emmanuel macron giorgia meloni ocean viking

A MIGRANTE, MIGRANTE E MEZZO – AL CONSIGLIO UE SUL TEMA DEI MIGRANTI, IL MINISTRO DEGLI INTERNI FRANCESE, GERALD DARMANIN, HA SGANCIATO UN NUOVO CEFFONE AL GOVERNO MELONI: “SE L’ITALIA NON PRENDE LE NAVI E NON ACCETTA LA LEGGE DEL MARE E DEL PORTO PIÙ SICURO NON CI SARANNO RICOLOCCAMENTI IN FRANCIA E GERMANIA” – DOPO IL CASINO OCEAN VIKING, A BRUXELLES DIFFICILMENTE LE RICHIESTE DI ROMA SARANNO ACCOLTE…

Da www.open.online

 

GIORGIA MELONI EMMANUEL MACRON

«Se l’Italia non prende le navi e non accetta la legge del mare e del porto più sicuro non c’è motivo che i Paesi che fanno i ricollocamenti siano Francia e Germania, che sono quelli che accolgono le navi e sono gli stessi che accolgono direttamente i migranti dall’Africa e dall’Asia». È questa la chiara posizione dichiarata dal ministro degli interni francese, Gerald Darmanin, mentre arriva al Consiglio straordinario dei ministri europei degli Interni a Bruxelles.

 

Dedicato al tema dell’immigrazione, a seguito dei recenti scontri tra Stati membri e in particolare dopo lo strappo di Parigi sull’intesa dei ricollocamenti, tra gli obiettivi del vertice c’è la discussione del piano d’emergenza per le politiche migratorie nell’Ue, presentato dalla Commissione Europea lo scorso 21 novembre. Ma la posizione con cui si affaccia la Francia al vertice sembra non cambiare da quella assunta fino ad oggi.

 

GIORGIA MELONI EMMANUEL MACRON MEME

Il meccanismo di solidarietà «è l’unico che permette di distribuire le difficoltà in tutta Europa e di costringere i Paesi di primo ingresso come l’Italia a predisporre le frontiere di cui abbiamo bisogno e la registrazione di tutti gli stranieri di cui abbiamo bisogno in ambito europeo», spiega il ministro francese commentando però che «per il momento non è così».

 

Pertanto, aggiunge Darmanin, «vedremo a fine giornata se l’Italia e gli altri Paesi interessati adotteranno il piano della Commissione con il rispetto degli accordi presi, che abbiamo firmato solo pochi mesi fa e di cui l’Italia era firmataria». Secondo fonti qualificate, per l’Italia il piano d’azione della Commissione Ue e il consiglio straordinario rappresentano «un segnale di grande attenzione per le esigenze dell’Italia. La situazione impone però di agire con tempestività».

 

Presidenza Ue: «Tensioni Italia-Francia? Già passate»

migranti scendono dalla nave rise above a reggio calabria 8

Interpellato sulle tensioni sui migranti tra Italia e Francia, il ministro dell’interno Ceco Vit Rakusan, attualmente alla presidenza di turno dell’Ue, ha commentato dicendo: «Penso che la situazione ora sia molto migliorata. Abbiamo la sensazione che la tensione sia già passata». Si è rivolto poi nello specifico anche al governo italiano: «L’Italia ha un nuovo Governo, daremo il benvenuto al nuovo collega e naturalmente vogliamo ascoltare la posizione italiana, ma abbiamo lavorato molto alla preparazione di questo incontro, abbiamo parlato con i Paesi».

 

Per quanto riguarda, invece, l’ipotesi di aprire centri di screening in Africa, il ministro ceco ha riferito che sarà uno degli argomenti che affronteranno al vertice: «Non è ancora stato discusso ma è una delle possibili soluzioni. Oggi si dovrebbe aprire una base di discussione su vari argomenti tra i Paesi in vista del Consiglio di dicembre».

due migranti sul molo di Catania dopo essersi tuffati in mare

 

geo barents catania big

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...