“NON SI DIREBBE CHE QUI DA NOI SIA TANTO CONVENIENTE CAMPARE DI DELINQUENZA” - MATTIA FELTRI: “RIMANGO A BOCCA APERTA A SENTIRE GRATTERI E DE RAHO PREOCCUPATI DELLA CONVENIENZA DI DARSI AL CRIMINE: ORA IL PAESE SARÀ ANCOR MENO SICURO, DICONO. EPPURE L'ITALIA È UNO DEI PAESI PIÙ SICURI D'EUROPA. IN COMPENSO ABBIAMO LE CARCERI FRA LE PIÙ AFFOLLATE D'EUROPA E FRA LE PIÙ POPOLATE DI DETENUTI IN ATTESA DI GIUDIZIO. IN COMPENSO, ANCORA, ABBIAMO PROCESSI LUNGHISSIMI: DURANO OLTRE IL QUADRUPLO DI QUANTO DURANO IN INGHILTERRA, IL DOPPIO DI QUANTO DURANO IN SPAGNA. NON SI DIREBBE CHE L'ITALIA SIA UN PAESE TANTO INSICURO E…”
1 - IL SOTTOSOPRA
Mattia Feltri per “La Stampa”
Ogni tanto mi sembra di stare fuori dal mondo. Ascolto il procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri, e il procuratore nazionale antimafia, Federico Cafiero de Raho, spianare la riforma della giustizia di Marta Cartabia.
Gratteri coi modi spicciativi del prefatore, forse inconsapevole, di un libro sui vaccini elevati a strumento delle Big Pharma per lo sterminio e il controllo di massa, Cafiero con molto più nobile eloquio, ma entrambi a consolidare il sospetto che le riforme in Italia le vogliano tutti tranne chi sta per essere riformato, specialmente se appartiene a una potente casta.
NICOLA GRATTERI CAFIERO DE RAHO
Rimango a bocca aperta a sentire l'uno e l'altro preoccupati - con tempi certi dei processi, pena l'improcedibilità - della convenienza di darsi al crimine: ora il paese sarà ancor meno sicuro, dicono. Eppure l'Italia è uno dei paesi più sicuri d'Europa: soltanto in Lussemburgo (0.5 ogni 100 mila abitanti) ci sono meno omicidi, la Germania ne ha un terzo in più, la Svezia e l'Inghilterra il doppio, la Francia più del doppio.
draghi e cartabia a santa maria capua vetere 7
Noi siamo specialisti nel furto di auto e moto ma quanto a rapine siamo pari alla Germania, l'Inghilterra ne ha più del doppio, Spagna e Francia il triplo. In compenso abbiamo le carceri fra le più affollate d'Europa e fra le più popolate di detenuti in attesa di giudizio. In compenso, ancora, abbiamo processi lunghissimi: durano oltre il quadruplo di quanto durano in Inghilterra, il triplo di quanto durano in Germania, il doppio di quanto durano in Spagna. Non si direbbe che l'Italia sia un paese tanto insicuro e, soprattutto, non si direbbe che qui da noi sia tanto conveniente campare di delinquenza.
ALFONSO BONAFEDE GIUSEPPE CONTE
2 - IL COMIZIO DEI DUE GRANDI ACCUSATORI
Marcello Sorgi per “La Stampa”
Era inevitabile che le reazioni dei parlamentari 5 stelle all'atteggiamento tutto sommato accomodante con Draghi di Conte si rivelassero turbolente. Specie dopo le audizioni in commissione giustizia dei magistrati Gratteri e Cafiero de Raho, procuratore di Catanzaro già candidato da Renzi (ed escluso da Mattarella) come ministro di Giustizia, il primo; procuratore nazionale antimafia il secondo, quanto a dire due esponenti molto autorevoli della pubblica accusa.
NICOLA GRATTERI CAFIERO DE RAHO
I quali, invece di affrontare con la dovuta prudenza la presentazione delle loro analisi sulla riforma Cartabia, e pur consapevoli che i loro interventi cadessero in un clima politico infuocato, hanno espresso con straordinaria durezza la loro contrarietà al testo uscito dal consiglio dei ministri e tra pochi giorni all'esame delle Camere.
Secondo Gratteri e Cafiero de Raho infatti, se la riforma fosse approvata nei termini in cui è stata proposta, o anche con piccole modifiche, diventerebbe (testualmente) "più conveniente delinquere" e i grandi processi antimafia con decine di imputati rischierebbero di finire nel nulla dell'improcedibilità, che sta per sostituire la prescrizione.
Questo anche a causa degli avvocati, che approfitterebbero del nuovo meccanismo per proporre manovre dilatorie e consumare il tempo abbreviato che verrebbe assegnato ai giudici per arrivare a sentenza. Gratteri e Cafiero de Raho hanno anche fornito una serie di dati da cui emerge che la produttività dei magistrati italiani non è inferiore a quella di altri Paesi europei e semmai occorrerebbe aumentarne il numero, dando il via a una serie di concorsi per reclutare almeno quelli chiamati a sostituire chi va in pensione.
A parte quest' ultima parte, convincente come sempre quando le tesi sono sorrette da cifre, colpiva dei due interventi l'intenzione di presentare gli avvocati - in genere, senza eccezioni - come i veri responsabili della crisi della giustizia e come gli artefici di qualsiasi espediente, pur di invalidare i processi, già con le norme attuali, figuriamoci in futuro.
giuseppe conte alfonso bonafede
Come se appunto il diritto alla difesa non dovesse essere garantito anche agli accusati dei peggiori reati, e come se l'attuale procedura non mettesse già, seppure solo formalmente, sullo stesso piano, il ruolo di pubblica accusa e difesa.
giancarlo giorgetti mario draghi stefano patuanelli luciana lamorgese roberto garofoli marta cartabia draghi e cartabia a santa maria capua vetere 1draghi e cartabia a santa maria capua vetere 2