virginia raggi luigi di maio

TOR DI VALLE DI LACRIME – NONOSTANTE IL FERMENTO DI UN CERTO MONDO GRILLINO ROMANO (LOMBARDI IN TESTA), DI MAIO VUOLE FORZARE SULLO STADIO E METTERE LA PRIMA PIETRA, ANCHE SOLO SIMBOLICA E DI FACCIATA –  LA RAGGI NON PUÒ CADERE ORA, NONOSTANTE L’ENNESIMA GRANA GIUDIZIARIA, ALTRIMENTI ARRIVA SALVINI E SI PRENDE PURE IL CAMPIDOGLIO

Mario Ajello per “il Messaggero”

 

RAGGI DI MAIO

«Io sono tranquillissima». Non fa che ripetere così Virginia Raggi, in questi giorni pasquali. Mostra di non dare troppo peso alla nuova tegola che le è caduta addosso e sempre per la stessa maledizione. Quella dello stadio della Roma. In realtà, i cinque stelle - sulla questione Tor di Valle - sono molto meno tranquilli di lei.

 

O meglio: tutto quel mondo grillino romano - non solo Roberta Lombardi ma qui e là nei municipi, nei territori, tra i consiglieri delle circoscrizioni nona e undicesima - che continua a non volere lo stadio sta trovando conferma per la propria battaglia anche nell' ultima vicenda della variante urbanistica. In cui l' aiutino è arrivato dal gip. La procura aveva chiesto l' archiviazione per la Raggi, il giudice ha detto no e servono altre indagini. E cresce l' inchiesta derivante da un esposto presentato a giugno 2018 dall' architetto Francesco Sanvitto, in passato vicino al Movimento 5Stelle.

DI MAIO RAGGI LOMBARDI

 

I legali della prima cittadina capitolina assicurano che è «estranea ai fatti, e l' iter fu sospeso» ma sia Di Maio sia il resto dei vertici nazionali dei grillini davanti all' ennesima grana Roma e problema Raggi si trovano in difficoltà. Visto che «Salvini continuerà ad approfittarsi della questione Campidoglio e almeno sullo stadio pensavamo che la bufera fosse passata».

luigi di maio roberta lombardi virginia raggi

 

Sia pure terribilmente, calcolando l' arresto dell' avvocato Lanzalone, poi quello di Marcello De Vito e, prima della decisione del gip sull' abuso d' ufficio della sindaca, le intercettazioni incandescenti sul bilancio dell' Ama. Come uscire dal nuovo imbarazzo sindaca-Tor di Valle?

TOR DI VALLE

 

FORZARE

A dispetto di tutte le infinite difficoltà, le pretese, gli errori, le inchieste, gli arresti, Di Maio e i suoi vogliono forzare sullo stadio. La linea, a vantaggio di una sindaca scaricata dall' interno cittadinanza, è questa: «Fare di tutto per mettere la prima pietra dello stadio». Anche se è simbolica, anche se è propagandistica, anche se poi lo stadio non si farà. La forzatura per uscire dalla difficoltà.

 

STADIO ROMA TOR DI VALLE

L' obiettivo della Raggi e dei vertici del movimento è questo della prima pietra per un progetto che non smette di terremotare il quadro. La speranza di un improbabile rilancio della sindacatura passa attraverso Tor di Valle che nella strategia grillina sarebbe l' ancora di salvezza o il tentativo ultimo in chiave nazionale popolare in giallorosso per dare qualcosa (la speranza di qualcosa) ai romani che non siano soltanto l' immondizia, le stazioni delle metro chiuse, immobilità e invisibilità e tutto il resto riassumibile nella categoria del disastro Capitale.

virginia raggi

 

Dunque dopo la nuova tegola dell' abuso d' ufficio M5S è sempre più stanca della sua sindaca? Non lo dà a vedere (e «il percorso stadio va avanti»), anche perché il momento per scaricare la Raggi sarebbe il meno opportuno di tutti, alla vigilia non solo delle elezioni Europee ma soprattutto della tornata di voto amministrativo in vista del quale l' ammissione del flop grillino nella Capitale sarebbe il peggiore biglietto da visita immaginabile. Riservatamente, poi, le preoccupazioni non solo per il caso stadio ma per tutta le gestione capitolina dentro i 5Stelle cinque sono diffusissimi.

virginia raggi 2

 

L' opposizione interna della Lombardi, che pure è quella storicamente legata a De Vito, sta trovando nuovo fiato con la questione dell' abuso d' ufficio della sindaca e in quella fronda pentastellata anti-Raggi non si fa che ripetere in queste ore: «Vedete, un progetto sballato e non di pubblica utilità non fa che produrre nuove magagne, infiniti problemi». Anche se la condotta, secondo i pm, di De Vito resta il massimo della magagna.

