bruno vespa marco travaglio

“CHI VA DA VESPA NON RISCHIA DOMANDE NÉ NOTIZIE VERE. SOLO DI SCIVOLARE SULLA BAVA” – MARCO TRAVAGLIO INFIOCINA IL “FUORILEGGE” “BRU-NEO”: “PER LUI IL GIORNALISMO È DIRIGERE IL TRAFFICO, OSPITARE POLITICI CHE FANNO KARAOKE, FIRMANO CONTRATTI-PATACCA, DUETTANO IN DUE COME FOSSERO CANDIDATI SOLO LORO (PERALTRO FINTI)” – “CHISSÀ QUALE PREZIOSO PEZZO DI ARREDAMENTO AVEVA IN SERBO PER IL CONTRATTO CON GIORGIA & ELLY. ‘CHIUNQUE SIA VENUTO OSPITE DA ME NON SI È MAI LAMENTATO’, ‘LA SCHLEIN È STATA CONTENTISSIMA’. PER QUALUNQUE GIORNALISTA SAREBBERO VERGOGNE DA NASCONDERE, PER LUI SONO MEDAGLIE DA ESIBIRE…”

BRUNO VESPA INCAZZATO PER IL MANCATO DUELLO MELONI SCHLEIN

 

Estratto dell'articolo di Marco Travaglio per "il Fatto quotidiano"

 

MARCO TRAVAGLIO A OTTO E MEZZO

L’altra sera, […] è apparso Bruno Lingua in persona. Ovviamente in primissima serata, per replicare l’editto bulgaro e fare il consueto uso criminoso della televisione pubblica pagata con i soldi di tutti.

 

Il noto fuorilegge si è ribellato in diretta alla par condicio e all’Agcom che […] gli ha impedito di truccare il voto con marchette ai suoi storici mandanti: la destra e il Pd. E ha raccontato una par condicio che non esiste per accusare di averla violata nel lontano 2001 […] tre giornalisti e due artisti, rei di aver fatto i loro rispettivi mestieri: Biagi, Santoro, il sottoscritto, Luttazzi e Benigni (e s’è scordato Montanelli).

 

BRUNO VESPA INCAZZATO PER IL MANCATO DUELLO MELONI SCHLEIN

Biagi intervistò Benigni sul futuro premier, Luttazzi intervistò me sui rapporti documentati fra Cosa Nostra, B. e Dell’Utri, Santoro trasmise reportage sul tema e li fece commentare da personalità di ogni orientamento. Tutte condotte non solo lecite, ma doverose, che nessuna legge sulla par condicio […] s’è mai sognata di vietare.

 

Ma per il Dalmata dei mezzibusti lo scandalo è proprio questo: che i giornalisti dessero notizie vere e gli attori satirici facessero satira.

 

ENZO BIAGI - ROBERTO BENIGNI

Per lui il giornalismo è dirigere il traffico fra le balle dei politici, far pagare dalla Rai 260 milioni di lire a Scattone e Ferraro sul conto di un prestanome per aggirare il sequestro dei beni per i genitori di Marta Russo, ospitare politici che cucinano risotti, fanno karaoke con cantanti, fingono di giocare a tennis con Panatta, firmano contratti -patacca con gli ignari italiani, duettano in due come se fossero candidati solo loro (peraltro finti), fanno da testimonial ai vini della sua masseria.

 

SATYRICON RAI LUTTAZZI TRAVAGLIO

A proposito delle “accuse da ergastolo” che avrei lanciato […], Vespa si scorda di rammentare che erano tutti fatti veri, come hanno appurato 24 sentenze del Tribunale di Roma, della Corte d’Appello e della Cassazione respingendo le otto cause civili intentate da B. e dai suoi cari a me, a Veltri, a Luttazzi e a Freccero; che Dell ’Utri […] fu poi condannato a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa […].

 

Dimentica che […] i personaggi citati sparirono da tutte le tv per anni con l’editto bulgaro, mentre lui, in pensione da 18 anni, è sempre su Rai1 con un programma quotidiano e uno trisettimanale e un principesco contratto da“artista” per aggirare […] il tetto agli stipendi […].

 

BRUNO VESPA INCAZZATO PER IL MANCATO DUELLO MELONI SCHLEIN

Siccome poi Santoro è un leader candidato alle Europee, la par condicio l’ha violata proprio lui attaccandolo in contumacia in prima serata […]; e anche promuovendo Elly Schlein a “leader dell’op posizione” (carica inesistente di sua fresca invenzione).

 

Ma il momento più alto è quando Vespa sostiene che la “campagna televisiva” del 2001 “costò a Berlusconi da uno a tre milioni di voti”, tant’è che fu definita “crimine politico” da un personaggio autorevole e equilibrato come Cossiga. […]  

 

[…] quella campagna elettorale durò 40 giorni, con migliaia di ore di propaganda berlusconiana su Rai & Mediaset. Ma, secondo Vespa, bastarono 25 minuti di Satyricon, 20 minuti di Biagi e 2 ore di Santoro afar perdere a B. “enorme popolarità e punti, perché veniva presentato come un mascalzone”. […]

 

silvio berlusconi e bruno vespa - il contratto con gli italiani

Purtroppo gli si è rotto il pallottoliere proprio quando l’insetto stava calcolando quanti voti gli fece guadagnare lui con lo sketch del Contratto con gli Italiani a cinque giorni dalle elezioni. “Lo convinsi io”, s’è vantato il conduttore-consulente-visagista: “Feci cercare la scrivania di ciliegio nell’attrezzeria Rai”. Chissà ora quale prezioso pezzo di arredamento aveva in serbo per il Contratto con Giorgia & Elly. “Chiunque sia venuto ospite da me non si è mai lamentato”, anche “la Schlein è stata contentissima”. E queste, che per qualunque giornalista di qualunque democrazia sarebbero vergogne da nascondere, per lui sono medaglie da esibire. Chi va da lui non rischia domande né notizie vere. Solo di scivolare sulla bava.

IL FUORILEGGE - IL FATTO QUOTIDIANO CONTRO BRUNO VESPA

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