GIORGIA INTERNATIONAL: LA DIPLOMAZIA DEL "GHE PENSI MI" - MELONI CHIAMA IL PRESIDENTE DEGLI EMIRATI ARABI UNITI, MOHAMED BIN ZAYED BIN SULTAN AL NAHYAN, CONTATTA L'EMIRO DEL QATAR, TAMIN BIN HAMAD AL-THANI - VENERDÌ SARÀ IN MOZAMBICO PER UNA MISSIONE INCENTRATA SUL “DOSSIER ENERGIA” CHE INCLUDE ANCHE UNA VISITA NELLA REPUBBLICA DEL CONGO - E IL MINISTRO DEGLI ESTERI TAJANI CHE FA? IL TRESETTE COL MORTO? LAVORA A MAGLIA ALLA FARNESINA?
I timori sono anche per le possibili ripercussioni sui Paesi africani più esposti. Gli attacchi di Hamas potrebbero destabilizzare parte del continente. E l'Italia, come l'Europa, teme l'allargamento del conflitto. Giorgia Meloni ha chiamato il presidente degli Emirati Arabi Uniti, Mohamed bin Zayed bin Sultan Al Nahyan. Un colloquio, si legge nella nota diffusa da Palazzo Chigi, «di massima rilevanza» con l'obiettivo di una «rapida de-escalation al fine di evitare un ulteriore allargamento del conflitto e sostenere gli sforzi in corso di mediazione per il rilascio degli ostaggi».
Concetto di base condiviso nella telefonata del premier con l'emiro del Qatar, Tamin Bin Hamad Al-Thani. Fra le zone su cui c'è più attenzione, il Nord del Mozambico, da tempo colpito dal terrorismo islamico. E venerdì Meloni sarà proprio in Mozambico per una missione incentrata sul “dossier energia” che include anche una visita nella Repubblica del Congo. Tutto concentrato in una giornata. Il programma originario è stato dimezzato a causa della gravità della situazione in Israele che suggerisce alla premier di restare il meno possibile lontano da Roma.
l emiro del qatar tamim bin hamad al thani con sergio mattarella a roma 4
La guerra in Medio Oriente rende lo scenario incerto. C'è un tema di sicurezza, e un altro di sicurezza energetica. Anche perché il governo dell'Algeria, principale fonte di gas dell'Italia, si è schierato con Hamas. Da Palazzo Chigi trapela che la situazione è costantemente «monitorata». Il viaggio era preparato da mesi, ma ora si inserisce in un contesto cruciale.
Rientra, dicono dal governo, in una strategia di «rinforzare il rapporto di fiducia fra Roma ei leader africani», questo anche nell'ottica del “Piano Mattei”, per il quale la premier promuove «un nuovo approccio non predatorio» nei confronti dei Paesi africani. Prenderà parte al viaggio in Africa della Meloni anche Claudio Descalzi, ad di Eni, che in Mozambico un decennio fa ha scoperto un enorme giacimento di gas al largo di Cabo Delgado, al confine con la Tanzania, e in Congo ne estrae di fronte a Pointe-Noire ea Koilou.