roberto gualtieri giuseppe conte

E MENO MALE CHE È IL GOVERNO DEI COMPETENTI! - IL PIL ITALIANO NEL QUARTO TRIMESTRE 2019 È CALATO DELLO 0,3%, LA BATTUTA D'ARRESTO PIÙ FORTE DAL 2013. UNO STOP BEN PIÙ SERIO DI QUANTO SI ASPETTAVANO GLI ANALISTI. MARCATO CALO DELL'INDUSTRIA E DELL'AGRICOLTURA - IL PIL DELL'EUROZONA CRESCE DELLO 0,1% NELLO STESSO PERIODO

 

 

  1. PIL QUARTO TRIMESTRE -0,3%, FERMO SULL'ANNO

 (ANSA) - Il Prodotto interno lordo nel quarto trimestre del 2019 scende dello 0,3% rispetto al terzo trimestre mentre rimane fermo, invariato, su base annua. Lo rileva l'Istat diffondendo la stima preliminare del Pil (espresso in valori concatenati e corretto per il calendario e la stagionalità). Il trimestre precedente aveva invece registrato un aumento dello 0,1% congiunturale e dello 0,5% tendenziale. In particolare il calo trimestrale dello 0,3% è il più forte dal primo trimestre del 2013, ovvero da quasi sette anni.

 

  1. PIL: ISTAT, BATTUTA D'ARRESTO NEL QUARTO TRIMESTRE

giuseppe conte roberto gualtieri mes

 (ANSA) - Nel quarto trimestre del 2019, secondo la stima preliminare, la dinamica del Pil ha subito una battuta di arresto". Lo scrive l'Istat nel commento ai dati. Il calo congiunturale dello 0,3%, spiega, "ha interrotto la debole tendenza positiva prevalsa nell'arco dei quattro trimestri precedenti". La contrazione trimestre su trimestre, prosegue l'Istituto, "determina un abbassamento del tasso di crescita tendenziale del Pil, che scende a zero dallo 0,5% del trimestre precedente".

 

  1. ISTAT, MARCATO CALO DELL'INDUSTRIA E DELL'AGRICOLTURA

 (ANSA) - Nel quarto trimestre del 2019 il valore aggiunto in termini congiunturali "segna un calo marcato nell'industria e in agricoltura, a fronte di un sostanziale ristagno per l'insieme del terziario". Lo scrive l'Istat nel commento ai dati sulla stima preliminare del Pil.

 

  1. PIL: ISTAT, NEGATIVO L'ACQUISITO PER IL 2020, -0,2%

 (ANSA) - Il 2019 lascia un'eredità negativa in termini di Pil. "La variazione acquisita per il 2020 è pari a -0,2%", scrive l'Istat. Si tratta del dato che si otterrebbe nel caso in cui in tutti i trimestri dell'anno si registrasse una crescita congiunturale pari a zero.

 

  1. PIL: PRIMO CALO DOPO QUATTRO TRIMESTRI POSITIVI

Roberto Gualtieri e Giuseppe Conte al lavoro sul Def

 (ANSA) - Il calo congiunturale dello 0,3% nell'ultimo trimestre del 2019 arriva dopo quattro trimestri positivi anche se sia nel terzo che nel secondo non si era andati oltre lo 0,1%. L'Istat ha invece rivisto al rialzo il dato del primo trimestre 2019: da +0,1% a +0,2%. E' stata confermata la crescita di un decimo di punto pure per il quarto trimestre del 2018. Quanto alla recessione tecnica che si è verificata nel mezzo di quell'anno, l'Istat segna sempre un -0,1% per il secondo trimestre del 2018 mentre il terzo è stato corretto al ribasso: da -0,1% a -0,2%.

 

Guardando al tendenziale, il dato del terzo trimestre del 2019 è stato alzato da +0,3% a +0,5%. Tornando al quarto trimestre del 2019, "dal lato della domanda, vi è un contributo negativo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e un apporto positivo della componente estera netta", spiega l'Istituto di statistica. Viene poi ricordato come il trimestre abbia avuto 2 giornate lavorative in meno rispetto al precedente mentre su base annua non c'è scarto.

 

  1. PIL: DATO TRIMESTRALE SOTTO LE ATTESE DEGLI ANALISTI

 (ANSA) - La contrazione congiunturale del Pil nel quarto trimestre del 2019, pari al -0,3%, si discosta da gran parte delle previsioni. Molti analisi, come rilevato anche dal consensus raccolto dall'agenzia Bloomberg, attendevano un altro segno più, pur se debole, in scia ai risultati dei trimestri precedenti. Le aspettative si concentravano infatti su un +0,1%. Ma nell'ultimo periodo c'era anche chi aveva captato la possibilità di una flessione del Prodotto interno lordo o almeno di una sua stasi.

 

giuseppe conte roberto gualtieri 15

E' il caso della Banca d'Italia, che nel bollettino economico diffuso il 17 gennaio parlava di un dato che probabilmente sarebbe rimasto pressoché stazionario, avvertendo che però la stima poteva essere soggetta a rischi al ribasso. Ora l'Istat segna un calo netto, anche se, tiene a precisare l'Istituto, si tratta di una "stima preliminare" che "ha, come sempre, natura provvisoria e si basa sulla valutazione dell'andamento delle componenti dell'offerta e su un insieme ridotto di indicatori congiunturali".

 

  1. UE-19: PIL EUROZONA +0,1% NEL QUARTO TRIMESTRE

 (ANSA) - Nell'ultimo trimestre del 2019 il Pil della zona euro e della Ue-28 è cresciuto dello 0,1%. Lo comunica Eurostat nella sua stima flash. Nel terzo trimestre il Pil era cresciuto di 0,3% in entrambe le zone. Secondo una prima stima della crescita annua, nel 2019 il Pil è salito di 1,2% nella zona euro e di 1,4% nella Ue-28.

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)