costa marattin

IL "TERZO POLO" E' DEFUNTO E ORA ANCHE RENZI E CALENDA RICEVONO UN BEL "VAFFA" - LUIGI MARATTIN, DI ITALIA VIVIA, E ENRICO COSTA, DI AZIONE, SFANCULANO I RISPETTIVI PADRONCINI E PUBBLICANO UNA  LETTERA-APPELLO PER METTERE INSIEME I DUE PARTITI SENZA GLI INGOMBRANTI EGO-LEADER: “VIA I PERSONALISMI, FONDIAMO UN GRANDE PARTITO LIBERALDEMOCRATICO” – I DUE DEPUTATI, ULTIMI GIAPPONESI DEL FU "TERZO POLO", SI SONO SEMPRE BATTUTI PER EVITARE CHE IL PROGETTO CENTRISTA FALLISSE MA HANNO DOVUTO SUBIRE GLI SCAZZI, LE BARUFFE E LA SEPARAZIONE FINALE DI RENZI E CALENDA... 

Da repubblica.it - Estratti

 

Enrico Costa Luigi Marattin

Una lettera-appello dei deputati di Azione e Iv Enrico Costa e Luigi Marattin ai rispettivi partiti per "costruire un unico grande partito liberal-democratico e riformatore” e non “rassegnarci al bipolarismo”, scrivono gli “irriducibili” del Terzo Polo che si sono battuti per evitare che il progetto politico fallisse e a settembre scorso lanciarono il tour italiano su giustizia e fisco.

 

 

Il deludente risultato delle elezioni europee è stato determinato dalla frammentazione dell’area che, invece, alle elezioni politiche del settembre 2022 aveva presentato una proposta comune, occupando uno spazio tra gli schieramenti di destra e di sinistra. L’elettore si è sentito defraudato perché quel progetto politico unitario in cui ha creduto è scomparso pochi mesi dopo le elezioni politiche. Oggi la prospettiva politica centrale è intatta nelle convinzioni di tante persone, ma ha perso una soggettività chiara, riconoscibile e soprattutto unitaria.

Luigi Marattin Enrico Costa

 

 

Noi non ci rassegniamo a lasciare un pezzo di paese senza rappresentanza politica. Vogliamo contribuire a costruire, assieme a tutti coloro che hanno voglia di impegnarsi, un unico grande partito liberal-democratico e riformatore che non si arrenda a fare da vassallo ai populismi di questo bipolarismo.

 

Leadership contendibile, classe dirigente qualificata, nessuna ambiguità sui contenuti, organizzazione territoriale efficiente e capillare sono gli elementi, ciascuno imprescindibile, di un progetto politico che voglia davvero definirsi tale. Tra i partiti pesanti del secolo scorso e i partiti personali di questi ultimi trent’anni, una terza opzione è possibile e ormai assolutamente necessaria se non si vuole far appassire la partecipazione politica o condannarla all’eterno scontro tra curve ultrà.

marattin renzi

 

Il progetto deve essere fondato su un preciso impianto politico-culturale relativo ad una precisa visione - liberal-democratica e riformatrice - della società italiana. Questo percorso non può iniziare partendo dai nomi, dai diritti di prelazione, da improbabili primarie e da fantomatici “federatori”. Si continuerebbe a perpetuare un difetto che ha corroso la politica italiana negli ultimi trent’anni: focalizzarci su “chi” piuttosto che sul “cosa” e sul “come”. I protagonisti, a tutti i livelli, di questo progetto devono comprendere che insieme si raggiunge di più della somma di quanto ognuno raggiunge da solo. Occorre solo ristabilire la fiducia, mettere al bando i personalismi fini a sé stessi, e ricominciare dalla necessità di una prospettiva politica.

renzi calenda

 

Prima di pensare ad alleanze pre-costituite e per adesione acritica a questo o quel campo, questo partito deve nascere, strutturarsi, svilupparsi, raccogliere consenso attorno ad una rinnovata soggettività politica. Prima di decidere “con chi andremo”, occorre capire “chi siamo”.

 

E noi siamo quelli che nel 2022 hanno contributo a costruire una proposta politica alternativa alla destra e alla sinistra. Nessuno è in grado di dire come sarà e che caratteristiche avrà il quadro politico italiano alle prossime elezioni politiche del 2027. Ma la nostra prospettiva intende ripartire dal progetto politico nato nel 2022 e ricostruire una soggettività politica assieme a tutti coloro che non si riconoscono in questo bipolarismo.

 

(...)

marattin renziluigi marattin foto di baccoENRICO COSTA CARLO CALENDA MATTEO RICHETTIENRICO COSTA E CARLO CALENDAluigi marattin

 

Ultimi Dagoreport

fazzolari meloni giorgetti salvini poteri forti economia

DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO INVESTIMENTI MILIARDARI IN ITALIA - I VARI BLACKSTONE, KKR, MACQUARIE, BLACKROCK, CHE ALL’INIZIO AVEVANO INVESTITO IN AZIENDE DI STATO, BANCHE, ASSICURAZIONI, RITENENDO IL GOVERNO DUCIONI STABILE E AFFIDABILE, DOPO APPENA DUE ANNI SI SONO ACCORTI DI AVER BUSCATO UNA SOLENNE FREGATURA - DAL DECRETO CAPITALI AD AUTOSTRADE, DALLA RETE UNICA ALLE BANCHE, E’ IN ATTO UN BRACCIO DI FERRO CON NOTEVOLI TENSIONI TRA I “POTERI FORTI” DELLA FINANZA MONDIALE E QUEL GRUPPO DI SCAPPATI DI CASA CHE FA IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO A PALAZZO CHIGI, IGNORANDO I TAPINI DEL MANGANELLO, COSA ASPETTA LORO NELL’ANNO DI GRAZIA 2025...

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' GIORGIA E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO