ciriani marattin

MANOVRA AD ALTISSIMA TENSIONE, PER LE OPPOSIZIONI SI RISCHIA L’ESERCIZIO PROVVISORIO! SCAZZI CONTINUI SU TUTTO, IL MINISTRO CIRIANI DA’ DEL "MIRACOLATO" AL RENZIANO MARATTIN. ALLA CAMERA L’ITER DI APPROVAZIONE DELLA LEGGE DI BILANCIO STENTA A PROCEDERE SECONDO I TEMPI STABILITI - L’INTENTO DEL GOVERNO È PORRE LA FIDUCIA DOMANI MATTINA, QUANDO LA MANOVRA ARRIVERÀ IN AULA, INCASSANDO IL VIA LIBERA AL PIÙ TARDI ENTRO SABATO 24 DICEMBRE. POI SI PASSERÀ AL SENATO PER IL SÌ DEFINITIVO ENTRO IL 31 DICEMBRE, SCONGIURANDO L’ESERCIZIO PROVVISORIO. MA…

Andrea Ducci per corriere.it

 

luca ciriani 1

Un bisticcio continuo e su tutto. Alla Camera l’iter di approvazione della legge di Bilancio stenta a procedere secondo i tempi stabiliti dalla conferenza dei capigruppo, che prevedevano l’arrivo del provvedimento in aula alle 13 di oggi. I ritardi accumulati in commissione Bilancio a Montecitorio, nel licenziare il testo da trasmettere in aula, sono tali che l’avvio delle votazioni da parte dell’assemblea slitterà rispetto ai tempi previsti.

 

L’intento del governo è porre la fiducia domani mattina, quando la manovra arriverà in aula, incassando il via libera al più tardi entro sabato 24 dicembre. Una volta votato alla Camera il testo, blindato e non più modificabile, passerà al Senato per il sì definitivo entro il 31 dicembre, scongiurando l’esercizio provvisorio. Nel frattempo il caos contraddistingue i lavori in commissione, con tanto di insulti durante la seduta notturna di martedì tra il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, che ha dato del «miracolato» a Luigi Marattin di Azione-Iv. La seduta è finita alle 6 del mattino per riprendere ieri pomeriggio, ma intanto a infiammare lo scontro tra maggioranza e opposizione è una norma per uno scudo penale sui reati tributari.

 

 

luca ciriani giorgia meloni francesco lollobrigida

A ipotizzarla per conto di Forza Italia nei giorni scorsi era stato, del resto, il viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto. Dal Pd viene bollata come «una schifezza» e immediatamente a montare sono anche gli attacchi del M5S. Un clima avvelenato che induce la premier Giorgia Meloni e il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, a intervenire per soprassedere, tanto che l'emendamento non viene neanche presentato, consentendo alle opposizioni di rivendicare lo stop alla moratoria dei reati fiscali. «Lo scudo non c’è mai stato, non so come si possa parlare di vittoria», replica il capogruppo di FdI alla Camera, Tommaso Foti, che aggiunge: «Si tratta della proposta di un singolo non condivisa con la maggioranza. Questo non esclude che la norma in questione non sia inserita in un altro provvedimento e che possa trovare adeguata collocazione».

 

 

luca ciriani giorgia meloni

Il ritardo della manovra resta e alimenta gli attacchi dell’opposizione.Carlo Calenda, presidente di Azione-Iv, definisce la legge di bilancio «inguardabile» e osserva: «Il nostro giudizio è davvero negativo. Così questo governo va a sbattere per direttissima». Una valutazione condivisa dal segretario del Pd, Enrico Letta: «Mai vista una situazione simile. Il 20 dicembre sera e tutto per aria. Si fermino. Altrimenti porteranno l’Italia all’esercizio provvisorio». A intervenire è anche il leader del M5S, Giuseppe Conte: «Siamo al 20 dicembre e questo governo rischia di portare il Paese in esercizio provvisorio».

 

 

I lavori a singhiozzo in commissione spingono tra l’altro il ministero dell’Economia a intervenire con un messaggio inequivocabile per superare gli innumerevoli blocchi: «Il Parlamento voti, se vuole. Ma se non vuole, il governo è pronto a mettere la fiducia sul testo uscito dal Consiglio dei ministri». In serata qualcosa si muove e i relatori alla manovra depositano in commissione Bilancio il loro pacchetto di emendamenti, in totale una trentina di misure. Tra le proposte il tetto a 240 mila euro allo stipendio dei manager delle banche salvate con soldi pubblici e il tasso del 2% per le rate legate ai ravvedimenti con il fisco.

 

luigi marattin elena bonetti foto di bacco

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