arianna meloni comizio viterbo

UNA MELONI TIRA L’ALTRA – ARIANNA ESCE DALL’OMBRA E, A VITERBO, SALE SUL PALCO E SEMBRA LA CONTROFIGURA DELLA DUCETTA: STESSA VOCE, TONO IDENTICO (“AHO QUANTI SIETE...”) – LA SORELLA D’ITALIA PROVA A TENERE IL PROFILO BASSO: “NON SONO QUI PER FARE LA LEADER NAZIONALE O SOSTITUIRE IL PREMIER. SONO QUI DA MILITANTE”. E RIPETE CHE NON INTENDE SCENDERE IN CAMPO ALLE EUROPEE, MA IL SUO DISCORSETTO, UN REMIX DELLA PROPAGANDA MELONIANA, È QUELLO DI UNA CANDIDATA: ATTACCA L’EUROPA “DELL ’IDEOLOGIA GREEN” E SE LA PRENDE ANCHE CON MARIO DRAGHI: “CHI CI DICEVA CHE IN UE ANDAVA TUTTO BENE, ORA DICE CHE VA CAMBIATA”…

 

1 - ARIANNA FA LA CONTROFIGURA DI GIORGIA: “MA NON CORRO”

Estratto dell’articolo di Giacomo Salvini per “il Fatto Quotidiano”

arianna meloni - comizio a viterbo

La voce è la stessa, il tono identico (“Aho quanti siete...”), pure il ritardo con cui si presenta agli eventi (40 minuti). I clienti delle Terme dei Papi di Viterbo, che girano in accappatoio e infradito, la confondono: “C’è la Meloni...ah no è la sorella”, dice delusa una signora appena uscita dalla piscina incuriosita dalla strana platea. Ma quando si accorge che non c’è la premier torna indietro a godersi la tintarella. Perché l’effetto che fa Arianna Meloni al suo primo comizio è quello della controfigura di Giorgia. Uno sdoppiamento utile per la campagna elettorale.

 

La premier guida il Paese da Chigi, Arianna le piazze per le Europee: la prima si candiderà, la seconda farà campagna (sono previsti altri comizi) ma non sarà in lista.

 

arianna meloni - comizio a viterbo

[…] Arianna Meloni, da agosto capo della segreteria politica di FdI, non è abituata a tutta questa pubblicità, avrebbe evitato volentieri i giornalisti (“vorrei salutare i militanti, ma con voi è difficile”). È timida, quasi in imbarazzo a parlare in pubblico: “Mi avete ravvivato la giornata – dice ironica – non sono per niente intimidita”. Legge un discorso scritto, più volte incespica con tanto di applauso di incoraggiamento. Il contrario della sorella che negli stessi minuti chiude il comizio del centrodestra a Potenza in vista delle Regionali di domenica.

 

vignetta di Natangelo su Arianna Meloni e Francesco Lollobrigida

Arianna Meloni arriva alle Terme dei Papi con una 500 bianca, accompagnata dal responsabile del Servizio Studi di FdI Francesco Filini, fedelissimo di Giovanbattista Fazzolari, e dal deputato viterbese Mauro Rotelli. […] Deve annunciare la candidatura di Massimiliano Grasso a sindaco di Civitavecchia e poi di un candidato della Tuscia alle Europee. La aspettano tutti: una sala– ovattata, piena di dirigenti di FdI – di 250 persone.

 

[…] È impacciata, le mettono i microfoni sul leggio e chiede aiuto preoccupata. Il discorso è il remix della propaganda meloniana: l’attacco al Reddito di cittadinanza e al Superbonus, Giorgia che ha ridato all’Italia “credibilità internazionale”. Nominala sorella due volte: la prima per nome, la seconda usando il maschile per citare “il” premier.

 

francesco lollobrigida e le sorelle Meloni meme by edoardo baraldi

Il resto è un discorso da candidatura in prima persona. Attacca l’Europa “dell ’ideologia green”, il “mostro che vuole decidere il diametro delle vongole” e fa un riferimento a Mario Draghi attaccandolo indirettamente: “Chi ci diceva che in Ue andava tutto bene, ora dice che va cambiata”.

 

Eppure Arianna specifica che la sua non è una candidatura: “Non ho cambiato profilo – spiega – non sono qui per fare la leader nazionale o sostituire il premier. Sono qui da militante FdI”. E quindi “in bocca al lupo a tutti, rimbocchiamoci le maniche: ci vediamo nella mischia” conclude tra gli applausi. Prima di scappare, lo dice en passant: “Non mi candido alle Europee”.  […]

 

2 - PAPESSA DELLA TUSCIA

Estratto dell’articolo di Simone Canettieri per “Il Foglio”

 

arianna meloni 6

[…] Appuntamento alle Terme dei Papi per l’altra papessa della destra. La prima, Giorgia di due anni più giovane e di cinque centimetri più bassa, è a Potenza per un comizio. Finisce Arianna, inizia la premier. Si passano il testimone, anzi la fiamma, a 441 chilometri di distanza. “Non è un caso se vi sono venuta a trovare: ve lo siete meritato”, dice la sorella d’Italia, nonché compagna del ministro Francesco Lollobrigida, durante i diciotto minuti d’intervento.

