fini rocca figlia

"MIA FIGLIA NON LAVORERÀ PER ROCCA. PREFERISCE RESTARE IN CROCE ROSSA" – L’EX PRESIDENTE DELLA CAMERA GIANFRANCO FINI CONFERMA LA DAGO-ANTICIPAZIONE - "IN MOLTI MI DICONO CHE MIA FIGLIA SIA BRAVA MA LEI, E PER SUA FORTUNA, È DEL TUTTO PRIVA DI ESPERIENZA POLITICA" – POI ASSICURA CHE NON HA MAI CERCATO CORSIE PREFERENZIALI PER I FIGLI. "NON CE N'È MAI STATO BISOGNO E DI QUESTO VADO MOLTO ORGOGLIOSO..."

Estratto dell’articolo di Clemente Pistilli per roma.repubblica.it

 

gianfranco fini

"Rocca aveva chiesto a mia figlia di seguirlo in Regione, lei ci ha pensato, ma ha poi preferito restare in Croce Rossa". Ad annunciare che Giuliana Fini ha scelto di rinunciare a diventare una stretta collaboratrice del governatore del Lazio è il padre, l'ex leader di Alleanza Nazionale ed ex presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini.

 

 

Il presidente Francesco Rocca ha dato mandato alla Direzione regionale affari istituzionali e personale di assumere 23 persone da destinare alla segreteria della presidenza e alle strutture dell'ufficio di gabinetto. 

 

(...)

Una lista in cui il governatore, come rivelato da Repubblica, ha inserito anche la figlia di Fini, con l'obiettivo di assegnarla alla struttura cerimoniale come categoria C. Il presidente non sembra aver tenuto contro del possibile rifiuto che, come specificato dall'ex presidente della Camera dei deputati, è invece arrivato da Giuliana Fini.

 

 

FRANCESCO ROCCA

Quest'ultima, che Rocca ha conosciuto proprio nella Cri di cui è stato presidente fino al giorno in cui ha annunciato la sua candidatura, resterà alla guida dell'unità operativa merchandising dell'organizzazione di volontariato.

 

"In molti mi dicono che mia figlia sia brava - specifica l'ex leader di An - ma preferisce restare in Croce Rossa, essendo anche legata a quel mondo dove ha fatto volontariato. Lei, e per sua fortuna, è del tutto priva di esperienza politica".

gianfranco e giuliana fini

 

(..) Gianfranco Fini intanto, dopo che sui social c'era chi aveva insinuato che il contratto in Regione fosse arrivato alla donna soltanto perché "figlia di", assicura che non ha mai cercato corsie preferenziali per i figli. "Non ce n'è mai stato bisogno - afferma - e di questo vado molto orgoglioso".

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