LUIGI DI MAIO E VIRGINIA RAGGI

 

E i dubbi, i mal di pancia, là sensazione che lo stadio sia uno snaturamento dei principi basilari M5S - a cominciare da quello della legalità e dell' agire in virtù del pubblico interesse - serpeggiano ampiamente nel corpaccione grillino e nella base non solo nei municipi della zona o limitrofi a Tor di Valle.

 

virginia raggi lorenzo bagnacani 1

Ma la ragion di partito consiglia a Di Maio di fare buon viso al disastro Raggi e al progetto ultimo stadio. E in questo il bombardamento quotidiano, anche ieri, da parte di Salvini sulla Capitale sta avendo l' effetto paradossale di rafforzare la sindaca e di rinforzare lo scudo protettivo - più per dovere d' ufficio e di convenienza di partito che per altro - che Di Maio ha piazzato intorno all' Urbe. Che lo scudo sia di latta, è evidente.

 

MARCELLO DE VITO E VIRGINIA RAGGI

Ma siccome la guerra della Lega contro M5S ha per epicentro Roma, il cordone di protezione nei confronti della sindaca non è che un cordone di protezione nei confronti di se stessi, da parte dei vertici pentasetellati. Sempre che lo stadio, miniera di inchieste e di guai, non riservi altre sorprese. Come se quelle già abbondantemente prodotte non siano abbastanza e negativissime per la realtà e per l' immagine di Roma.

virginia raggi luigi di maioVIRGINIA RAGGI CON LE ARANCEvirginia raggiVIRGINIA RAGGIvirginia raggi wonder woman 2

Ultimi Dagoreport

volodymyr zelensky donald trump jd j.d. vance

DAGOREPORT - ZELENSKY È CADUTO IN UN TRANELLO, STUDIATO A TAVOLINO: TRUMP E JD VANCE VOLEVANO MORTIFICARLO E RIDURLO ALL’IMPOTENZA CON LA SCENEGGIATA NELLO STUDIO OVALE, DAVANTI AI GIORNALISTI E ALLE TELECAMERE - D’ALTRO CANTO LA VERA DIPLOMAZIA NON SI FA CERTO “ON AIR”, DAVANTI ALLE TELECAMERE E A MICROFONI APERTI - TRUMP E JD VANCE HANNO CONSEGNATO UN ‘PIZZINO’ IN STILE CAPOCLAN: TACI, PERCHÉ SENZA DI NOI SEI FINITO. DUNQUE, OBBEDISCI. E DIRE CHE GLI SHERPA UCRAINI E STATUNITENSI AVEVANO TROVATO PERSINO UN ACCORDO DI MASSIMA SULLE VARIE QUESTIONI APERTE, COME L’ACCORDO-CAPESTRO PER KIEV SULL’ESTRAZIONE DELLE TERRE RARE (UN TRATTATO CHE DI FATTO AVREBBE PERMESSO AGLI USA DI SPOLPARE IL SOTTOSUOLO UCRAINO PER GLI ANNI A VENIRE)… - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagirone philippe donnet andrea orcel unicredit generali

DAGOREPORT – GENERALI DELLE MIE BRAME: L’AGO DELLA CONTESA POTREBBE ESSERE ANDREA ORCEL, BANCHIERE IRRAGGIUNGIBILE NEL CAMPO DELLE ACQUISIZIONI E FUSIONI. L’AD DI UNICREDIT, CHE HA IN TASCA IL 5,2% DEL LEONE DI TRIESTE (UN ALTRO 5 SAREBBE NEL CASSETTO) ASPETTERÀ L’ULTIMO MINUTO PER DECIDERE CON CHI STARE, IN BASE A QUALI VANTAGGI OTTERREBBE UNICREDIT (BANCA GENERALI? BPM? MEDIOBANCA?) – ALTRO NODO: IL 4,82% DI BENETTON - IN CASO DI SCONFITTA DEL DUO FILOGOVERNATIVO CALTA-MILLERI SUL LEONE DI TRIESTE, DIPENDERÀ IL FUTURO DI MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS. POTREBBE ANCHE SUCCEDERE L’ARRIVO DI UN CAVALIERE BIANCO (BANCA INTESA? UNICREDIT?) CON UNA CONTRO OPA…

