TAJANI BALLA IL TOGA TOGA – IL DISEGNO DI LEGGE SULLA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE DEI MAGISTRATI ARRIVERÀ IN CONSIGLIO DEI MINISTRI PRIMA DELLE EUROPEE, IL 29 MAGGIO. LA DUCETTA AVREBBE PREFERITO RIMANDARE UN NUOVO SCONTRO CON LE TOGHE, MA HA DOVUTO CONCEDERE QUALCOSA A FORZA ITALIA, VISTO ANCHE LO SCAZZO SUL SUPERBONUS – LA RIFORMA PREVEDE PERCORSI DISTINTI PER PM E GIUDICI, DUE CSM, SORTEGGIO “SECCO” PER I TOGATI E…
Estratto dell’articolo di Liana Milella per “la Repubblica”
“Uno a te, uno a me, uno a lui” era lo slogan di Davigo quando bacchettava il correntismo. Oggi fotografa la spartizione delle riforme costituzionali di Meloni. Ne mancava una, quella rivendicata dal forzista Antonio Tajani, la separazione delle carriere, sogno irrealizzato di Berlusconi. Da ieri è cosa fatta.
Perché lui ha tempestato perché lo fosse. Pure con quel no al Superbonus che poi diventa un’astensione. Ora c’è un sì in due atti. Prima il sigillo politico di Meloni davanti alla platea amica del quotidiano La Verità . Poi quello tecnico di Nordio.
[...] Vita distinta per pm e giudici, due Csm, sorteggio “secco” per i togati, l’Alta corte per giudicarli, e pure l’avvocato in Costituzione perché anche loro non possono restare fuori. Non sarà toccata l’obbligatorietà dell’azione penale (dalla leghista Giulia Bongiorno il no è netto). Non ci sarà la responsabilità civile per i giudici. La Lega, con Salvini e ieri con Crippa, la rivendica [...]
Il “primo” verrà prima del voto, ultima data utile il 29 maggio. Improbabile che Nordio ce la faccia per lunedì 20 visto che alle forze di maggioranza non è arrivata neppure una bozza definitiva. Che via Arenula “affogasse” nelle bozze lo aveva certificato “l’altro” Nordio al congresso dell’Anm. Resta 40 minuti. Con l’obiettivo di non essere fischiato.
alfredo mantovano conferenza programmatica di fdi a pescara
E ci riesce. Abbindola gli ex colleghi parlando di «un percorso sicuramente lungo», giurando che «mai e poi mai vuole entrare in conflitto» con loro. Se ne va indenne. Protetto dalla “zarina” Giusi Bartolozzi.
Ieri un gelido Giuseppe Santalucia dice solo «a questo punto aspetto le bozze». Così il segretario Salvatore Casciaro, di Magistratura indipendente, a Repubblica : «Ho letto un passaggio eloquente di Meloni in cui lega la necessità di una riforma della giustizia all’interpretazione, non gradita dal governo, del decreto Cutro. Mira a questo la riforma? Evitare in futuro interpretazioni di leggi da parte nostra non allineate al programma del governo? Se è così, c’è da stare preoccupati».
Giuseppe Santalucia - presidente anm
E di certo sorprende la battuta di Alfredo Mantovano, il potente sottosegretario alla Presidenza, anche lui di Mi quando vestiva la toga. «Leggo o ascolto allarmi sulla tenuta dello stato di diritto in Europa e in Italia solo perché stiamo promuovendo la separazione delle carriere. Allargo le braccia perché ogni volta che la si nomina la slide è quella dei Cavalieri dell’Apocalisse. Succede la fine del mondo. Mi chiedo se la replica non sia l’indicazione di qualche bravo psicologo che sia paziente e ben attrezzato». [...]
Se il governo presenta ora la legge, con quattro passaggi parlamentari e il referendum se ne parla tra due anni e mezzo. Un ironico Enrico Costa, il responsabile Giustizia di Azione, è convinto che la riforma «non si farà mai», che «la legge del governo è inutile », che «bastava quella già alla Camera, forte di 35 audizioni». Si consola con l’ennesima stangata con l’ordine del giorno per impedire l’uso del trojan per la corruzione.
M5S promette battaglia seria.