MARINI SI ERA GIÀ COMPRATO I COMPLETI DA PRESIDENTE - LA RUSSA RIESUMA “ALLEANZA NAZIONALE”, BOCCHINO INTASCA LO STIPENDIO DAL “SECOLO” E SPARISCE

A cura di Primo Di Nicola e Gianluca Di Feo per "l'Espresso

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1 - DANNI ERARIALI - LUSI ALLA RESA DEI CONTI
È tutto pronto alla Corte dei conti per l'inizio del processo a Luigi Lusi, l'ex tesoriere della Margherita accusato dalla procura di Roma di essersi appropriato indebitamente di oltre 22 milioni dell'ormai disciolto partito. Nei giorni scorsi il procuratore regionale per il Lazio Angelo Raffaele De Dominicis ha firmato l'atto di citazione a giudizio da parte della magistratura contabile. A Lusi, che nella passata legislatura era stato eletto senatore nelle file del Pd, viene contestato un danno erariale complessivo di 22 milioni e 800 mila euro. È invece già iniziato da alcuni mesi il processo penale per associazione a delinquere finalizzata all'appropriazione indebita a carico dell'ex tesoriere della Margherita e di alcuni suoi collaboratori. La prossima udienza è in programma il 29 aprile. D. L.

2 - EX AN / 1 - RITORNO DI FIAMMA
Riesumare il simbolo di An? Ci sta pensando Ignazio La Russa, che nella spartizione del patrimonio milionario della Fondazione creata dopo la fusione di Alleanza nazionale nel Pdl ha chiesto l'utilizzo del simbolo per finalità politiche. Dopo essere riuscito a tornare in Parlamento sotto le insegne di Fratelli d'Italia, La Russa sta intensificando i contatti con Francesco Storace per unire le forze in vista di una rifondazione "aennina", con dote in arrivo dalla Fondazione (che ha un patrimonio superiore ai 40 milioni di euro) e un marchio, con fiamma e logo del vecchio Msi, tutto da rilanciare. Ma per La Russa non sarà facile strappare il via libera dagli altri ex colonnelli di An rappresentati nel Cda della Fondazione, Matteoli, Gasparri e Alemanno, tutti rimasti nelle file del Pdl. V.D.

3 - EX AN / 2 - CHI HA VISTO BOCCHINO
Che fine ha fatto Italo Bocchino, escluso dal Parlamento dopo il disastroso esito delle elezioni per Fli? È finito in via della Scrofa, dove ha sede il "Secolo d'Italia", quotidiano degli ex An dal quale era uscito anni fa come praticante per diventare addetto stampa di Pinuccio Tatarella.

Bocchino ha chiesto di rientrare a lavorare come giornalista ed è stato accontentato dai vertici della Fondazione che controlla il "Secolo", nel frattempo approdato al Web. Da un mese Bocchino percepisce uno stipendio senza aver scritto nulla. Per evitare imbarazzi, infatti, alla luce della linea filoberlusconiana del giornale, Bocchino ha chiesto di non comparire e di lavorare sotto pseudonimo. Ma su cosa scrivere, senza entrare in conflitto col Pdl, non è stato ancora trovato un accordo. V.D.

4 - CASO ALDROVANDI - AGENTI PRESTO IN SERVIZIO
Se l'è cavata con sei mesi di sospensione dal servizio. Come gli altri suoi tre colleghi condannati in via definitiva a tre anni e mezzo (ridotti a sei mesi a causa dell'indulto) per aver provocato la morte di Federico Aldrovandi, il diciottenne picchiato durante un controllo di polizia a Ferrara il 25 settembre 2005. Ma Monica Segatto deve avere giudicato eccessiva quella sanzione inflitta a lei e agli altri tre poliziotti autori del pestaggio dalle commissioni disciplinari del Dipartimento di Pubblica Sicurezza. Così si è rivolta al Tar per chiedere che venga annullata anche quella sospensione semestrale.

Lo stop dovrebbe scattare a giugno, quando i quattro agenti avranno finito di scontare la condanna per omicidio colposo. Il rientro in divisa è previsto per l'inizio del 2014. O addirittura prima, se il Tar dovesse accogliere il ricorso della poliziotta. A più riprese Patrizia Moretti, madre di Federico, ha invocato il licenziamento dei condannati dalla polizia. Il regolamento del Viminale però, in caso di condanne per reati colposi, prevede al massimo una sospensione. D. L.

5 - CASALEGGIO E ASSOCIATI - BERLUSCONI, GRAZIE
Unione di intenti tra la Casaleggio associati dell'omonimo patron Gianroberto e la Mondadori della famiglia Berlusconi. Ma i sostenitori del Movimento 5 Stelle e del Pdl non devono temere: l'inedita alleanza non va in onda nel mondo reale ma sul Web, di cui del resto lo spin doctor di Beppe Grillo è un profondo conoscitore.

