UN MATTONE IN TESTA AL GOVERNO ITALIANO – IL CENTRODESTRA VOTA CONTRO LA DIRETTIVA SULLE CASE GREEN A STRASBURGO, CHE PASSA LO STESSO IN VERSIONE “AMMORBIDITA”: TUTTE LE NUOVE COSTRUZIONI DOVRANNO ESSERE A EMISSIONI ZERO NEL 2030. SALVINI SUBITO SI METTE DI TRAVERSO: "ENNESIMA FOLLIA EUROPEA" - UNA POSSIBILE STANGATA PER GLI ITALIANI, CHE HANNO UN RICCO MA VECCHIO PATRIMONIO IMMOBILIARE. PER CAPIRE QUANTO POTREBBE COSTARE L’EFFICIENTAMENTO: IL SUPERBONUS È COSTATO 200 MILIARDI DI EURO, E GLI INTERVENTI HANNO RIGUARDATO SOLO IL 4% DEGLI IMMOBILI…
Estratto dell’articolo di Marco Bresolin per "la Stampa"
giorgia meloni ursula von der leyen kiev
La nuova direttiva europea sulla prestazione energetica degli edifici ha superato il penultimo scoglio. Dopo l'approvazione da parte del Parlamento europeo, ora manca soltanto il via libera del Consiglio, poi gli Stati dovranno recepire le prescrizioni nei rispettivi orientamenti nazionali.
La proposta di direttiva sulle "case green" […] avanzata dalla Commissione aveva scatenato forti polemiche in Italia, ma la versione del testo uscita dal negoziato interistituzionale è molto meno vincolante e non impone alcun obbligo ai proprietari delle abitazioni. Spetterà ai singoli Stati definire le misure per ridurre il consumo energetico del proprio parco immobiliare in modo da rispettare alcuni parametri che vengono fissati a livello europeo.
casa green prestazioni energetiche
Nonostante questo, tutti gli eurodeputati dei partiti che fanno parte della maggioranza di governo (Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia) hanno votato contro la direttiva a Strasburgo. Per Matteo Salvini, ministro dei Trasporti e leader della Lega, si tratta «dell'ennesima follia europea» e dunque «serve un cambio di rotta».
Il governo Meloni, però, non aveva fatto emergere la sua opposizione a dicembre, quando il testo frutto dell'accordo con il Parlamento era stato presentato al tavolo dei 27 ambasciatori per una prima valutazione.
Ma «un cambio di rotta» nella posizione del governo è ancora possibile. Il voto finale del Consiglio dovrebbe tenersi all'Ecofin del 12 aprile e dunque spetterà ai ministri delle Finanze esprimersi. Per l'Italia di solito partecipa il ministro Giancarlo Giorgetti […]. Per rigettare il testo servono almeno quattro Paesi che rappresentino almeno il 35% della popolazione Ue.
La direttiva è stata approvata dall'Europarlamento con 370 voti favorevoli, 199 contrari e 46 astensioni. Il testo è stato sostenuto dai socialisti (compreso il Pd), dai verdi, dalla sinistra, dalla stragrande maggioranza dei liberali (tranne l'ex M5S Castaldo, ora passato con Azione), da buona parte del Ppe e dal Movimento 5 Stelle. Contrari i sovranisti e i conservatori, oltre a metà del Ppe, che si è spaccato.
[…] Nello specifico, tutti gli edifici di nuova costruzione dovranno essere a emissioni zero nel 2030 (quelli occupati o di proprietà delle autorità pubbliche dovranno arrivarci già a partire dal 2028). In parallelo, gli Stati dovranno assicurare una riduzione del 16% dell'energia primaria utilizzata dai loro edifici entro il 2030, per poi salire al 20-22% entro il 2035.
Avranno però la libertà di decidere su quali edifici intervenire e quali misure imporre (a patto che il 55% della riduzione del consumo di energia derivi dalla ristrutturazione degli edifici con peggiore prestazione).
I valori saranno calcolati rispetto ai dati del 2020, il che dovrebbe consentire all'Italia di far rientrare nel calcolo anche gli interventi realizzati con il Superbonus. Per quanto riguarda gli edifici non residenziali, ci sarà l'obbligo di ristrutturare entro il 2030 almeno il 16% di quelli con le peggiori prestazioni e il 26% entro il 2033, introducendo requisiti minimi di prestazione energetica.
classificazione energetica immobili
Le nuove norme non si applicano agli edifici agricoli e a quelli storici, mentre i singoli Stati avranno la possibilità di escludere determinati immobili protetti alla luce del loro particolare valore storico o architettonico, oltre ai luoghi di culto.
Il testo dice inoltre che gli Stati membri dovranno «garantire l'installazione progressiva di impianti solari negli edifici pubblici e non residenziali in funzione delle loro dimensione e in tutti i nuovi edifici residenziali entro il 2030», ma a patto che ciò sia «tecnicamente ed economicamente fattibile».
IL CONTO DEL SUPERBONUS - MEME BY OSHO
Si tratta dunque di un vincolo condizionato, mentre le caldaie alimentate con combustibili fossili dovranno essere eliminate gradualmente entro il 2040. Spetterà ai Paesi definire i rispettivi piani nazionali, tenuto conto che a partire dal 2025 saranno vietati gli incentivi per le caldaie autonome a combustibili fossili […] Nell'Unione europea, gli edifici sono responsabili del 40% dei consumi energetici e del 36% delle emissioni di gas a effetto serra.
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