sergio mattarella

MATTARELLA CHE FA, RESTA O SE NE VA? - S'ERA DIFFUSA L'IPOTESI CHE DOPO LA SCADENZA DEL SUO MANDATO, IL 3 FEBBRAIO 2022, SAREBBE RIMASTO ANCORA UN ANNO SUL COLLE, PER DARE IL TEMPO A DRAGHI DI FINIRE LA SUA OPERA A PALAZZO CHIGI E SUBENTRARGLI NEL 2023 - E INVECE IL PRESIDENTE, CONTRARIO ALLA RIELEGGIBILITÀ, INSISTE NEL DIRE "QUESTO È IL MIO ULTIMO ANNO IN CARICA" - E' IL SUO SEGNALE AI PARTITI CHE PUNTANO A…

Mario Ajello per "il Messaggero"

 

mattarella

Stavano lievitando gli scenari, i retroscena, le illazioni e gli esercizi di fantapolitica riguardanti un supplemento di settennato per Sergio Mattarella al Quirinale. Si delineava, nel tam tam parlamentare, nelle voci da stanze dei partiti e nel gossip mediatico, questa situazione: Mattarella dopo la scadenza del suo mandato nel 2022 resta ancora un anno sul Colle, per dare il tempo a Draghi di finire la sua opera di premier e subentrargli nel 2023. E invece? Niente. Coerente con altre sue simili uscite - basti ricordare il discorso presidenziale dell' ultimo Capodanno - Mattarella ribadisce il punto e mette a tacere una volta per tutte le voci e le fantasie.

 

«Quest' anno, anche perché è l' ultimo del mio mandato, non potevo e non volevo fare a meno di questo incontro». Ecco con questo piccolo ma significativo inciso, inserito nei circa sette minuti di saluto rivolto dal Capo dello Stato alla rappresentanza dell' Aeronautica militare che ha incontrato al Quirinale per il 98esimo anniversario della sua costituzione, Mattarella sottolinea ancora una volta di essere entrato nell' ultimo anno del settennato, che terminerà il 3 febbraio del 2022, e di non volere un eventuale prolungamento. Altro che rielezione!

MATTARELLA

 

LA BATTUTA

E bastava guardare anche la scena dell' altro giorno - il 25 marzo, quando Benigni ha letto Dante al Quirinale - per accorgersi della convinzione assoluta di Mattarella a non restare oltre, nel caso gli venisse chiesto, sul Colle. Benigni gli si è rivolto così: «Presidente, a me dispiace che stia per finire il suo mandato e che lei vada via». E Mattarella, con un lieve sorriso: «C' è un tempo per ogni cosa».

 

francesco paolo figliuolo mattarella

Il suo tempo da Presidente finirà quando dovrà finire. «Quello che inizia - sottolineò infatti Mattarella nel messaggio di fine 2020 - sarà il mio ultimo anno come Presidente della Repubblica. Coinciderà con il primo anno da dedicare alla ripresa della vita economica e sociale del nostro Paese. La ripartenza sarà al centro di quest' ultimo tratto del mio mandato. Sarà un anno di lavoro intenso».

 

Il fatto è che Mattarella ha fatto sua e non da oggi l'impostazione di Antonio Segni. Quella che, in occasione dei 130 anni della nascita di quel Presidente della Repubblica, l'attuale inquilino del Colle ha anche ricordato in un discorso all' inizio di febbraio nel pieno della crisi di governo. Segni era contrario alla rieleggibilità immediata del Presidente della Repubblica.

MARIO DRAGHI E SERGIO MATTARELLA

 

Era convinto che bisognasse inserire una modifica nella Costituzione che la impedisse. E con Segni, Mattarella condivide questa posizione che l'antico Presidente della Repubblica esprimeva così: «Il periodo di sette anni è sufficiente a garantire una continuità nell' azione dello Stato». E aggiungeva: «La proposta di modifica costituzionale vale anche ad eliminare qualunque, sia pure ingiusto, sospetto che qualche atto del Capo dello Stato sia compiuto al fine di favorire la rielezione».

 

sergio mattarella discorso di fine anno 2020

Ma c' è di più nel Segni pensiero cui Mattarella aderisce: «Una volta disposta la non rieleggibilità del Presidente, si potrà anche abrogare la disposizione dell' articolo 88 comma 2 della Costituzione, che toglie al Presidente il potere di sciogliere il Parlamento negli ultimi mesi del suo mandato».

 

COERENZA

Nessuna rielezione immediata (e data l'età dei Presidenti della Repubblica significa nessuna rielezione e basta) e abolizione del semestre bianco: Mattarella la pensa così. E la sua «immutabile coerenza» - come la definisce il giurista Paolo Armaroli nel libro: «Conte e Mattarella. Sul palcoscenico e dietro le quinte del Quirinale» - lo porta sia per ragioni personali sia per ragioni costituzionali a non contemplare in alcun modo un bis.

Mattarella

Ultimi Dagoreport

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…