Basta scorrere le pagine dell'ultimo rapporto sull'e-commerce in Italia, che mostra una crescita del settore del 12 per cento nel 2012 a 21,1 miliardi ed è appena stato pubblicato dalla società di consulenza di Rete di Casaleggio, per incontrare il nome del gruppo di Segrate nella sezione "organizzazioni intervistate". A dire il vero, le aziende che hanno partecipato "attivamente" all'indagine sono 350, ma quelle che vengono ufficialmente ringraziate sono solo 63. E la Mondadori c'è. C. S.

6 - ROBIN TAX, BEFERA PERDE GAS
Se la Robin tax risulterà incostituzionale ci saranno grandi problemi per le casse dello Stato. Parola di Attilio Befera, direttore generale delle Entrate, preoccupatissimo che la Corte Costituzionale apra la via al rimborso del balzello imposto agli operatori del settore energetico, petrolieri ma anche aziende attive nelle energie verdi. Per il momento le casse dello Stato sono salve: il ricorso giacente alla Consulta dal 2011 è stato di nuovo rinviato, questa volta senza fissazione di nuova data.

Le aziende interessate alla definizione del procedimento, attesa per il mese scorso, insorgono per il rinvio per nulla intimorite dalle accuse dell'Autorità per l'energia: 199 operatori avrebbero nel frattempo trasferito la maggiorazione dell'Ires provocata dalla Robin tax in bolletta nonostante il divieto esplicito contenuto nella legge. Le associazioni dei consumatori minacciano class action e denunce alla magistratura anche se nel frattempo non sono riuscite ad ottenere dall'autorità presieduta da Guido Bortoni neppure i nomi delle aziende su cui sono caduti i sospetti. I. P.

7 - CAMERE ELETTRONICHE - PARLAMENTO A 5 STELLE
Dopo un anno di lavoro, il progetto di Parlamento elettronico del Movimento 5 Stelle è quasi pronto. La presentazione ufficiale avverrà all'Icail, la conferenza internazionale sull'intelligenza artificiale, in programma a metà giugno a Roma nella sede del Cnr. In quella sede i grillini del Lazio, che ne stanno curando lo sviluppo, mostreranno un primo abbozzo della piattaforma informatica pensata per consentire agli iscritti di suggerire e votare on line le proposte di legge.

Insomma, una sorta di democrazia diretta 2.0 che nelle intenzioni dovrebbe poi estendersi anche alle altre regioni. Per quanto il lavoro sia in dirittura d'arrivo, i timori di "spionaggio industriale" restano tuttavia elevatissimi: l'elaborazione del software è talmente top secret che nelle ultime settimane sono state indette riunioni ristrette e riservate per timore di infiltrati del Partito Pirata. P. Fa.

8 - CONTRIBUTI PER L'EDITORIA - OPINIONE A SECCO
Arturo Diaconale non ci sta. Il Dipartimento per l'editoria di Palazzo Chigi ha escluso "L'Opinione delle Libertà", il quotidiano di orientamento liberal da lui fondato e diretto, dai contributi pubblici per il 2011. Così, tramite l'editrice del giornale Amici de L'Opinione, cooperativa di cui è presidente (vicepresidente, nonché condirettore de "L'Opinione" è Paolo Pillitteri, ex sindaco di Milano e cognato di Bettino Craxi) ha presentato ricorso al Tar, chiedendo di annullare il provvedimento del Dipartimento della presidenza del Consiglio più il risarcimento del danno.

Che l'esclusione dai contributi pubblici non sarebbe andata giù al padre padrone de "L'Opinione", nato come organo di partito e poi trasformato in cooperativa di giornalisti, era scontato. Da sempre i finanziamenti pubblici rappresentano la principale fonte di sostentamento della testata. Basti pensare che per il solo 2010 il contributo era stato di 1 milione e 743 mila euro. Niente male per un giornale che si professa liberale. D. L.

9 - INIZIATIVE DIPLOMATICHE - RAZZI IN COREA CON LA PIZZA
Dalla diplomazia del ping pong a quella della pizza napoletana. Con i missili puntanti sul Giappone e le basi Usa dell'isola di Guam, la Corea del Nord si è guadagnata l'attenzione mondiale. Ma soprattutto tiene con il fiato sospeso i cugini della Corea del Sud, bersagli fissi delle minacce nucleari del regime comunista di Pyongyang. Le diplomazie di tutto il mondo sono mobilitate per indurre a più miti consigli il gran capo Kim Jong-un, ma con scarsissimi risultati.

