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MENTANA AVVERTE I SUOI COLLEGHI GIORNALISTI CHE SI SONO ‘SCIAGURATAMENTE CONSEGNATI ALLA POLITICA’ E HANNO VOTATO A FAVORE DI MINZOLINI: ‘UN BOOMERANG POLITICO CHE QUEL PARTITO (IL PD) RISCHIA DI PAGARE CARO. MI RICORDA CERTI VOTI DURANTE TANGENTOPOLI. QUANDO NON C’È LA POLITICA, PREVALGONO LE PULSIONI’
Enrico Mentana su Facebook
Il contributo dato da numerosi senatori Pd al salvataggio di Augusto Minzolini è indiscutibilmente un boomerang politico, che quel partito rischia di pagare caro. Inutile aggiungere argomenti: gli effetti sono già davanti ai nostri occhi. La delegittimazione delle forze politiche della prima Repubblica cominciò proprio così, con alcune votazioni di salvataggio di singoli parlamentari che provocarono l'ira popolare, e quel che ne seguì (tanto per ricordarlo: il trionfo elettorale di Berlusconi).
C'è una cosa però che mi sento di escludere: la partecipazione di molti di quei senatori (tra cui quelli che conosco come miei colleghi sciaguratamente consegnati alla politica) a un disegno di "voto di scambio" rispetto alla votazione del giorno prima su Lotti, o di prova tecnica di un'alleanza con Forza Italia.
Sarebbe facilissimo esporli al pubblico ludibrio per raccogliere un applauso o un like: ma non sarebbe onesto da parte mia, perché so che non è così. Capita che qualcuno ragioni e poi scelga secondo coscienza, magari in modo opposto a noi. Non per questo va linciato. Resta la questione di fondo, che è la stessa di 25 anni fa: quando non c'è la politica prevalgono le pulsioni