CON CHE FA RIMA CALTARICCONE? CON CITAZIONE! IL “MATTINO” PERDE UNA CAUSA PER RISARCIMENTO DANNI E CITA IN GIUDIZIO PER 50.000 € LA SUA EX CRONISTA PRECARIA AUTRICE DELL’ARTICOLO INCRIMINATO - MULTE A GO-GO PER I CARRI FUNEBRI E IL CARO ESTINTO DEVE FARSELA A PIEDI! - L’INCREDIBILE PISTA CICLABILE BY DE MAGISTRIS…

Carlo Tarallo per Dagospia

1- Con che fa rima Caltariccone? Con citazione! Sotto ‘o Vesuvio il mondo va alla rovescia, e succede che ad Amalia De Simone, ex cronista del Mattino, è stata recapitata una bella citazione per danni. Mittente: lo stesso quotidiano. Richiesta: 52.000 euro. Perché? Semplice: il giornale ha perso una causa da circa 70.000 euro e ha pensato bene di rivalersi sull'autrice dell'articolo "incriminato" chiedendole il 70% della sommetta: 100 milioni di vecchie lire.

E lei è andata su tutte le furie e ha deciso di rendere pubblico l'accaduto: "La vicenda in cui sono stata coinvolta - racconta a Dago la De Simone, che dirige una radio intitolata a Giancarlo Siani e attualmente collabora col Corriere - riguarda un risarcimento in sede civile. E oggi l'editore che per anni ha beneficiato delle mie inchieste, dei miei articoli qualche volta anche richiamati in prima pagina, citati da altre testate o in tanti saggi, per i quali i vertici del Mattino hanno proposto e ottenuto per me riconoscimenti anche davanti al Presidente della Repubblica, mi cita per danni".

Eppure, sarebbe forse bastato pubblicare una rettifica per evitare la causa per danni: "La rettifica - aggiunge Amalia - non solo fu rimandata per giorni ma subì una collocazione assolutamente inadeguata. Naturalmente io che ero una precaria/abusiva/collaboratrice, in tutto questo non ho mai avuto voce in capitolo. Questa citazione in giudizio costituisce un pericoloso precedente per tutti coloro che vivono facendo questo mestiere". Difensori, centrocampisti, attaccanti della libertà di stampa, dove siete? Ah saperlo...

2- Il Comune di Napoli deve fare cassa (da morto?). Pare di sì. Le difficoltà di bilancio sono la croce della Giunta Arancione, ma che si arrivasse a multare bare e carri funebri sembrava impossibile. Sembrava: sentite cosa racconta a Dago Mimmo Palmieri, consigliere di opposizione:"Il Comune concede i permessi al transito nelle Ztl e nelle preferenziali a sole tre autovetture per azienda di onoranze funebri, il che appare francamente bizzarro e finisce per discriminare tra chi ha avuto la fortuna di scegliere il veicolo giusto, quello col permesso, e chi invece non è stato così lungimirante.

Le tantissime multe erogate ai mezzi di trasporto funebre per la violazione delle Zone a Traffico Limitato di piazza Dante e di via Duomo dovrebbero far arrossire Palazzo San Giacomo. Oppure, mi chiedo volendo estremizzare, nella città che non ha neppure un servizio comunale di trasporto funebre, il caro estinto deve farsela a piedi?". Why not! del resto il narcisindaco, si sa, riesce a fare anche i miracoli...

3 - A Caldoragistris manca ancora una donna: le quote rosa in Giunta Regionale non sono rispettate e così quattro consigliere Pdl, Mafalda Amente, Bianca d'Angelo, Daniela Nugnes e Monica Paolino, chiedono al Presidente della Regione "di procedere al rilancio dell'azione amministrativa attraverso la nomina dell'assessore donna in ossequio alla sentenza della Corte Costituzionale". E lui, stando agli spifferi, che ti combina? Si appresta a nominare come assessore l'unica "pretendente" che non ha firmato l'appello, ovvero Antonia Ruggiero, con la benedizione del Patonza in persona...

4 - Impagabile Luigi De Magistris: ma come faremmo senza di lui? Il narcisindaco di Napoli l'aveva detto: "Realizzerò la più lunga pista ciclabile del Sud". Dovrebbero essere ben 22 chilometri, coperti da una striscia ovviamente arancione, che possa condurre i ciclisti da Bagnoli a Piazza Garibaldi, attraversando tutta la città.

Ed ecco i primi fantastici metri di pista realizzati a Fuorigrotta! Non fa nulla che il tappetino orange steso sui marciapiedi faccia qualche saltello di troppo a destra e a sinistra e sia interrotto da un cavalcavia, come si vede in queste foto: Giggino ha detto di pedalare e i suoi fans pedaleranno, statene certi, anche sulla scalinata di ferro!

 

 

MONICA PAOLINO MAFALDA AMENTE BIANCA DANGELO DANIELA NUGNES PISTA CICLABILE A PEZZETTI PH MANZO PISTA CICLABILE INTERRUPTA PH GENNY MANZO STEFANO CALDORO E LUIGI DE MAGISTRIS FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE

Ultimi Dagoreport

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI) - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI - E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA…PALAZZO CHIGI! – L’AISI RISPONDE CHE, AD ATTIVARE L'INDAGINE, È STATO GIUSEPPE DEL DEO, ALLORA VICE DELL’AISI (ORA NUMERO DUE DEL DIS), SU DISPOSIZIONE DELL'EX DIRETTORE DELL'AGENZIA INTERNA, MARIO PARENTE. DOMANDA: PARENTE DA CHI HA RICEVUTO TALE RICHIESTA? 

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…