antonella antonia rosa costanzo - ex moglie di paolo berlusconi vittorio feltri

DAGOREPORT - ALLA VENERANDA ETÀ DI 81 ANNI, VITTORIO FELTRI ANCORA IGNORA CHE IL GALANTUOMO GODE E TACE. COME QUANDO HA SPIFFERATO IL MOTIVO DELLE SUE DIMISSIONI DALLA DIREZIONE DE “IL GIORNALE”: “ME LA FACEVO CON LA MOGLIE DELL’EDITORE”, ALIAS PAOLO BERLUSCONI - OVVIAMENTE LA REAZIONE DI ANTONELLA COSTANZO NON SI È FATTA ATTENDERE. E VITTORIONE HA PENOSAMENTE RINCULATO: “IL NOSTRO RAPPORTO ERA DI SIMPATIA E AMICIZIA” - DA PARTE SUA ANTONELLA COSTANZO CI TIENE A FAR SAPERE A DAGOSPIA LA SUA VERSIONE DEI FATTI… – VIDEO

milan gerry cardinale zlatan ibrahimovic marcella verini giorgio furlani pierdonato vercellone donato

DAGOREPORT – ALTA TENSIONE AL MILAN TRA IL SENIOR ADVISOR IBRAHIMOVIC E L’AD FURLANI. LA SOCIETA’ E’ SPACCATA IN DUE FAZIONI: DA UNA PARTE CARDINALE, IBRA E LA POTENTISSIMA COMUNICATRICE DI RED BIRD E ELLIOTT MARCELLA VERINI, DALL’ALTRA FURLANI E IL CAPO DELLA COMUNICAZIONE DEL CLUB PIERDONATO VERCELLONE. LE DUE ANIME SI RIMBALZANO LA RESPONSABILITA’ DEL MANCATO INGAGGIO IN ESTATE DI ANTONIO CONTE – FURLANI GODE DELLA FIDUCIA DI PAUL SINGER, CHE CON ELLIOTT È DI FATTO IL PADRONE OMBRA DEL MILAN. È PROBABILE CHE IN ESTATE QUALCUNO SALTERÀ, SE NON TUTTI…

maurizio gasparri simona agnes

FLASH! - MAI DIRE RAI: PER IL FORZISTA MAURIZIO GASPARRI, MEMBRO DELLA COMMISSIONE VIGILANZA, SIMONA AGNES NON ESISTE, FDI SE NE FOTTE E SONO INIZIATE LE PRESSIONI SU GIANNI LETTA PER CONVINCERE LA SUA PROTETTA, SIMONA AGNES, PLURI BOCCIATA PER LA PRESIDENZA DEL CDA RAI, A DIMETTERSI LIBERANDO COSI' UN POSTO A UN NOME CHE POSSA OTTENERE I VOTI ANCHE DELL'OPPOSIZIONE... – LA REPLICA DI GASPARRI A DAGOSPIA: “OVVIAMENTE LA NOTIZIA CHE AVETE PUBBLICATO SU ME E SULLA AGNES È L’ESATTO CONTRARIO DELLA VERITÀ”

giorgia meloni donald trump

DAGOREPORT - LA "SPECIAL RELATIONSHIP" DI GIORGIA MELONI CON DONALD TRUMP ERA SOLO NELLA TESTOLINA BIONDA DELLA DUCETTA: QUANDO SI TRATTA DI COLPIRE L'EUROPA, IL TYCOON NON FA DISTINZIONI (LE TARIFFE AL 25% COLPIRANNO ANCHE L'ITALIA, MENTRE IL REGNO UNITO SARÀ ESENTATO) E LA PRESUNTA AMICIZIA CON LA "MERAVIGLIOSA LEADER" ITALIANA VA A RAMENGO - L'HANNO CAPITO ANCHE A DESTRA: BASTA SBIRCIARE IL TITOLONE DI PRIMA PAGINA DEL "GIORNALE" DI OGGI ("TRUMP, I PRIMI DUBBI DELLA LEGA") E ASCOLTARE LE PAROLE DEL MINISTRO URSO (FRATELLI D'ITALIA): "L'AMERICA PUNTA A DIVIDERE GLI ALLEATI EUROPEI" - LA "THATCHER DELLA GARBATELLA" E' INSOFFERENTE PER L'ATTIVISMO DI MACRON E STARMER MA I DUE SONO LEADER DI PAESI "PESANTI", CON ARMI NUCLEARI - PRIMA O POI L'UNDERDOG DOVRÀ ACCORGERSI CHE BACIARE LA PANTOFOLA DI "KING TRUMP" NON È STATA UNA BUONA IDEA...