guido crosetto giorgia meloni

MELONI, ASCOLTA CROSETTO: "PER DIVENTARE UN LEADER, BISOGNA ASTRARSI DAL PROPRIO PARTITO E DAL CONSENSO INTORNO AL PARTITO CHE SI È FONDATO. BISOGNA ESSERE AL DI SOPRA, PER UNIRE ALTRI PEZZI E SUPERARE IL 51% DEI VOTI - DOVREBBE POSIZIONARSI PIÙ AL CENTRO? QUESTO PASSAGGIO È GIÀ AVVENUTO. FRATELLI D'ITALIA VIENE, IN BUONA PARTE, DA ALLEANZA NAZIONALE CHE ERA FORTEMENTE STATALISTA. MELONI PARLA AL MONDO PRODUTTIVO, ALLE IMPRESE - È L'UNICA LEADER CHE PER LA TERZA VOLTA CONSECUTIVA PARLERÀ AI REPUBBLICANI AMERICANI…"

Ernesto Menicucci per "il Messaggero"

 

guido crosetto giorgia meloni atreju

«Buoni consigli? Per carità... Penso di poter dare ancora il cattivo esempio...». Scherza, citando Faber De André, Guido Crosetto, classe 63, cuneese, già candidato a Presidente della Repubblica per un giorno (con la bellezza di 114 voti, ben oltre il suo schieramento). Ma, nel centrodestra che appare così dilaniato dalle lotte intestine, la sua è una delle voci più ascoltate.

 

Crosetto, che succede a destra?

«Che ognuno si sta preparando all'appuntamento elettorale del prossimo anno e che i nodi adesso vengono al pettine».

 

Di quali nodi parla?

«Va preso atto che negli ultimi dieci anni il centrodestra, a livello nazionale, è sempre stato diviso. È dalla fine del governo Berlusconi e l'arrivo di Monti che non si sta più insieme, al governo o all'opposizione. Il centrodestra, in questo decennio, è stato tenuto insieme dalle alleanze locali».

Crosetto Meloni

 

E questo cosa ha prodotto?

«Che si sono creati, e scavati, solchi che sono a volte più personali che politici. In più c'è la giusta competizione elettorale. Adesso è il momento di ritrovare le motivazioni politiche dello stare insieme, non basta avere un contenitore».

 

Pensa che Berlusconi possa guardare al centrosinistra?

«Lui ha sempre detto che il centrodestra è tutto ciò che è alternativo alla sinistra e non credo possa guardare a chi, per vent' anni, lo ha dipinto come il male assoluto».

 

Da dove si riparte?

GUIDO CROSETTO E GIORGIA MELONI

«Dai temi. Cosa pensa il centrodestra del clima, dell'energia, dei rapporti internazionali? Anche perché stare insieme per poi spaccarsi al primo provvedimento dopo sei mesi non avrebbe senso».

 

Che suggerimento darebbe a Giorgia Meloni?

«A parte che si danno se qualcuno li chiede e lei non ne ha bisogno. Comunque Giorgia si può giocare la partita della leadership, che è tutta personale e che va anche al di sopra di Fratelli d'Italia».

 

Traduca.

«Per diventare un leader, bisogna astrarsi dal proprio partito e dal consenso intorno al partito che si è fondato. Bisogna essere al di sopra, per unire altri pezzi e superare il 51% dei voti».

 

È un passaggio che la Meloni deve ancora fare?

«Per anni ha lottato per creare un partito dal nulla, accreditarlo in Italia e all'estero. Ora che ci è riuscita, è l'unica leader che per la terza volta consecutiva parlerà ai Repubblicani americani, ha la possibilità di costruire qualcosa di più grande».

GUIDO CROSETTO E GIORGIA MELONI

 

E Berlusconi?

«Rimane importante come leader di Forza Italia e come figura capace, con la sua esperienza, di dare consigli ai più giovani».

 

Meloni dovrebbe posizionarsi più al centro?

«Ma guardi che questo passaggio è già avvenuto. FdI viene, in buona parte, da Alleanza nazionale che era fortemente statalista. Meloni parla al mondo produttivo, alle imprese».

 

Al di là delle scelte personali sul non vaccinare i propri figli, non crede che strizzare l'occhio al mondo no vax o no pass la danneggi?

«Giorgia è una che dice sempre la verità, anche se la danneggia. Sulla questione vaccini, ha risposto da mamma non da politica».

 

GUIDO CROSETTO E GIORGIA MELONI

Ha più chances lei o Salvini di prendere la guida del centrodestra?

«Se la giocano. Ma decidono gli elettori con il voto».

 

E lei, si sente un padre nobile?

«Un padre di tre figli... Non sono ancora neanche nonno».

Ultimi Dagoreport

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…