camilla marianera

MARIANERA CONNECTION – LA PRATICANTE AVVOCATO CHE FORNIVA AI SUOI “CLIENTI” DOCUMENTI RISERVATI USCITI DAL TRIBUNALE DI ROMA, POTEVA VANTARE NUMEROSI LEGAMI CON I MOLTI TENTACOLI DELLA CRIMINALITÀ ROMANA. TUTTO GRAZIE AL FIDANZATO, JACOPO DE VIVO, FIGLIO DI UNO STORICO ULTRAS ROMANISTA (AMICO DEL LAZIALE FABRIZIO PISCITELLI, “DIABOLIK”). SAREBBE STATI I SUOI BUONI UFFICI A FARLA ASSUMERE AL CAMPIDOGLIO – GLI INCONTRI AL RISTORANTE DELLA TORRE DELL’EUR

Estratto dell’articolo di Andrea Ossino per “la Repubblica”

CAMILLA MARIANERA

 

Sulla vetta del Fungo tutta Roma era ai suoi piedi. E forse non soltanto lì. Il ristorante sulla torre dell’Eur è sempre stato un luogo amato dal potere occulto e lì si riuniva pure la banda della Magliana. Lei però era arrivata in vetta a soli 29 anni: Camilla Marianera, l’ultima reginetta delle trame capitoline.

 

[…] Un reticolo in cui si muove molto bene il fidanzato di Camilla Marianera. La ragazza quel 22 novembre è attavolata con lui, Jacopo De Vivo, erede del capo della curva sud.

 

C’è anche Luca Giampà, un criminale di medio livello sposato con Mafalda Casamonica. All’Eur, dalle vetrate del lussuoso ristorante al quattordicesimo piano del Fungo la vista è eccezionale e il panorama rapisce tutti i commensali. Quasi tutti. Perché quel giovedì, seduti a un tavolo, due uomini con nonchalance osservano altro. Sono due poliziotti in borghese e la loro attenzione è rivolta verso il tavolo dove siede anche Marianera. Giampà in quel momento le sta spiegando il suo problema: «Ho un sacco de rotture… sicuramente ho le indagini aperte dietro», dice.

 

jacopo de vivo, fidanzato di camilla marianera, con il padre giuseppe detto peppone

La ragazza offre una soluzione: «Conosciamo una persona che sta in procura nell’ufficio dove sbobinano le intercettazioni e a me fa tanti favori», ammicca sciorinando l’elenco dei servizi offerti da una talpa interna all’ufficio intercettazioni della procura di Roma: «gps sotto la macchina… predisposto ocp (il servizio di pedinamento, ndr) su via, sotto casa… c’ha il telefono sotto controllo».

 

[…] È un personaggio particolare Jacopo De Vivo, emblematico della trasversalità tutta romana, dove un ventisettenne incensurato che lavora regolarmente nel mondo delle scommesse riesce a mettere in contatto la fidanzata con la criminalità, suggerisce a persone vicine all’assessora chi assumere e frequenta anche la famiglia di quel Fabrizio Piscitelli che nel 2019, quando era al vertice degli Irriducibili della Lazio e di una banda che inondava Roma di droga, è stato ucciso in un agguato organizzato in pieno gi orno, in un parco pubblico.

CAMILLA MARIANERA

 

Lo chiamavano Diabolik ed era un grande amico del padre di Jacopo De Vivo, Peppone, uno dei capi della curva Sud della Roma scomparso otto anni fa. Il leader dei tifosi laziali e quello dei giallorossi, avversari di facciata legati da un’amicizia profonda. L’ennesima foto di una storia dove tutto si intreccia, fatta di rapporti finiti al centro dell’indagine della procura di Roma.

 

Nel microcosmo che si crea tra addetti ai lavori all’interno dei palazzi di giustizia Camilla Marianera ne coltivava molti. Forse è anche per questo che, al netto dell’arresto dell’aspirante avvocata e del suo fidanzato accusati di corruzione e rivelazione di segreti d’ufficio, il numero degli indagati è rilevante: 11 persone. […] Il nocciolo della questione su cui si aggrovigliano gli investigatori non riguarda solo la mazzetta da 300 o 700 euro, ma l’intreccio di ruoli e rapporti, le infedeltà e le opacità che rendono impervie le indagini. Ci sono illustri medici dell’ospedale San Giovanni, come il dottor Andrea Pacileo, che prestano il loro studio a un sanguinario boss albanese, Elvis Demce, per aggirare le disposizioni del tribunale parlando con i compari lontano da occhi indiscreti. […]

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