Un asso nella manica per la riappacificazione tra le due Coree assicura invece di averlo il deputato del Pdl Antonio Razzi, nella scorsa legislatura protagonista di un clamoroso passaggio dal centrosinistra alle fila berlusconiane. Sfruttando le conoscenze acquisite nel corso della visita a Pyongyang del settembre scorso con l'Associazione parlamentare di amicizia Italia-Corea del Nord, Razzi sta lavorando a un incontro tra gli ambasciatori in Italia delle due Coree.

Entrambi hanno dato la loro disponibilità, anche se manca il via libera ufficiale delle rispettive capitali. Obiettivo di Razzi è una "conferenza di pace" tra i due paesi da tenere a Napoli, città amatissima da alcuni altissimi dirigenti del partito comunista nord- coreano che al deputato del Pdl avrebbero confessato una passione sfrenata per la pizza napoletana, assaggiata anni fa nel corso di un viaggio in Italia.

E proprio su questo dettaglio, Razzi sta impostando la sua strategia di pace. Se avrà il loro via libera, ha assicurato il deputato Pdl ai suoi "amici" nordcoreani, il vertice di pace si terrà nella città partenopea con visite assicurate nelle pizzerie più celebri. Dell'iniziativa, Razzi dice di avere informato anche il governo attraverso il sottosegretario agli Esteri Staffan De Mistura: «Se ci riuscirai», si sarebbe complimentato con Razzi, «avrai fatto bingo». P. D. N.

10 - MARINI VESTE CENCI
Pochi giorni fa Franco Marini, accompagnato da scorta e autista, si è fermato da Cenci a Campo Marzio e ha comprato tre vestiti scuri. Voleva essere previdente (e presidente), è stato inutilmente precipitoso. T.M.

11 - ROSSANDA ALL'ATTACCO - MANIFESTO FUORI NORMA
E. Fitt. - La guerra del "manifesto", la storica testata comunista che rischia il fallimento, è sempre più violenta. La fondatrice Rossana Rossanda lo scorso novembre ha smesso di collaborare in polemica con l'attuale direttore Norma Rangeri e qualche giorno fa ha scritto una mail di fuoco al gruppo di redattori usciti malconci dallo scontro con la direttora che prima di Natale ha formato una nuova cooperativa in cui compare solo una parte dei vecchi soci.

«Carissimi», scrive Rossanda, «ho ricevuto una e-mail dalla Mirtec che si riferiva a una disposizione che interdiceva l'uso del termine "manifesto" nelle e-mail di chiunque non fosse dipendente della nuova cooperativa. Per intervento di Luciana Castellina, Norma ha poi generosamente concesso questo uso a me personalmente. Questa vicenda mi ha messo in collera. Il "manifesto" non è solo il quotidiano attuale. È stato un gruppo politico, una rivista, un movimento del quale nessuno si può appropriare (...) Ammesso che se ne faccia una questione di proprietà, esso appartiene a Magri, me stessa, Pintor, Natoli, Parlato, Castellina».

La Rossanda, 88 anni, considera «intollerabile e stupido che Norma se ne appropri». Infine, propone «un'azione comune» per difendere la testata. «Già ci siamo fatti portare via il giornale senza opporre un'alternativa... In questi mesi terribili per il Paese, il "vero" "manifesto" non ha aperto bocca, il che mi fa pensare che non la aprirà neanche in futuro, forse non siamo stati ammazzati da nessuno, ci siamo suicidati. Amen. Ma almeno quel che siamo stati difendiamolo assieme».

 

LUIGI LUSI IN SENATO IL GIORNO DEL VOTO SUL SUO ARRESTO jpegLARUSSA CHE ARAGOSTA!ITALO BOCCHINO LA FINE DI FUTURO E LIBERTA LA MADRE DI ALDROVANDI CON LA FOTO DEL FIGLIO DURANTE IL SIT IN DEI POLIZIOTTI GRILLO E CASALEGGIOMONTI BEFERA QUANTO PRENDONO I GRILLINI IN PARLAMENTO BALLARO GRILLINI IN PARLAMENTO xcp37 arturo diaconaleAntonio Razzi ANTONIO RAZZI CON LASSISTENTE PITONATA ANTONIO RAZZI SILVIO BERLUSCONI FRANCO MARINI a Bressanone per il raduno nazionale alpini 2012 - foto ellemmeFRANCO MARINI E PIERLUIGI BERSANI ROSSANA ROSSANDA LUIGI PINTOR LUCIO MAGRI stre39 rossana rossandaCLAUDIO SABELLI FIORETTI NORMA RANGERI

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