DELLE "MANI PULITE" SO' RIMASTI SOLO I POLPASTRELLI - MATTIA FELTRI: "DAVIGO INTENDE QUERELARE IL VECCHIO COMPAGNO FRANCESCO GRECO E SARÀ UN'EMOZIONE SEGUIRE IL PROCESSO: QUALE DELLE DUE RETTITUDINI HA SUBITO UNA FLESSIONE? NON ESISTONO INNOCENTI MA SOLO COLPEVOLI CHE L'HANNO FATTA FRANCA, DISSE UNA VOLTA DAVIGO. SE DOVESSIMO PRENDERLO ALLA LETTERA, SAREMMO ALLA FINALISSIMA…"
Mattia Feltri per "la Stampa"
Siccome fra cinque mesi saranno trent' anni dall'avvio di Mani pulite (la grande inchiesta giudiziaria con cui vennero dichiarati criminali e demoliti i partiti al governo della Prima repubblica, e con cui si introdusse la Seconda sulla gara a chi fosse più nuovo e più onesto, fino alla parodia a cinque stelle), tocca ricordare ai più giovani che, di quel pool di inquirenti, erano glorificati protagonisti Francesco Greco e Piercamillo Davigo. Erano, come gli altri, i Tonino Di Pietro eccetera, gli eroi del riscatto per inflessibile rettitudine. Trent' anni dopo forse la rettitudine s' è flessa.
ANTONIO DI PIETRO PIERCAMILLO DAVIGO FRANCESCO GRECO GHERARDO COLOMBO - POOL MANI PULITE
Qui tocca proporre una sintesi brutale. Un pm di Milano, persuaso che la procura guidata da Greco temporeggi un po' troppo e oscuramente nelle indagini su una certa loggia Ungheria (mai capito che fosse, ma raggruppava magistrati, politici e imprenditori), porta i verbali a Davigo, nel frattempo insediato al Csm. Davigo ne parla un po' di qui e un po' di là, finché non finiscono sulle scrivanie di qualche giornale, al punto che la segretaria di Davigo è indagata per violazione del segreto istruttorio.
La segretaria eh, Davigo porello non ne sapeva nulla. L'altro giorno, intervistato dal Corriere, Greco ha definito irresponsabile il comportamento di Davigo, di aver fatto uscire notizie dal «perimetro investigativo». Secondo il Fatto, Davigo intende querelare il vecchio compagno e sarà un'emozione seguire il processo: quale delle due rettitudini ha subito una flessione? Non esistono innocenti ma solo colpevoli che l'hanno fatta franca, disse una volta Davigo. Se dovessimo prenderlo alla lettera, saremmo alla finalissima.