ursula von der leyen giorgia meloni elon musk donald trump

PIÙ CHE LA PREMIER DI UN PAESE SOVRANO GIORGIA MELONI È DIVENTATA LA CHEERLEADER DEL DUPLEX TRUMP-MUSK -  DAI DAZI CHE METTEREBBERO IN GINOCCHIO L’ITALIA ALLA GROENLANDIA FINO AL 5% DEL PIL DA DESTINARE IN SPESE MILITARI, LA DUCETTA DIFENDE A SPADA TRATTA "THE DONALD" E PRENDE LE DISTANZE DALL’UE (CHE INDAGA SU “X”) PREOCCUPATA PER "LE INGERENZE" DEL KETAMINICO MUSK - IL RISCHIO POTREBBE ESSERE CHE LA SORA GIORGIA QUANTO PIÙ SI AVVICINA ALL’AMERICA DI TRUMP, SOVRANISTA, PROTEZIONISTA, E A FORTE TASSO DI OSTILITÀ VERSO L’EUROPA, TANTO PIÙ SI ALLONTANA DA BRUXELLES. IL 20 GENNAIO LA MELONI POTREBBE ANCHE ESSERE L’UNICA LEADER PRESENTE DEI VENTISETTE DELL’UNIONE EUROPEA…

Ilario Lombardo per lastampa.it - Estratti

 

trump meloni

Per ben due volte Giorgia Meloni ha un lapsus su Musk e lo chiama Trump. Un errore che rivela la percezione di un legame indissolubile, due figure interscambiabili della Nuova America a cui la presidente del Consiglio italiana vuole restare vicina, anzi vicinissima.

 

Solo una volta, dopo un assedio di domande su Elon Musk e Donald Trump, Meloni concede di non condividere cosa ha detto il magnate padrone di X. Succede quando l’inviato del quotidiano londinese The Times le chiede se è accettabile che Musk possa definire strega malvagia da buttare in carcere la ministra Jess Phillips, che ha gestito una brutta storia di abusi sessuali nel Regno Unito. È l’unica volta in quasi tre ore in cui non giustifica parole e operato di Musk e Trump.

 

 

DONALD TRUMP ELON MUSK E GIORGIA MELONI A PARIGI PER L INAUGURAZIONE DI NOTRE DAME

Per il resto del tempo, Meloni assume una difesa totale dei due campioni dell’ultradestra globale, due uomini a cui lei sta strategicamente affidando parte del suo destino politico, nella convinzione, ammessa ieri, di poter avere «un rapporto privilegiato» con il presidente che entrerà in carica tra dieci giorni e con il suo tecno-Rasputin che porterà nel gabinetto di governo. Il rischio potrebbe essere che quanto più si avvicina all’America di Trump, sovranista, protezionista, e a forte tasso di ostilità verso l’Europa, tanto più si allontana da Bruxelles. Di certo, ascoltando la conferenza, Meloni dimostra più volte di volersi smarcare dalle reazioni scandalizzate e dalle critiche che Europa e cancellerie hanno rivolto in queste ore al fondatore di Tesla in trattativa con l’Italia per Starlink, e al presidente eletto.

 

DONALD TRUMP - ELON MUSK - GIORGIA MELONI

Una tappa di questa saldatura dovrebbe essere la partecipazione alla cerimonia del giuramento di Trump, il 20 gennaio. Meloni non smentisce che le farebbe «piacere». Un fuori agenda che sta spiazzando la diplomazia italiana, perché sarebbe una prima volta per un capo di governo seduto in platea, a Washington. Non solo: potrebbe anche essere l’unica leader presente dei ventisette dell’Unione europea. Ma Meloni ha un disegno preciso. Vuole confermare l’impressione di poter diventare la naturale interlocutrice di Trump nel Vecchio Continente, anche a costo di disallinearsi dai colleghi europei. Le condizioni sono ottimali: l’Ue spostata sempre più a destra, l’Italia politicamente più stabile, mentre Francia e Germania arrancano nella precarietà politica ed economica, la sintonia ideologica capace di cancellare le distanze costruite sulla convenienza.

 

 

GIORGIA MELONI - DONALD TRUMP - ELON MUSK - IMMAGINE CREATA CON L IA E PUBBLICATA DA ANDREA STROPPA

Se questo è l’orizzonte verso cui si muove Meloni allora si comprende perché indossa comodamente la veste di avvocato per giustificare, precisare, minimizzare, fare l’esegesi delle dichiarazioni di Trump e Musk che altri capi di governo e hanno invece stigmatizzato vigorosamente. Per inciso: quasi tutti capi di governo insultati da Musk via social. Trump ha dichiarato – nell’ordine – di non escludere di invadere la Groenlandia e di conquistare lo stretto di Panama, e di voler annettere il Canada. Tra dieci giorni sarà il commander in chief, andrebbe preso sul serio. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz lo ha fatto, esprimendo sconcerto e sostenendo: «I confini sono inviolabili». Concetto che è stato ripetuto un’infinità di volte contro Vladimir Putin. Meloni raffredda il clamore con il piglio di una lezione di geopolitica sulla Groenlandia e sul Canada ricche di risorse.

 

MELON MUSK - MEME

E anche se i danesi e i canadesi lo hanno preso dannatamente sul serio, Meloni prova a rivelarsi l’interprete più autentica del metodo Trump: «Mi sento di escludere che gli Usa tenteranno di annettere territori con la forza. A differenza di alcune letture che sento, noi abbiamo già visto Trump presidente; siamo di fronte a una persona che quando fa una cosa la fa per una ragione». E la ragione sarebbe mandare un messaggio alla Cina: «Per dire che gli Stati Uniti non rimarranno a guardare di fronte ad altri grandi player globali che si muovono in zone che sono di interesse strategico per gli Stati Uniti, e – aggiungo – per l’Occidente».

