sergio mattarella matteo salvini giorgia meloni silvio berlusconi

FERMI TUTTI! I CONSIGLIERI DI MATTARELLA SI STANNO DOMANDANDO, DOPO L'ENNESIMO AUDIO IN GLORIA DI PUTIN, SE POSSONO RICEVERE BERLUSCONI PER LE CONSULTAZIONI... - CHE FARE? GIORGIA MELONI SI MACERA NELL’AMLETICO DUBBIO: ACCONSENTO OGGI ALLE RICHIESTE DI SALVINI E BERLUSCONI PER MANDARLI A CAGARE DOMANI O LI SFANCULO SUBITO? - DEL GIOCO AL MASSACRO DI RICATTI E SABOTAGGI, LA DUCETTA NE HA PIENI I CABASISI: POTREBBE DECIDERE DI SFANCULARE BERLUSCONI E LICIA RONZULLI PER FARE IL GOVERNO CON LEGA, I CENTRISTI DI LUPI E CESA E L’APPOGGIO DI RENZI (CALENDA CHE FA A QUEL PUNTO?) - IN ALTERNATIVA, LA REGINA DELLA GARBATELLA ROMPE CON I DUE PICCHIATELLI CHE LA DETESTANO PER PROPORRE UN GOVERNO DI MINORANZA. IN CASO DI MANCATA FIDUCIA, VOTO SULLA LEGGE FINANZIARIA (DI FATTO GIÀ SCRITTA DA DRAGHI) E SI TORNA AL VOTO AD APRILE - PER LA GIOIA DI LICIA, PER LA FARNESINA RIPRENDE QUOTA L'IPOTESI MASSOLO (FUORI TAJANI)

IL NUOVO AUDIO DI BERLUSCONI BY LAPRESSE: ZELENSKY? NON POSSO DIRE QUELLO CHE PENSO
AUDIO ESCLUSIVO DI LAPRESSE SMENTISCE BERLUSCONI

Dagoreport

FERMI TUTTI! IL CONSIGLIERI DI MATTARELLA SI STANNO DOMANDANDO, DOPO L'ENNESIMO AUDIO IN GLORIA DI PUTIN, SE POSSONO RICEVERE BERLUSCONI PER LE CONSULTAZIONI...

 

SALVINI BERLUSCONI MELONI

Giorgia Meloni si macera nell’amletico dubbio: acconsento oggi alle richieste di Salvini e Berlusconi per mandarli a cagare domani o li sfanculo subito? La Ducetta s’è già rotta i cabasisi di sottostare al doppio ricatto dei suoi alleati svalvoloni.

 

Da un lato c’è Matteo Salvini che, vedendo Forza Italia spaccata e Berlusconi in pieno delirio senile-confusionale, si pone come unico possibile alleato “stabile” di Fratelli d’Italia. Da questa sua convinzione, alza l’asticella, pone condizioni, evoca scostamenti di bilancio e riforme visionarie (e costosissime): dalla Flat Tax al sistema pensionistico.

 

SALVINI BERLUSCONI MELONI LUPI

Poi c’è Berlusconi con le sue arlecchinate. Un giorno si auto-nomina consigliere della Meloni; poi ricorda che il compagno di Giorgia, Andrea Giambruno, è un suo “dipendente” (cosa tra l’altro falsa, visto che formalmente l’amministratore delegato di Mediaset è Pier Silvio, a cui fa fare la figura del cartonato).

 

Il Banana è riuscito a far girare le palle al Colle quando, uscendo da Montecitorio, ha esibito la lista dei ministri: uno sgarbo non sllo a Giorgia ma soprattutto a Mattarella, che i ministri li dovrà nominare (e la Mummia del Quirinale, da buon siculo, se l’è legata la dito).

ANDREA GIAMBRUNO GIORGIA MELONI

 

L’azione di disturbo del Cav, nei confronti di Giorgia Meloni, non ha limiti: ha imposto Alessandro Cattaneo e Licia Ronzulli come capigruppo, a garanzia di una guerriglia parlamentare contro il governo della Ducetta.

 

Ha storto il naso davanti all’ipotesi di Carlo Nordio al ministero della Giustizia sostenendo di aver trovato l’accordo sulla sua adorata Maria Elisabetta Alberti Casellati (avviso ai navigati: si scrive Casellati e si legge Nitto Palma, già ministro della Giustizia del governo Berlusconi del 2011).

 

Il Quirinale è ovviamente preoccupatissimo. Ha già raccomandato all’entourage di Giorgia Meloni di presentarsi con un governo solido, coeso, con ministri ineccepibili anche dal punto di vista morale. Un monito così non può che mettere in crisi.

 

La presidente di Fratelli d’Italia spera in un aiuto di Mattarella nella scelta dei ministri: un’alzata di sopracciglio, un sussurro, una vibrazione di labbro. Qualcosa che indirizzi il carro con tutti i buoi.

SALVINI BERLUSCONI MELONI LUPI

 

Il presidente della Repubblica, però, ha le mani legati: seguirà la prassi, nei limiti di quanto previsto dalla Costituzione. Non userà la sua moral suasion. Come farà la Ducetta a uscire dal cul de sac in cui i suoi alleati vogliono infilarla a tutti i costi?

 

Anche perché le beghe di tinello sono poca cosa rispetto alle grandi questioni internazionali che, una volta a palazzo Chigi, dovrà affrontare.

 

giampiero massolo 2

Il 15-16 novembre ci sarà il G20 a Bali, quello in cui probabilmente incroceranno il grugno Biden e Putin per la prima volta dallo scoppio della guerra in Ucraina. E lei, Giorgia Meloni from Garbatella, sarà lì a rappresentare l’Italia tra lo scetticismo e la diffidenza degli altri capi di Stato e di governo. In quel contesto avere al proprio fianco Tajani, ciambellano di Berlusconi amico di Putin, sarebbe l’ennesimo autogol.

Silvio Berlusconi Licia Ronzulli al Senato

 

Giorgia finirebbe isolata a sgranocchiare crackers, aspettando impazientemente la fine del forum. Anche per questo ha ripreso quota l’ipotesi di portare alla Farnesina l’ambasciatore Giampiero Massolo. L’ex capo del Dis, atlantista di ferro e molto conosciuto negli ambienti che contano, sarebbe il passepartout perfetto per introdurre Meloni alle cancellerie internazionali.

 

Se il tentativo di azzoppare la sua leadership continuasse fino alla sfinimento, Giorgia Meloni potrebbe sfanculare Forza Italia, Berlusconi e Licia Ronzulli e decidere di fare il governo con la Lega, i centristi di Lupi (tra i primi a criticare il Cav per le parole su Putin) e Cesa e l’appoggio di Italia viva (Calenda che farebbe a quel punto?). In alternativa, potrebbe andare allo scontro frontale con l’aula, proponendo un governo di minoranza. In caso di mancata fiducia, si procederebbe con il voto sulla legge finanziaria (di fatto già scritta da Draghi, quindi passerebbe col voto di Azione e Pd) per poi tornare al voto ad aprile.

BERLUSCONI RONZULLITAJANI CASELLATI NORDIOmarta fascina e antonio tajanitajanisalvini meloni berlusconi piazza del popolo 5

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