VIENI AVANTI, CREMLINO! – LA DENUNCIA DI MICROSOFT: “LE DEMOCRAZIE DI TUTTO IL MONDO SONO SOTTO ATTACCO. INTERNET È DIVENTATO UN MODO PER ALCUNI GOVERNI PER TENTARE DI MANOMETTERE I SISTEMI DI VOTO” - GIÀ PARTITA LA CAMPAGNA PER LE ELEZIONI DI MIDTERM: DIETRO AGLI ATTACCHI CI SONO I TROLL DI PUTIN - QUANDO DEVONO RICORDARE LO SPIONAGGIO AMERICANO (DO YOU REMEMBER NSA?), I COLOSSI USA PERDONO LA MEMORIA...
"È chiaro che le democrazie di tutto il mondo sono sotto attacco. Entità straniere stanno lanciando attacchi informatici per interrompere le elezioni e seminare discordia".
Lo scrive in un post il presidente di Microsoft, Brad Smith. La compagnia ha annunciato di aver scoperto hacker legati al governo russo che puntavano a gruppi politici Usa. "Internet è diventato un modo per alcuni governi di rubare e divulgare informazioni, diffondere disinformazione, sondare e tentare di manomettere i sistemi di voto", ha detto Smith.
Anche le prossime elezioni di medio termine negli Stati Uniti sono minacciate dagli hacker russi, prosegue Microsoft. L'azienda ha annunciato di aver fermato alcuni attacchi phishing che indirizzavano gli utenti verso i duplicati di siti web di organizzazioni statunitensi, con l'obiettivo di carpire informazioni personali e dare false informazioni.
Dietro agli attacchi, spiega l'azienda di Redmond, ci sarebbero i celebri criminali informatici russi del gruppo 'Apt28', accusati di lavorare a contatto con il governo di Mosca. Non a caso, infatti, ad essere attaccati sono stati anche alcuni siti come quelli dell'Hudson Institute e dell'International Republican Institute, istituzioni molto critiche nei confronti non solo di Trump ma anche di Putin.
Il Cremlino: sempre accuse senza prove
Il Cremlino ha detto di non avere idea del perché Microsoft abbia denunciato di aver sventato una presunta campagna di attacchi di hacker russi contro siti Usa, tesi a influenzare le elezioni di metà mandato di novembre.
"La nostra risposta è quella di sempre: non capiamo di che hacker stiano parlando e quale sia la loro influenza sul voto", ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov. "Non capiamo quali prove abbiano e su cosa siano basate tali conclusioni", ha poi aggiunto.