ A FARE? SOPRATTUTTO: QUALE RISULTATO OTTERRÀ? -L’UNICO SPAZIO CHE OGGI HA A DISPOSIZIONE LA THATCHER DELLA GARBATELLA È IL PERIMETRO STABILITO DA KAISER URSULA CON MACRON E MERZ, CHE SI RIASSUME IN TRE PUNTI: DIALOGO, REAZIONE E DIVERSIFICAZIONE DEI MERCATI - L'EVENTUALITA' CHE, DOPO OCCHIONI E MOINE MELONIANE, IL TRUMPONE RINCULI DAL 20% A ZERO DAZI E' DA ESCLUDERE: IL TYCOON BANCAROTTIERE PERDEREBBE LA FACCIA - MA L'UNDERDOG NON PUO' TRATTARE NEMMENO UN DIMEZZAMENTO DELLE TARIFFE RECIPROCHE AL 10% PERCHE' LA NEGOZIAZIONE DEVE PASSARE PER BRUXELLES – LA DUCETTA PUÒ SOLO PROVARE A ESERCITARE UNA MORAL SUASION SUL SUO AMICO TRUMP E FARSI SCATTARE QUALCHE FOTO PER FAR ROSICARE DI INVIDIA MATTEO SALVINI - VIDEO