UNA TELEFONATA ALLUNGA LA VITA (IN FORZA ITALIA) – MATTEOLI OVVIAMENTE NON SMENTISCE LA TELEFONATA CAPTATA DA DAGOSPIA E SPIEGA: BERLUSCONI È PRONTO A RIVEDERE IL LIMITE DEI TRE MANDATI – “CON FITTO HO PARLATO IERI E MI HA RIPETUTO CHE NON SE NE VA”
Marco Gorra per “Libero Quotidiano”
La bomba scoppia su Dagospia: «Da Ciampini, piazza San Lorenzo in Lucina (di fronte alla sede di Forza Italia), venerdi 27, h 19. Altero Matteoli di Forza Italia al telefono: «Ieri ho litigato violentemente...come con chi? Con Berlusconi. Il partito è a rischio implosione. Quello crede di tenere buono Fitto con 4 o 5 poltrone. Non sa di che parla. Ho parlato ieri con Fitto, si è preso 3 giorni per pensarci. Ma se Fitto rompe se ne vanno con lui in 20 o 30.E poi che si fa? Si rimane con la Rossi e con Toti? La Rossi poi che vuol mettere il tetto delle tre legislature ai candidati...ma non lo sa che sono quelli con tre legislature che forse riesco- no a prendere ancora qualche voto? Il partito è allo sbando. Ti dico solo questo: ieri la mia segretaria ha chiamato la sede, ha risposto una ragazza impacciata che si è scusate perché era nuova. Allora il telefono l'ho preso io, le ho detto chi cercarmi e mi ha messo in attesa con la musichetta per 2 minuti. Ho messo giù e ho chiamato Verdini, che mi fa: ma che, passi per il centralino? Lascia perdere, lì sono stati licenziati tutti...».
Senatore Matteoli, ma dopo una vita in politica ancora non l’ha capito che certe telefonate non si fanno in pubblico?
altero matteoli consiglio nazionale forza italia foto lapresse
«Ma quale pubblico, ero da solo a prendere un caffè. Semmai ho capito che c’è sempre qualcuno che si permette di origliare e fare uscire una telefonata privata».
Telefonata il cui contenuto sta per essere oggetto di smentita?
«Per niente. Anzi, una smentita piccola ci sarebbe».
Ovvero?
«Che con Berlusconi non stavo litigando, ma dicendogli quello che pensavo».
E cioè?
«E cioè che bisogna fare di tutto per tenere unito il partito».
Vasto programma.
«Ma anche l’unico possibile. Per un accordo organico con Ncd che governa col centrosinistra i margini non ci sono. Idem per l’accordo con Lega e Fratelli d’Italia, che al contrario di noi sono contro l’euro e contro il Ppe».
Resta Forza Italia, dove la situazione non sembra essere delle più felici.
«Ed è quello che ho detto a Berlusconi. Quella circolare firmata dalla Rossi sulla non candidabilità di chi ha già fatto tre mandati è sbagliata».
Perché fa perdere voti?
«In Veneto abbiamo uscenti che hanno preso più di 25mila preferenze. Se li lasciamo a casa siamo sicuri di non stare lasciando a casa anche i loro voti?».
Domanda da girare a Berlusconi.
«L’ho fatto, e mi ha assicurato che ci saranno deroghe. Anche lui si è reso conto che il tetto non funziona».
Servirà la deroga anche ai fittiani che vogliono candidarsi in Puglia?
«Si tratta di trovare un accordo sul numero di posti. Se si vuole, ce la si fa».
Dovrà pensarci il Cav?
«No, basterà dare l’input al commissario Vitali».
E la famosa volontà politica c’è?
«Da parte di Berlusconi sicuramente».
E da parte dei suoi consiglieri?
«Il problema non sono i cerchi magici, che poi sono tutte bischerate. Conosco poco la Rossi e non ce l’ho assolutamente con lei, Toti lo conosco meglio e so che è una persona di buon senso».
maria rosaria rossi e la testa di verdini
Lo stesso buon senso che serve a tenere insieme Fi.
«Esatto. Come ha giustamente detto oggi il mio capogruppo Paolo Romani, “se apriamo gli occhi possiamo farcela”».
E se malauguratamente restassero chiusi che si fa? Fitto fuori dal partito e liste autonome alle regionali?
«Né l’uno né l’altro. Di liste contro Forza Italia non bisogna farne in alcun caso. Quanto a Fitto, ci ho parlato ieri e mi ha ripetuto che non se ne va».