melania trump laura mattarella

LA ''CHARM OFFENSIVE'' AMERICANA (SÌ, MA I SOLDI DOVE SONO?) - MELANIA TRUMP CHIAMA LAURA MATTARELLA, LA FIGLIA DEL PRESIDENTE E NOSTRA FIRST LADY, ESPRIMENDO ''OTTIMISMO E SPERANZA AL FIANCO DEL NOSTRO ALLEATO'' - L'INVASIONE DELLA PROPAGANDA E DELLE MASCHERINE CINESI PREOCCUPA WASHINGTON, MA I 100 MILIONI DI AIUTI NON SONO ARRIVATI, MENTRE I MEDICI MILITARI RUSSI SONO QUI DA QUASI UN MESE…

Federico Rampini per “la Repubblica

 

donald trump con barron e melania

Gli Stati Uniti annunciano una contro-offensiva americana all' inarrestabile avanzata in Europa delle "mascherine cinesi". Il problema è che ancora è una risposta a parole, un contropiede annunciato ma ancora immobile. La rimonta è partita solo a parole, mentre i fatti sono in ritardo.

 

A Washington qualcuno però deve aver capito che il terreno perduto con la Cina stava diventando un abisso. E così ieri ci sono stati altri segnali, altre parole. Ci sono, per esempio, quelle bellissime che la moglie del presidente Trump, Melania, ha rivolto in una telefonata a Laura Mattarella, la figlia del presidente della Repubblica.

 

rocco casalino con melania trump

La first lady offre le «sentite condoglianze per i tanti italiani che hanno perso la vita a causa del coronavirus», e - secondo il comunicato della Casa Bianca - ha «espresso ottimismo e speranza che la tendenza positiva in Italia continui: il popolo americano è al fianco del suo alleato, compreso l' invio di 100 milioni di dollari di aiuti, con la speranza che nelle prossime settimane si possa sconfiggere la pandemia». Poi c' è il segretario di Stato Mike Pompeo, che in un' intervista al Corriere della Sera dice che «gli italiani devono sapere che tutti gli americani saranno al loro fianco, faremo tutto ciò che sarà necessario per consentire all' economia italiana di riprendersi quando l' epidemia sarà finita».

 

laura mattarella cosimo comella vittorio occorsio foto di bacco

Non saranno 100 milioni di dollari in più o in meno a rovesciare le sorti della battaglia italiana contro il coronavirus. Ma Donald Trump di questi aiuti aveva parlato già il 30 marzo. Non c' è stato ancora nessun passo concreto, mentre già da metà marzo in Italia sono arrivati medici russi, cinesi e cubani, sono atterrate mascherine egiziane, clorochina pachistana. La piccola Albania, la martoriata Libia offrono medici all' Italia, mentre gli Stati Uniti sono congelati in una entropia sanitaria e geo-politica che conferma un percorso di allontanamento dall' Europa, e verrebbe da dire dal mondo.

 

peng liyuan moglie di xi jinping con laura mattarella figlia di sergio

La chiamata di Melania è parte di una serie di telefonate alle consorti di capi di Stato stranieri dei paesi alleati, tra cui la moglie di Shinzo Abe in Giappone. Trump è sotto accusa anche negli Stati Uniti per questo approccio isolazionista al coronavirus che sta regalando nazioni alleate alla sfera d' influenza cinese.

 

A fare la differenza, nei rapporti con gli alleati, sono altri comportamenti. Pochi giorni fa Trump aveva creato una crisi con Angela Merkel, bloccando in Thailandia forniture dirette in Germania di mascherine prodotte in Cina dall' americana 3M. L' ennesimo episodio di un protezionismo sanitario (ognuno vuole tenersi per sé la produzione di apparecchiature salva-vita e farmaci) che sta ulteriormente allentando il tessuto delle relazioni atlantiche. La Merkel ha reagito stringendo un accordo con Xi Jinping: Lufthansa trasporterà in Germania 40 milioni di mascherine made in China, prodotte da aziende di Stato.

 

Il presidente Sergio Mattarella esce di casa, accompagnato dalla scorta e dalla figlia Laura, per andare a messa

Il segretario di Stato Mike Pompeo ha mobilitato quindi il suo staff per tentare di risalire la china, e lanciare verso i partner europei una contro-narrazione, che sottolinei la generosità degli aiuti americani. Anche se a volte è vero che la Cina fa più marketing e relazioni pubbliche che sostanza, la diplomazia americana fatica a recuperare, dopo tre anni di diverbi e di sgarbi (inclusi i dazi) che hanno logorato i rapporti con gli alleati.

