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MARE NOSTRUM, CAZZI NOSTRI – GIORGIA MELONI VOLA A BRUXELLES PER UNA CENA CON IL SEGRETARIO GENERALE DELLA NATO, JENS STOLTENBERG: I DUE HANNO PARLATO OVVIAMENTE DI UCRAINA, MA ANCHE E SOPRATTUTTO DI AFRICA – STOLTENBERG HA CHIESTO AIUTO ALLA PREMIER ITALIANA PER UNA “PRESENZA ATTIVA DELL’ALLEANZA IN AFRICA NEL SETTORE DELLA FORMAZIONE”. MA FORSE DOVREBBERO AIUTARCI LORO A CONTENERE IL CAOS NEL CONTINENTE NERO…

GIORGIA MELONI JENS STOLTENBERG

1. STOLTENBERG A MELONI, 'DA ITALIA CONTRIBUTO CHIAVE A NATO'

(ANSA) - "Un grande piacere incontrare la premier Giorgia Meloni di nuovo dopo il vertice Nato della scorsa settimana. Ho ringraziato l'Italia per il suo contributo chiave alla Nato e l'incrollabile supporto all'Ucraina. Abbiamo discusso della risposta della Nato alle sfide in ogni direzione, incluso il terrorismo e l'instabilità sul fronte Sud". lo scrive in un tweet il segretario generale dell'Alleanza Atlantica Jens Stoltenberg.

 

2. MELONI A CENA DA STOLTENBERG

Estratto dell’articolo di Francesca Basso per il “Corriere della Sera”

 

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La missione della premier Giorgia Meloni nella capitale belga è cominciata ieri sera intorno alle nove con Jens Stoltenberg. Il segretario generale della Nato l’ha invitata a cena nella sua residenza, dove la premier ha firmato il libro degli ospiti. Un incontro durato due ore, in formato ristretto per fare il punto all’indomani del vertice dell’Alleanza atlantica a Vilnius. Un meeting che fa parte delle continue consultazioni tra il segretario generale e i leader alleati, spiegano dalla Nato.

 

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Meloni parteciperà oggi alla seconda giornata del vertice tra l’Ue e la Comunità degli Stati latinoamericani e caraibici (Celac). […] Il timing dell’incontro […] potrebbe non essere casuale. Giovedì della prossima settimana la premier Meloni sarà alla Casa Bianca. E con il presidente Biden parlerà certamente anche della guerra in Ucraina.

 

All’incontro di ieri […] hanno partecipato anche il consigliere diplomatico della premier Francesco Talò, che prima di essere chiamato da Meloni nella propria squadra era ambasciatore presso la Nato, e il suo successore presso l’Alleanza Marco Peronaci.

 

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A Vilnius Stoltenberg è rimasto colpito dall’analisi di Meloni sull’Africa e sul gruppo Wagner, sulla sovrapposizione dei vari strati di crisi. Ha chiesto aiuto alla premier per una presenza attiva dell’Alleanza in Africa nel settore della formazione della sicurezza. I Paesi del G7 a Vilnius hanno assicurato il loro sostegno militare e finanziario all’Ucraina, impegnandosi ad aiutarla a modernizzare il suo arsenale, soprattutto la difesa aerea e navale, almeno fin quando non diventerà membro a pieno titolo della Nato.

 

Anche l’Italia farà la sua parte e giocherà un ruolo importante nell’assistenza alla sicurezza dell’Ucraina e nel presidio dei confini dell’Alleanza. Meloni è atterrata a Bruxelles dopo un Consiglio dei ministri che ha dato il primo via libera a un aumento del personale delle Forze armate di 10 mila unità.

GIORGIA MELONI JENS STOLTENBERG

 

Dell’impegno dell’Italia ha parlato Meloni con Stoltenberg, così come delle sfide che attendono l’Alleanza nei prossimi mesi in un contesto di guerra sul suolo europeo. Se il sostegno all’Ucraina è compatto tra i Paesi dell’Ue, non altrettanto può dirsi tra i membri della Celac. Il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva nel suo intervento ha ricordato che la guerra in Ucraina «ha aumentato le disuguaglianze e le spese militari […]».

 

Al summit non hanno partecipato i due sostenitori di Putin, i presidenti del Venezuela Nicolas Maduro, che ha inviato il vicepresidente esecutivo, e del Nicaragua, Daniel Ortega, che ha mandato il ministro degli Esteri. […]

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