 

Nel corso del quale non azzarda. Non va a braccio, ma legge. Va bene il cognome e i geni, ma fa un lavoro diverso rispetto alla leader che tanto sembra esaltarsi sui palchi, tra faccette e affondi. Al contrario, la responsabile della segreteria politica di Fratelli d’Italia si fa spesso umile e piccola: “Non sono qui per fare il grande leader o il presidente del Consiglio”.

 

giorgia arianna meloni

Ovviamente spesso parla di “noi”, cita un paio di volte Giorgia. La voce è identica. Ammonisce le truppe dicendo che “dobbiamo essere all’altezza”. Ce l’ha con la classe dirigente che ogni tanto, e bastano i resoconti parlamentari, scuffia. “Ero emozionata perché non sono abituata a parlare in pubblico”, dirà alla fine della prima fatica, seguita da un bis in serata a Tarquinia.

 

[…] Arianna Meloni dice che “non mi candiderò alle europee”. E questa è la conferma di un’altra notizia che tutti ormai conoscono: sarà Giorgia a correre come capolista in tutte le circoscrizioni, e lo dirà a Pescara, all’assemblea programmatica del partito prevista a fine mese. In quella occasione Arianna non dovrebbe intervenire. Ad ascoltarla ci sono circa 300 persone più una discreta pattuglia di stampa nazionale. […]

 

arianna meloni 4

Qui il partito della nazione ha medie da Melonigrad (40,1 per cento alle ultime politiche, 41 alle ultime regionali). Manca il comune di Viterbo dove la sindaca (la civica Chiara Frontini) è finita nei guai per colpa di un marito troppo ingombrante che rischia di penalizzarla (chi vi ricorda?). La Procura ha chiesto per la sindaca il rito abbreviato per minacce a corpo politico. Stesso capo di imputazione per il marito, Fabio Cavini, che avrebbe minacciato un consigliere comunale non sapendo di essere registrato.

 

[…] Dalla sanità alle candidature europee, passando per le nomine e poi le faccende interne. “Se siamo bravi cambiamo l’Italia”, dice ancora la Sorella. E sembra crederci. Come quando, specialità della casa, lancia l’unico affondo di politica interna. Ce l’ha con Giuseppe Conte e con il debito di 200 miliardi che ha lasciato “alle future generazioni”.

 

arianna meloni - comizio a viterbo

Le altre intemerate sono nei confronti della Cina. Camicia di seta blu, pantaloni, occhiali papalini per leggere durante l’attesa discorso, risata nervosa per stemperare tutti gli occhi addosso che la circondano. Qui è l’ostensione del sacro cognome per i simpatizzanti. Per i militanti della prima ora c’è un’amica che è sempre stata in disparte. […]

arianna meloni 5arianna meloni 2arianna meloni 3arianna meloniARIANNA MELONI E LA MADRE ANNA PARATOREarianna meloni 1

Ultimi Dagoreport

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…

funerale di papa francesco bergoglio

DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E LAIDI, INTELLETTUALI E BARBARI, E TENERE PRIGIONIERI CARTA STAMPATA E COMUNICAZIONE DIGITALE, SCODELLANDO QUELLA CHE RESTERÀ LA FOTO DELL’ANNO: TRUMP E ZELENSKY IN SAN PIETRO, SEDUTI SU DUE SEDIE, CHINI UNO DI FRONTE ALL’ALTRO, INTENTI A SBROGLIARE IL GROVIGLIO DELLA GUERRA? - LO STRAORDINARIO EVENTO È AVVENUTO PERCHÉ LA SEGRETERIA DI STATO DEL VATICANO, ANZICHÉ ROVESCIANDO, HA RISTABILITO I SUOI PROTOCOLLI SECOLARI PER METTERE INSIEME SACRO E PROFANO E, SOPRATTUTTO, PER FAR QUADRARE TUTTO DENTRO LO SPAZIO DI UNA LITURGIA CHE HA MANIFESTATO AL MONDO QUELLO CHE IL CATTOLICESIMO POSSIEDE COME CULTURA, TRADIZIONE, ACCOGLIENZA, VISIONE DELLA VITA E DEL MONDO, UNIVERSALITÀ DEI LINGUAGGI E TANTE ALTRE COSE CHE, ANCORA OGGI, LA MANIFESTANO COME L’UNICA RELIGIONE INCLUSIVA, PACIFICA, UNIVERSALE: “CATTOLICA”, APPUNTO - PURTROPPO, GLI UNICI A NON AVERLO CAPITO SONO STATI I CAPOCCIONI DEL TG1 CHE HANNO TRASFORMATO LA DIRETTA DELLA CERIMONIA, INIZIATA ALLE 8,30 E DURATA FINO AL TG DELLE 13,30, IN UNA GROTTESCA CARICATURA DI “PORTA A PORTA”, PROTAGONISTI UNA CONDUTTRICE IN STUDIO E QUATTRO GIORNALISTI INVIATI IN MEZZO ALLA FOLLA E TOTALMENTE INCAPACI…- VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...