 

Stesso discorso sul possibile disimpegno militare in Ucraina: «Francamente non lo prevedo e non leggo questo dalle dichiarazioni di Trump». Anche sui dazi che metterebbero in ginocchio l’Italia e sul 5% del Pil a cui Trump minaccia di voler far salire tutti i Paesi Nato per le spese militari, Meloni sembra ridimensionare le responsabilità del tycoon, evidenziando invece quelle di Bruxelles e al suo predecessore democratico alla Casa Bianca.

 

meloni musk

Per quanto riguarda la difesa, «la questione non è tanto di rapporto con gli Stati Uniti ma piuttosto interna all’Ue che deve individuare degli strumenti se vuole avere una difesa competitiva, e attualmente quegli strumenti purtroppo non ci sono». Quello che non dice ma che ha già detto è che vorrebbe fosse permesso all’Italia di scorporare il calcolo delle spese militari dal deficit. 

 

(...)

 

Come si vede, i due amici americani sembrano intoccabili. Musk sta creando un problema con il monopolio satellitare di Starlink, vuole far esondare X e ha ingaggiato una battaglia contro le regole e i guardiani della democrazia in Europa, che temono i suoi insulti ai leader, le fake news, i flirt con l’estrema destra e le ingerenze? Meloni, fino a dieci giorni fa presidente del G7, non prende le parti dei colleghi.

 

DONALD TRUMP GIORGIA MELONI

«Vorrei che mi ricordaste dell’ingerenza del Cancelliere tedesco nella campagna elettorale italiana». E ancora: «Capiamoci: il problema con SpaceX è che è privato o sono le idee politiche di Musk? Perché io non faccio favori agli amici ma neanche accetto che a persone che hanno buoni rapporti con me venga appiccicata addosso una lettera scarlatta». E poi, ancora prima che qualcuno le ricordasse come un tempo era lei a scagliarsi contro l’attivismo di un altro magnate, risponde: «E allora George Soros? ».

GIORGIA MELONI E DONALD TRUMP IN VERSIONE SPQR (IL FILM DI VANZINA) - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA GIORGIA MELONI E ELON MUSK NELLO SPAZIO - IMMAGINE CREATA CON L INTELLIGENZA ARTIFICIALE DI GROK

Ultimi Dagoreport

veronica gentili alessia marcuzzi roberto sergio giampaolo rossi myrta merlino

A LUME DI CANDELA - “QUESTO PROGRAMMA NON È UN ALBERGO”: AI PIANI ALTI DI MEDIASET SI RUMOREGGIA PER LE FREQUENTI ASSENZE DI MYRTA MERLINO A “POMERIGGIO CINQUE” (LE ULTIME RICHIESTE: DUE GIORNI A MARZO E PONTE LUNGHISSIMO PER PASQUA E 25 APRILE) – VERONICA GENTILI ALL’ISOLA DEI FAMOSI: È ARRIVATA LA FUMATA BIANCA – IL NO DI DE MARTINO AGLI SPECIALI IN PRIMA SERATA (HA PAURA DI NON REPLICARE IL BOOM DI ASCOLTI) – CASCHETTO AGITATO PER LE GAG-ATE DI ALESSIA MARCUZZI - LO SHAMPOO DELLA DISCORDIA IN RAI - IL POTENTE POLITICO DI DESTRA HA FATTO UNA TELEFONATA DIREZIONE RAI PER SOSTENERE UNA DONNA MOLTO DISCUSSA. CHI SONO?

donald trump paolo zampolli

DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO SPECIALE USA PER IL NOSTRO PAESE, NONCHÉ L’UOMO CHE HA FATTO CONOSCERE MELANIA A DONALD. QUAL È IL SUO MANDATO? UFFICIALMENTE, “OBBEDIRE AGLI ORDINI DEL PRESIDENTE E ESSERE IL PORTATORE DEI SUOI DESIDERI”. MA A PALAZZO CHIGI SI SONO FATTI UN'ALTRA IDEA E TEMONO CHE IL SUO RUOLO SIA "CONTROLLARE" E CAPIRE LE INTENZIONI DELLA DUCETTA: L’EQUILIBRISMO TRA CHEERLEADER “MAGA” E PROTETTRICE DEGLI INTERESSI ITALIANI IN EUROPA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE – I SONDAGGI DI STROPPA SU PIANTEDOSI, L’ATTIVISMO DI SALVINI E LA STORIA DA FILM DI ZAMPOLLI: FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI…”

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…

giuseppe conte elly schlein

LE INSOSTENIBILI DICHIARAZIONI FILO-TRUMP DI CONTE HANNO MANDATO IN TILT SCHLEIN - TRA I DUE SAREBBE PARTITA UNA TELEFONATA BURRASCOSA IN CUI LA SEGRETARIA DEM AVREBBE FATTO CAPIRE A PEPPINIELLO CHE SE CONTINUA COSÌ IL M5S CROLLERÀ AL 7% - ELLY DEVE FARE I CONTI CON L’AUT AUT DI CALENDA E CON LA MINORANZA CATTO-DEM IN SUBBUGLIO CONTRO CONTE – PEPPINIELLO TIRA DRITTO: PARLA ALLA PANCIA DEI 5 STELLE E ABBRACCIA LA LINEA ANTI-DEM DI TRAVAGLIO SU RUSSIA E TRUMP. MA "LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO" SA BENISSIMO CHE, SENZA UN ACCORDO COL PD, A PARTIRE DAL PROSSIMO VOTO REGIONALE, NON VA DA NESSUNA PARTE…