israele - proteste contro la riforma della giustizia di netanyahu - 3

HANNO MESSO BIBI IN UN ANGOLO – IL PRESIDENTE ISRAELIANO, ISAAC HERZOG, HA CHIESTO AL PRIMO MINISTRO, NETANYAHU, DI FERMARE LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA. L’APPELLO ARRIVA DOPO LE NUOVE MANIFESTAZIONI IN PIAZZA E IL LICENZIAMENTO DEL MINISTRO DELLA DIFESA, YOAV GALANT, CHE MENTRE IL PREMIER ERA A LONDRA HA ESPRESSO LA SUA OPPOSIZIONE AL DISCUSSO PROGETTO – LE PROTESTE SONO ARRIVATE ANCHE DAVANTI ALLA CASA DI NETANYAHU, A GERUSALEMME. E ORA IL PREMIER POTREBBE SOSPENDERE LA RIFORMA...

 

 

 

yoav gallant benjamin netanyahu

1. ISRAELE, HERZOG A NETANYAHU: STOP A RIFORMA GIUSTIZIA

(ANSA) - Il presidente israeliano Isaac Herzog chiede al primo ministro Benjamin Netanyahu di fermare la riforma della giustizia che - scrive in una nota riportata dai media locali - "indebolisce il sistema giudiziario". Herzog ha fatto appello direttamente al premier, facendo riferimento anche ai disordini avvenuti nel Paese: "Abbiamo assistito a scene molto difficili. Faccio appello al Primo Ministro, ai membri del governo e ai membri della coalizione. Per il bene dell'unità del popolo di Israele, per amore della responsabilità a cui siamo obbligati, ti invito a interrompere immediatamente il processo legislativo" della riforma.

 

2. MEDIA, NETANYAHU VERSO SOSPENSIONE RIFORMA 
(ANSA)
-  Il premier israeliano Benyamin Netanyahu parlerà oggi alla nazione e, secondo i media che citano fonti vicino al primo ministro, potrebbe annunciare la sospensione della riforma giudiziaria. La decisione è arrivata dopo la nottata di forti proteste in tutto il Paese a causa del licenziamento del ministro della difesa Yoav Gallant, reo di aver chiesto il fermo della riforma. Anche il presidente Herzog questa mattina ha chiesto al premier lo stop dell'iter legislativo della riforma. Secondo alcune fonti, il discorso di Netanyahu è atteso attorno alle 10:30 ora locale (le 9:30 in Italia).

 

3. CRESCE LA RIVOLTA IN ISRAELE NETANYAHU ASSEDIATO VALUTA LO STOP ALLA RIFORMA

Estratto dell’articolo di Rossella Tercatin per “la Repubblica”

 

isaac herzog 1

Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha licenziato il ministro della Difesa Yoav Galant per aver espresso la sua opposizione alla riforma della giustizia. Sabato sera Galant era stato il primo membro dell’esecutivo a rompere i ranghi e a chiedere di fermare l’iter legislativo per aprire i negoziati all’opposizione e ricomporre la spaccatura senza precedenti che sta lacerando il Paese.

 

La decisione ha generato accese proteste in tutto il Paese — con i manifestanti che hanno accerchiato la residenza a Gerusalemme del premier — e la reazione degli Stati Uniti che, attraverso il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale John Kirby, hanno espresso «forte preoccupazione e urgente necessità di un compromesso».

israele proteste contro la riforma della giustizia di netanyahu 3

 

[…] Immediata la reazione delle piazze con migliaia di persone per le strade delle principali città. A Gerusalemme i manifestanti hanno forzato le barriere protettive nei pressi della casa del primo ministro e ci sono stati violenti scontri. Il console israeliano a New York si è dimesso per protesta contro il premier.

 

[…] La prima parte della riforma della giustizia dovrebbe approdare stasera alla Knesset per il voto finale. Anche se Galant e Yuli Edelstein (l’altro membro del Likud che ha chiesto di fermare l’iter) votassero contro, servirebbero ancora almeno due deputati per impedire l’approvazione della legge. […]

 

4. NETANYAHU CACCIA UN MINISTRO ISRAELE IN PIAZZA CONTRO DI LUI

israele proteste contro la riforma della giustizia di netanyahu 5

Estratto dell’articolo di Fiamma Nirenstein per “il Giornale”

 

Quando si tocca l’esercito, le cose si fanno drammatiche fino nel profondo dell’anima di ogni cittadino d’Israele: è qui che si gioca la vita del Paese assediato da molti nemici, qui che il Paese conosce il suo maggiore livello di emozione e di unità […].

 

Il partito di maggioranza di cui è leader Benjamin Netanyahu rischia di spaccarsi; ma proprio su questo Netanyahu era obbligato, per conservare il suo ruolo, a prendere la decisione che ha annunciato alle 8 di sera. È allora, quando ha annunciato che aveva deciso di escludere dal governo il ministro della Difesa Yoav Gallant, che si è spalancata la notte più agitata negli uffici del governo, alla Knesset, nelle case e nelle caserme.

yoav gallant benjamin netanyahu

 

Lo ha fatto dopo ore di riflessione: Gallant due giorni fa, mentre Bibi era a Londra, ha preso il palcoscenico per dichiarare che informazioni drammatiche sul pericolo per la sicurezza di Israele, molto aumentate dal rifiuto a servire dei piloti e di altre unità impegnate nella rivolta, suggerivano che si debba fermare del tutto la riforma della giustizia. Ma dichiarava tuttavia di crederci. Gallant e Netanyahu, molto amici da sempre, si erano incontrati prima della partenza di Bibi per Londra giovedì scorso. Il primo ministro gli aveva comunicato la sua intenzione di tenere un discorso a reti unificate con la sua forte richiesta di colloquio e concordia fra le parti e la determinazione di portare avanti una parte della sua riforma.

israele proteste contro la riforma della giustizia di netanyahu 6

 

Gallant, su richiesta, aveva concordato di aspettare il suo ritorno per parlare. Poi, ha anticipato. Gallant ha soprattutto indicato la minaccia: è molto vicina, ha detto, e una delle cause nell’indebolimento è l’allargarsi del movimento dei refusenik nell’esercito. Un dato grave, shoccante, mai verificatosi prima nella storia di Israele. Gallant ha chiesto di bloccare tutto in nome di questo: ma è stata una denuncia di debolezza che Netanyahu non poteva accettare, da Gallant, il suo ministro. […]

 

netanyahu

Già due personaggi di primo piano del Likud come il presidente della commissione Esteri Yuli Edelstein e il ministro David Bitan hanno dichiarato che Gallant ha ragione, il partito da segni di crepe; Yair Lapid come al solito copre Netanyahu di insulti, e non ne mancano per chi lo sostiene e potrebbe divenire il prossimo ministro della Difesa, l’ex capo dello Shabbach, Avi Dichter. Ormai sull’ipotesi della sua candidatura lo inseguono le maledizioni della piazza. I toni sono esasperati e furiosi, Netanyahu ha voluto dimostrare che la sua strategia non conosce debolezze. A New York si è dimesso il console Asaf Zamir in segno di protesta contro Netanyahu.

israele proteste contro la riforma della giustizia di netanyahu 1israele proteste contro la riforma della giustizia di netanyahu 4israele proteste contro la riforma della giustizia di netanyahu 2

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...