giorgia meloni emmanuel macron olaf scholz ursula von der leyen

“EVOCARE FORZE CHE TRAMANO NELL'OMBRA E ATTENTANO ALLA NOSTRA DEMOCRAZIA, NON È ALTRO CHE UN ALIBI” - MARCO FOLLINI SMONTA LE TEORIE DI UN “COMPLOTTO” DEI POTERI FORTI PER FAR CADERE GIORGIA MELONI E PIAZZARE UN GOVERNO TECNICO: “LO SPETTRO DI UNA TRAMA NEMICA CHE OPERA DI NASCOSTO RIVELA LA FRAGILITÀ DI QUANTI LA DENUNCIANO. ANCHE IL CROLLO DELLA PRIMA REPUBBLICA FU RACCONTATO COME UNA CONGIURA DEI POTERI FORTI DELL'EPOCA. MA FU LA FRAGILITÀ DEL SISTEMA A FARLO CROLLARE, E NON LA POTENZA OCCULTA DEI SUOI NEMICI…”

Estratto dell’articolo di Marco Follini per “la Stampa”

 

marco follini foto di bacco

Caro direttore, forse andrebbe indagata meglio quella sindrome del "complotto" che di tanto in tanto […] attraversa il nostro stanco dibattito pubblico. Poiché è evidente che quella continua evocazione di forze che tramano nell'ombra, e dall'ombra attentano alla virtù della nostra democrazia, non è altro che un alibi. Una furbizia.

 

[…] lo spettro di una trama nemica che opera di nascosto e cinge d'assedio le sue vittime finisce quasi sempre per rivelare soprattutto la fragilità di quanti la denunciano. Poiché di lì in poi la loro azione politica procede zoppicando. E viene meno quel coefficiente di fiducia di cui le democrazie hanno bisogno per essere ben governate. L'eccesso di fantasia produce infine un difetto di realtà.

 

URSULA VON DER LEYEN - EMMANUEL MACRON - GIORGIA MELONI - SUMMIT EU MED 9 MALTA

Come tutte le furbizie del mondo, insomma, anche questa non ha respiro. E infatti, non appena quella parola - complotto - torna a popolare la politica dei suoi incubi, e quell'altra parola - fiducia - appare sotto forma quasi di colpevole ingenuità, l'esito di tutto questo è di acuire la diffidenza dell'opinione pubblica verso ognuno dei protagonisti di questo racconto. […]

 

Ogni volta che un complotto è stato evocato, puntualmente quella palla di neve è diventata una valanga. I grandi partiti di una volta lo sapevano. E anche quando erano convinti che forze oscure e minacciose stessero tramando ai loro danni evitavano con cura di dare l'allarme. Sapendo che la loro forza si sarebbe infiacchita al solo evocare quelle trame misteriose che invece da qualche anno a questa parte popolano quasi quotidianamente le notti agitate dei loro successori. Anche il crollo della prima repubblica fu raccontato come una congiura dei poteri forti dell'epoca. E non appena prese forma quella rappresentazione, la realtà le andò subito dietro.

giorgia meloni ursula von der leyen a lampedusa 3

 

Ma fu la fragilità del sistema a farlo crollare, e non la potenza occulta dei suoi nemici. Quello che sto cercando di dire è che la politica è sempre scena e quasi mai retroscena. È la scena che illumina le sue ragioni. Mentre il retroscena nasconde a malapena la sua coda di paglia. E quando prende il sopravvento, è segno che il potere sta perdendo insieme la sua forza e le sue ragioni. Così si vorrebbe consigliare […] di non dar troppo corpo ai fantasmi di questa stagione. […] anche gli spettri, a furia di essere chiamati in causa, possano convincersi di esistere davvero.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…