AFRIKA KORPS AGAIN! LE TRUPPE TEDESCHE TORNANO IN AFRICA A SETTANT'ANNI DA EL ALAMEIN PER AIUTARE I FRANCESI IN UN'AZIONE MILITARE CONGIUNTA

Andrea Tarquini per "la Repubblica"

L'Afrika Korps è pronto a rinascere, ma sotto un segno opposto a quello di Rommel: in nome dell'Europa, delle sue missioni di pace e dei suoi interessi nel continente nero. E soprattutto, in nome dell'imperativo strategico di Angela Merkel: sostenere la Francia con un grande gesto simbolico.

Anche in armi, tanto più dopo la promessa svolta riformista in politica economica da parte di François Hollande. Soldati tedeschi e aerei da trasporto Transall della Luftwaffe potrebbero entrare in azione nelle prossime settimane o mesi nel Mali e nella Repubblica centroafricana, i due paesi subsahariani dove Parigi finora ha affrontato da sola guerriglie e terrorismi integralisti.

«L'Europa non può lasciare la Francia sola in Africa», ha detto ieri il ministro degli Esteri, Frank-Walter Steinmeier. E nel pomeriggio ha avuto un primo consulto telefonico col capo della diplomazia francese Laurent Fabius, che incontrerà martedì. «Gli interessi dell'Europa intera - ha aggiunto - sono in gioco quando nell'Africa nera e subsahariana agiscono le minacce di instabilità, terrorismo e deportazioni».

Lo svolta era stata preannunciata da uno scoop della Sueddeutsche Zeitung, confermato in sostanza dal ministro. Sarà la prima missione militare comune a due di Berlino e Parigi, e in assoluto il primo intervento tedesco in Africa dopo che la "Volpe del deserto" incassò da Montgomery la disfatta di El Alamein.

I piani per accogliere le richieste francesi sono stati illustrati in circolo ristretto prima dal capo di Stato maggiore interforze generale Volker Wieker, poi in modo più preciso dal capo di stato maggiore della Bundeswehr e responsabile delle forze di pronto intervento Hans-Werner Fritz. Un segnale politico di Angela Merkel, vitale per l'Eliseo in un momento difficile su più fronti, dalla svolta moderata in economia, al caso di Julie Gayet, fino alle difficoltà militari appunto in Africa.

Credo, ha detto il generale Fritz, «che l'Africa, e soprattutto l'Africa del Nord e centrale, ci darà da fare nei prossimi anni». Prossimi anni, o piuttosto prossimi giorni: il piano prevede di mobilitare la brigata congiunta franco-tedesca, impiegandola per la prima volta in un'azione militare congiunta, esterna all'Europa. La situazione in Mali, ha aggiunto il numero uno della Bundeswehr, «davvero non appare stabilizzata», e le forze armate tedesche «continueranno a dare il loro contributo per consolidare gli equilibri attuali».

Un eufemismo, per annunciare in realtà, sottolinea la Sueddeutsche, un impegno militare di ben altra natura rispetto agli aiuti all'addestramento e alla logistica delle forze governative locali. Duramente criticata da Parigi e Londra per il suo disimpegno totale nella guerra contro Gheddafi, Angela Merkel ha voluto cambiare strada.

L'Afrika Korps franco-tedesco e anti-integralisti farà uscire Parigi dal carattere finora solitario delle sue missioni. Le decisioni potrebbero essere adottate già oggi a livello europeo a Bruxelles, poi confermate nel dettaglio il 19 febbraio prossimo dal Consiglio di difesa bilaterale franco-tedesco.

 

THOMAS DE MAZIERE MINISTRO TEDESCO DELLA DIFESA IN MALI SOLDATI TEDESCHI SOLDATI TEDESCHI IN MALI MERKEL TRA I SOLDATI SOLDATI TEDESCHI IN MALI SOLDATI TEDESCHI IN MALI

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...