CHE BURRASCA PER ANGELONA: MERKEL A BREVE POTREBBE ESSERE COSTRETTA A CACCIARE SEEHOFER CON UN VOTO INTERNO ALLA COALIZIONE, PRIMA DI VENIRE SCHIACCIATA DAL SUO ''ALLEATO''. L'ALTERNATIVA C'È: FAR ENTRARE I VERDI E PORTARE A SINISTRA IL GOVERNO - IN TUTTO QUESTO C'È TRUMP CHE CANNONEGGIA LA CANCELLIERA E GODE NEL VEDERE L'EUROPA CORRERE IMPAZZITA COME QUEI POLLI CUI HANNO TAGLIATO LA TESTA
DAGONEWS
Giorni burrascosi per l'Angelona: Salvini con la sua strategia migrante-centrica è riuscito a destabilizzare la Merkel, che si trova ora sotto il fuoco continuo del suo alleato (per mancanza di prove) Horst Seehofer, che mena ogni giorno sulla cancelliera e prepara il campo per le elezioni in Baviera del prossimo settembre. Nel 2014 Alternative fur Deutschland prese oltre il 12%, allora il suo risultato migliore, e Seehofer non intende farsi scavalcare a destra. Ieri l'incontro con l'austriaco Kurz e i messaggi all'Italia, con cui pensa di negoziare il ''rinvio dei profughi'', uno scenario visto come la peste dal governo Salvini.
Per ora è riuscita a rintuzzare questo junior partner che spera di farla fuori, ma potrebbe essere costretta a cacciarlo, proponendo un voto interno nell'alleanza CDU/CSU. Tra i parlamentari e i big del partito lei ha ancora la maggioranza e il sostegno del suo ex ministro delle Finanze, l'influente Wolfgang Schaeuble. L'alternativa ci sarebbe: un sostegno del partito dei Verdi con cui sostituire lo storico alleato bavarese. Sarebbe uno scossone per la politica tedesca, ma è anche vero che in Germania non sono pochi quelli che stanno perdendo la pazienza per le salvinate di Seehofer.
In tutto questo si è infilato anche il ciclone Trump, che sta smantellando la fragile Unione Europea: a lui non serve a nulla avere un continente forte e coeso, il futuro degli Stati Uniti passa per la Cina (e questo cambiamento iniziò con il cossiddetto pivot verso l'Asia di Obama, mica è solo colpa del puzzone) e per un nuovo gioco con la Russia. Il vecchio divide et impera vale sempre, specialmente ora: Trump strizza l'occhio a Conte, si fa corteggiare da Kurz ed è letteralmente adorato dal governo polacco.
Ha sbaciucchiato Macron per indebolire Merkel, e poi ha menato pure lui. L'Unione procede come uno di quei polli a cui hanno staccato la testa. Nelle prossime settimane si capirà se Angelona resisterà all'attacco che sta subendo da tutti i fronti. Da quello dipende il futuro dell'Europa come la conosciamo.