 

Tornando all' Italia, ieri Pompeo ha tenuto anche una prima "town hall" in una teleconferenza con il personale delle 3 ambasciate americane a Roma, quella presso la Repubblica italiana, il Vaticano e le agenzie Onu. Si è accorto che gli allarmi che arrivavano da Roma nelle ultime settimane hanno una solidità, e che il personale in Europa va motivato. Il segretario ha parlato e ha ascoltato. Dice che per contrastare la pandemia «c' è ancora molto lavoro da fare». Una frase chiave fra le parole pronunciate da Pompeo nelle ultime ore è questa: «Gli Usa hanno imparato nel tempo come guidare il mondo, e lo faranno anche in questa emergenza ». Molti si chiedono 3 cose: se sono ancora in tempo, se vogliono ancora farlo, e soprattutto se sapranno farlo.

mike pompeo

 

 

Ultimi Dagoreport

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…

bergoglio papa francesco salma

DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE, O NEL POMERIGGIO DI DOMENICA? - NELLA FOTO DELLA SALMA, SI NOTA SUL VOLTO UNA MACCHIA SCURA CHE POTREBBE ESSERE UNA RACCOLTA DI SANGUE IPOSTATICA, COME ACCADE NELLE PERSONE MORTE GIÀ DA ALCUNE ORE - I VERTICI DELLA CHIESA POTREBBERO AVER DECISO DI “POSTICIPARE” LA DATA DELLA MORTE DEL SANTO PADRE, PER EVITARE DI CONNOTARE LA PASQUA, CHE CELEBRA IL PASSAGGIO DA MORTE A VITA DI GESÙ, CON UN EVENTO LUTTUOSO - UN PICCOLO SLITTAMENTO TEMPORALE CHE NULLA TOGLIE ALLA FORZA DEL MAGISTERO DI FRANCESCO, TERMINATO COME LUI VOLEVA: RIABBRACCIANDO NEL GIORNO DELLA RESURREZIONE PASQUALE IL SUO GREGGE IN PIAZZA SAN PIETRO. A QUEL PUNTO, LA MISSIONE DEL “PASTORE VENUTO DALLA FINE DEL MONDO” ERA GIUNTA AL TERMINE...

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT – MA ‘STI “GENI” ALLA FIAMMA DI PALAZZO CHIGI PENSANO DAVVERO DI GOVERNARE IL PAESE DEI CAMPANELLI? E COME SI FA A NON SCRIVERE CHE DIETRO L’APPLICAZIONE DEL GOLDEN POWER ALL’UNICREDIT, C’È SOLO L’ESPLICITA VOLONTÀ DEL GOVERNO DEI MELONI MARCI DI MANGANELLARE ANDREA ORCEL, IL BANCHIERE CHE HA OSATO METTERSI DI TRAVERSO AL LORO PIANO “A NOI LE GENERALI!”? - UNA PROVA DELL’ATTO ‘’DOLOSO’’? IL GOLDEN POWER, UNO STRUMENTO CHE NASCE PER PROTEGGERE GLI INTERESSI NAZIONALI DALLE MIRE ESTERE, È STATO APPLICATO ALL’OPERAZIONE ITALIANISSIMA UNICREDIT-BPM, EVITANDO DI UTILIZZARLO ALLE ALTRE OPERAZIONI BANCARIE IN CORSO: MPS-MEDIOBANCA, BPM-ANIMA E BPER-SONDRIO - ORA UNICREDIT PUÒ ANCHE AVERE TUTTE LE RAGIONI DEL MONDO. MA NON SERVE A UN CAZZO AVERE RAGIONE QUANDO IL TUO CEO ORCEL STA SEDUTO DALLA PARTE SBAGLIATA DEL POTERE…

jd vance papa francesco bergoglio

PAPA FRANCESCO NON VOLEVA INCONTRARE JD VANCE E HA MANDATO AVANTI PAROLIN – BERGOGLIO HA CAMBIATO IDEA SOLO DOPO L’INCONTRO DEL NUMERO DUE DI TRUMP CON IL SEGRETARIO DI STATO: VANCE SI È MOSTRATO RICETTIVO DI FRONTE AL LUNGO ELENCO DI DOSSIER SU CUI LA CHIESA È AGLI ANTIPODI DELL’AMMINISTRAZIONE AMERICANA, E HA PROMESSO DI COINVOLGERE IL TYCOON. A QUEL PUNTO IL PONTEFICE SI È CONVINTO E HA ACCONSENTITO AL BREVE FACCIA A FACCIA – SUI SOCIAL SI SPRECANO POST E MEME SULLA COINCIDENZA TRA LA VISITA E LA MORTE DEL PAPA: “È SOPRAVVISSUTO A UNA POLMONITE BILATERALE, MA NON È RIUSCITO A SOPRAVVIVERE AL FETORE DELL’AUTORITARISMO TEOCRATICO” – I MEME