NON SUSA PIU’ - PER I SERVIZI SEGRETI IL FENOMENO NO TAV È PIÙ PERICOLOSO DI QUEL CHE SEMBRI: I MANIFESTANTI POTREBBERO UNIRSI A QUELLI DEI CENTRI PER L’IMMIGRAZIONE, AGLI STUDENTI, AI PRECARI - LA CONGIUNTURA PARTICOLARE, DATA DALLA CRISI ECONOMICA E DALLE RIVOLTE IN MEDIO ORIENTE, POTREBBE ESSERE TERRENO FERTILE ANCHE PER REDUCI DELLE BR O SOGGETTI ATTIRATI DALLA LOTTA ARMATA, NONCHÉ UN BUON MOMENTO PER LA MAFIA PER METTERE LE MANI SULL’IMPRENDITORIA ITALIANA...

Virginia Piccolillo per il "Corriere della Sera"

«Determinati a resistere ad oltranza contro la grande opera». Si legge nero su bianco il monito sulla fermezza dei No Tav nella relazione annuale sull'attività dei servizi segreti: l'Aise (Agenzia informazioni e sicurezza esterna), l'Aisi (l'Agenzia informazioni e sicurezza interna) e il Dis (Dipartimento delle informazioni per la sicurezza). Ne dava tragica prova sul traliccio Luca Abbà, ieri mattina, proprio mentre il premier Mario Monti la inviava ai presidenti di Camera e Senato.

Una intenzione di non mollare mai che gli 007 annoverano fra le «criticità sotto il profilo della mobilitazione» insite nei movimenti antagonisti e anarco-insurrezionalisti. Una delle «principali criticità per l'Italia» - riferisce una nota di Palazzo Chigi riassumendo la relazione - assieme «alla conflittualità sociale e il perdurare delle tensioni internazionali dal Maghreb al Medio Oriente» e, soprattutto, ai «riflessi della crisi economica».

Per la prima volta gli 007 lanciano l'allarme sulla «vulnerabilità del sistema produttivo» in un contesto che favorisce la «compartecipazione occulta e l'inserimento di capitali illeciti in aziende in difficoltà con lo scopo di rilevare pacchetti societari», e anche crescenti investimenti stranieri in settori strategici del nostro Paese. E mettono in guardia su un'attività di «spionaggio industriale, che rischia di depauperare sia il potenziale produttivo ed innovativo nazionale, sia di costituire un serio danno alla sicurezza e alla competitività».

Ma ieri l'attenzione era rivolta ai No Tav, «un articolato fronte di lotta», capace di unire diverse anime spesso divise della protesta. Alla «cronica frammentazione», spiegano gli 007, si vanno sostituendo «tentativi di conferire alla protesta una nuova spinta di collaborazione e convergenza sui temi dell'ambiente, del lavoro, della "repressione", dei beni comuni, nonché sulle conseguenze della crisi nel territorio in termini di occupazione, reddito, tariffe, servizi e diritti sociali».

In questo senso i cortei della Val di Susa vengono accomunati alla «protesta popolare sullo smaltimento dei rifiuti, con prevedibili focolai di tensione in alcuni dei territori individuati per nuove discariche» come il Lazio con la prevista chiusura della discarica di Malagrotta. Al «contrasto alle politiche repressive di cui sono ritenuti simbolo anche i centri per immigrati» e alla «mobilitazione studentesca, che prospetta saldature rivendicative con l'area del precariato e ambienti lavorativi interessati da controversie occupazionali».

L'intelligence la mette così: la crisi economica viene ritenuta dal movimento antagonista una «favorevole opportunità» per «radicalizzare il disagio sociale». E diventa un'arma di propaganda anche per reduci delle Br o soggetti attratti dalla lotta armata, che presentando la crisi come «sintomo dell'ineludibile declino del capitalismo» possono alimentare lo scontro. E non si esclude che «tentino di aggregarsi per eseguire e rivendicare attacchi».

Ma la congiuntura, avvertono i servizi, appare anche «destinata ad accrescere i margini di infiltrazione criminale nel tessuto produttivo e imprenditoriale», soprattutto nel Centro-Nord. Manovre di attacco alle nostre imprese in crisi che arrivano dalle mafie. Sotto osservazione anche gli investimenti stranieri in settori strategici come i trasporti, le telecomunicazioni e l'energia; dove grandi investitori dell'Est Europa ed asiatici potrebbero accrescere il loro ruolo sul mercato italiano.

Alto l'allarme sul riaccendersi delle tensioni in Iran, sull'arrivo di armi dalla Libia e sul terrorismo islamico. Gli 007 fanno notare come sul web si sia esultato alle nostre alluvioni e che in un appello a colpire facili bersagli «siano stati citati ad esempio i due noti episodi occorsi al Sommo Pontefice e a Berlusconi»: la spinta al Papa dentro San Pietro e il lancio della statuetta raffigurante il Duomo di Milano all'ex premier.

 

LUCA ABBA ASCESA SUL TRALICCIO E LA CADUTA LUCA ABBA' MENTRE SI ARRAMPICA SUL TRALICCIO DA CUI E' PRECIPITATOLUCA ABBA DEI NO TAVBLOCCO DEI NO TAV SULLA TORINO BARDONECCHIAIDRANTI DELLA POLIZIA CONTRO I NO TAV IN VAL SUSAPROTESTE VAL DI SUSATartagli ascagli ala stationa del duomo contro Silvio Berlusconi

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...