renzi moratti micheli

IL CAZZARO CORTEGGIA LE SCIURE - RENZI BATTE CASSA PER IL REFERENDUM E PER I VOTI DELLA BORGHESIA MENEGHINA - A MILANO PER ATTOVAGLIARSI CON IL PREMIER CAZZONE, CI SONO ALLOCCHI DISPOSTI A PAGARE 30 MILA EURO

 

Sabrina Cottone per il Giornale

francesco michelifrancesco micheli

 

«Voglio domande cattive», «voglio domande cattive», chiedeva mercoledì sera Matteo Renzi con aria furbetta in un salotto milanese con vista sul Castello Sforzesco, il parco, le torri di Porta Nuova e, spostando un po' lo sguardo, anche le guglie della Madonnina. Ma è difficile diventare oggetto di richieste perfide e incalzanti se sei ospite, intorno allo stesso tavolo e con altre trentasette persone, di Francesco Micheli, uomo di finanza e di cultura. Clima disteso di chiacchiera, che va avanti fino all' una di notte.

 

Niente paura per il premier: al posto delle critiche costruttive ha ricevuto qualcosa di altrettanto utile quando si tratta di far politica: cospicui finanziamenti. Anche se a tavola la parola danè non si pronuncia né in dialetto né in italiano né in altra lingua dell' orbe terracqueo, il denaro ha un ruolo importante in questa cena che ufficialmente non è di fundraising, e di sicuro non se ne occupa il padrone di casa, ma nei fatti riesce a indirizzare fino a 30mila euro per ciascun convitato (interessato) verso il Comitato per il «Sì». «Sì» alle riforme e «Sì» al referendum, naturalmente.

Bacio tra Gianmarco e Letizia MorattiBacio tra Gianmarco e Letizia Moratti

 

Possono sembrare somme enormi e lo sono. Un po' meno se si pensa al parterre di ospiti scelti per gustare il risotto con borlotti e verdure, principe del menù, e la conversazione a base di politica estera, molte elezioni americani e tante critiche all' Europa cattiva con l' Italia.

 

Volano parole come «rovesciare il tavolo» dell'Ue, «non sopportarne più le angherie economiche». Serata molto trasversale, dice chi ha partecipato, dove non sono mancate le sorprese.

 

La coppia brilliant è Letizia Moratti con il consorte Gianmarco. La garbata Letizia ha scambiato molte carinerie con il premier, che le ha fatto i complimenti non solo per Expo ma anche per Porta Nuova. Sorrisi anche con il successore Giuseppe Sala, anche lui ospite della tavolata, e d' altra parte il sindaco era capo di Gabinetto quando la sciura Moratti era a Palazzo Marino.

GIUSEPPE SALAGIUSEPPE SALA

 

Nessun volto simbolico alla Marco Tronchetti Provera. L' idea alla base della serata era presentare persone importanti ma sconosciute a Renzi piuttosto che farlo trovare di fronte ai soliti noti. Medesimo discorso anche per industriali, banchieri, professionisti. Sarà anche per questo che il presidente del Consiglio, refrattario ai salotti romani che ormai diffidano apertamente di lui e delle sue assenze, si rifugia con assiduità sempre maggiore nelle più discrete dimore milanesi.

 

luca garavoglia campariluca garavoglia campari

Intorno al tavolo, tra gli altri, il noto commercialista Roberto Spada, molto vicino a Stefano Parisi in campagna elettorale. E poi Davide Campari e Luca Garavoglia, Paolo Basilico, gestore del gruppo finanziario Kairos. E ancora Ernesto Pellegrini, l' ex presidente dell' Inter adesso attivo nel catering sociale con il ristorante Ruben per i senzatetto.

ERNESTO PELLEGRINIERNESTO PELLEGRINI

 

Sembrerà strano che a una serata del genere nessuno abbia parlato di banche, di Expo, di economia. Così dicono i commensali e noi vogliamo credere alla loro buona fede. Un' altra piccola nota: tra gli invitati non c' era nessun politico attivo (tranne il sindaco) e nessun giornalista, nemmeno un direttore di giornale. Un caso?

 

Ah, questo proprio no.

 

Ultimi Dagoreport

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA