SOTTO-SEGHE-TARI, SOPRA GLI INTERESSI/2 - I BERLUSCONES S’INCAZZANO PER I TROPPI SINISTRATI, MA ALLA DIFESA FINISCE MILONE, L’EX CONSIGLIERE DI ‘GNAZIO LARISSA CHE VIENE DA LIGRESTI E SOLLECITAVA A BORGOGNI DI FINMECCANICA UN CONTRIBUTO PER LA CONVENTION PDL - GASPARRI CONTRO IL PRODIANO D’ANDREA E IL PATONZA VEDE COME IL FUMO NEGLI OCCHI PELUFFO ALLE COMUNICAZIONI - CIACCIA-CIA’ E LE INFRASTRUTTURE APPALTATE A BANCA INTESA…

1 - INCREDIBILE ALLA DIFESA L'UOMO DI BORGOGNI
Sara Nicoli per "il Fatto quotidiano"

Tecnici, certo. Ma con una forte connotazione politica nascosta nella giacca. La spartizione, come temeva ieri Di Pietro, di fatto si è consumata alla grande. Anche sotto il profilo del conflitto d'interesse, certo, ma la divisione dei pani e dei pesci ha seguito la logica del miglior manuale Cencelli.

Tanto per fare un primo esempio: Adelfio Elio Cardinali, nuovo sottosegretario alla Salute e radiologo di Palermo, è marito di Anna Palma, capo della segreteria del presidente del Senato Renato Schifani. Così come Filippo Milone, sottosegretario alla Difesa, era consigliere per la politica industriale di Ignazio la Russa al ministero.

Ex manager del gruppo Ligresti, Milone si trova al centro di una conversazione telefonica di Lorenzo Borgogni, ex direttore centrale delle relazioni istituzionali di Finmeccanica, con Marco Forlani, dirigente del gruppo. Anche per questa telefonata il pm di Roma Paolo Ielo ha chiesto l'arresto di Borgogni, negato poi dal gip.

Nella conversazione i due manager parlavano di un contributo sollecitato dallo stesso Milone in occasione della convention del Pdl a Milano del 2010, ammessa da Borgogni anche durante l'interrogatorio di due giorni fa. Il nuovo sottosegretario alla Difesa, quindi, soltanto l'anno scorso, chiedeva a Forlani di sollecitare Borgogni affinché si sbrigasse a far avere al Pdl un contributo.

L'inchiesta su Finmeccanica sta rivelando un presunto sistema di versamenti illeciti dal colosso della difesa, controllato dal ministero del Tesoro, al mondo della politica. Al governo arriva anche Giovanni Ferrara, diretto superiore di Paolo Ielo, che due giorni fa ha posto domande a Borgogni in un interrogatorio proprio su quel contributo sollecitato da da Milone Berlusconi non ha lasciato niente al caso, specie alla Giustizia. Dove sono arrivati due sottosegretari che dire "di area" è dire poco.

Il primo Andrea Zoppini, un giovane alla corte di Monti (ha 46 anni), ordinario alla Facoltà di Giurisprudenza di Roma 3, è stato consulente giuridico di Palazzo Chigi nel governo Berlusconi e Salvatore Mazzamuto, anche lui ordinario a Roma 3 ed ex consigliere laico del Csm, è stato presentato a Berlusconi da Filippo Mancuso in tempi, però, non sospetti. Non mancano, poi, nomine di area Quirinale, come quella di Paolo Peluffo, ex portavoce di Ciampi, a nuovo responsabile comunicazione del governo e di Carlo Malinconico, "capo" degli editori della Fieg a palazzo Chigi con delega all'Editoria.

E, ancora, Antonio Malaschini a sottosegretario per i rapporti con il Parlamento, uomo di fiducia di Schifani. Ma la partita non è stata affatto facile da portare a casa per Monti. Che tutto si fosse complicato lo si è capito ieri sera dal ritardo con cui è cominciato il cdm. Un ritardo che, a quanto si è capito, è stato dovuto soprattutto alla nomina di Patroni Griffi a ministro della Funzione pubblica. Che ha trovato ostacoli anche a qualche minuto dalla firma quando il sottosegretario alla Presidenza Antonio Catricalà ha sollevato dubbi sulla scelta. Come sono stati superati i dubbi di Vittorio Grilli.

Ma il Pdl scalpita, soprattutto per la nomina di Giampaolo D'Andrea a sottosegretario alla Presidenza, un nome legato al governo prodi che ha fatto infuriare Gasparri. Ma non è finita. Oggi, nonostante il pieno fatto con nomi come Milone, Ferrara e Mazzamuto, il Pdl urlerà alla violazione dei patti. "Il nostro giudizio complessivo è molto critico - sostenevano ieri a tarda sera fonti pidielline - e non è detto che non faremo sentire il nostro dissenso anche in aula".

La Delusione di Berlusconi, a quanto si apprende, sta anche nelle nomine allo Sviluppo Economico. Passera per il momento ha tenuto per se la delega alle Comunicazioni, anche se una buona mano, a quanto di apprende, la darà Paolo Peluffo. Non poteva andare peggio.

2 - INFRASTRUTTURE APPALTATE A INTESA
G. Me. per il "Fatto quotidiano"

Vice ministro allo Sviluppo economico, con delega alle Infrastrutture. Per Mario Ciaccia, romano di 64 anni, è il coronamento di una carriera iniziata come magistrato della Corte dei Conti e proseguita con numerosi incarichi al fianco di diversi ministri. Ciò che rende la sua nomina quantomeno discutibile è il ruolo ricoperto da Ciaccia negli ultimi nove anni alla Banca Intesa Sanpaolo, a stretto contatto con il ministro che l'ha voluto, Corrado Passera. Ciaccia è fino a oggi amministratore delegato della controllata Banca Intesa Infrastrutture e Sviluppo (Biis), la struttura del gruppo che si occupa di finanziare le grandi opere.

L'ultima operazione targata Ciaccia è l'architettura finanziaria per il cosiddetto Terzo Valico, la nuova linea ferroviaria ad alta velocità tra Genova e Milano. Il contratto è stato appena firmato, e adesso toccherà a Ciaccia controllare l'operazione che ha progettato come banchiere. Ad allarmare coloro che temono nuove colate di cemento a spese del debito pubblico c'è il progetto,di una legge che renda ancora più agili le procedure autorizzative rispetto alla "Legge obiettivo" del duo Berlusconi-Lunardi. La parola chiave è "bancabilità": dare ai progetti garanzie statali che consentano alle banche di finanziare senza problemi. L'obiettivo è assicurarsi che, se i conti non tornano, paghi lo Stato. Per un simile progetto un banchiere è proprio la persona giusta.

 

Larussa scherza FILIPPO MILONE SCHEDA borgogni GIOVANNI FERRARA PAOLO PELUFFO SCHEDA Carlo Malinconico

Ultimi Dagoreport

ursula von der leyen giorgia meloni elon musk donald trump

DAGOREPORT – IL CAMALEONTISMO DELLA DUCETTA FUNZIONA IN CASA MA NON PAGA QUANDO METTE I BOCCOLI FUORI DAI CONFINI NAZIONALI - MELONI PRIMA SI VANTAVA DELL’AMICIZIA CON MUSK E STROPPA E DELLA “SPECIAL RELATIONSHIP” CON TRUMP, ORA È COSTRETTA A TACERE E A NASCONDERSI PER NON PASSARE COME "AMICA DEL GIAGUARO" AGLI OCCHI DELL'UE. E, OBTORTO COLLO, E' COSTRETTA A LASCIARE A STARMER E MACRON IL RUOLO DI PUNTO DI RIFERIMENTO DELL'EUROPA MENTRE SALVINI VESTE I PANNI DEL PRIMO TRUMPIANO D’ITALIA, L'EQUILIBRISMO ZIGZAGANTE DELLA GIORGIA DEI DUE MONDI VIENE DESTABILIZZATO ANCOR DI PIU' DAL POSIZIONAMENTO ANTI-TRUMP DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO MERZ CHE FA SCOPA COL POLACCO TUSK, E LEI RISCHIA DI RITROVARSI INTRUPPATA CON IL FILO-PUTINIANO ORBAN - IL COLPO AL CERCHIO E ALLA BOTTE DEL CASO STARLINK-EUTELSAT...

elly schlein luigi zanda romano prodi - stefano bonaccini goffredo bettini dario franceschini

DAGOREPORT – PD, UN PARTITO FINITO A GAMBE ALL'ARIA: LA LINEA ANTI-EUROPEISTA DI SCHLEIN SULL’UCRAINA (NO RIARMO) SPACCA LA DIREZIONE DEM ED ELETTORI - SOLO LA VECCHIA GUARDIA DI ZANDA E PRODI PROVANO A IMPEDIRE A ELLY DI DISTRUGGERE IL PARTITO – LA GIRAVOLTA DI BONACCINI, CHE SI È ALLINEATO ALLA SEGRETARIA MULTIGENDER, FA IMBUFALIRE I RIFORMISTI CHE VANNO A CACCIA DI ALTRI LEADER (GENTILONI? ALFIERI?) – FRANCESCHINI E BETTINI, DOPO LE CRITICHE A ELLY, LA SOSTENGONO IN CHIAVE ANTI-URSULA - RISULTATO? UN PARTITO ONDIVAGO, INDECISO E IMBELLE PORTATO A SPASSO DAL PACIFISTA CONTE E DAL TUMPUTINIANO SALVINI CHE COME ALTERNATIVA AL GOVERNO FA RIDERE I POLLI…

ursula von der leyen elisabetta belloni

FLASH – URSULA VON DER LEYEN HA STRETTO UN RAPPORTO DI FERRO CON LA SUA CONSIGLIERA DIPLOMATICA, ELISABETTA BELLONI – SILURATA DA PALAZZO CHIGI, “NOSTRA SIGNORA ITALIA” (GRILLO DIXIT) HA ACCOMPAGNATO LA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NEL SUO VIAGGIO IN INDIA, SI È CIRCONDATA DI UN PICCOLO STAFF CHE INCLUDE GLI AMBASCIATORI MICHELE BAIANO E ANDREA BIAGINI – URSULA, PER FRONTEGGIARE L’URAGANO TRUMP, HA APPIANATO LE TENSIONI CON IL NEO-CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ (LEI ERA LA COCCA DELLA MERKEL, LUI IL SUO PIÙ ACERRIMO RIVALE). PACE FATTA ANCHE CON LA NEMESI, MANFRED WEBER…

emmanuel macron donald trump keir starmer xi jinping elon musk

DAGOREPORT – COME MAI LA GRAN BRETAGNA, PAESE STORICAMENTE GEMELLATO CON GLI STATI UNITI, SI E' RIAVVICINATA DI COLPO ALL'EUROPA, DIMENTICANDO LA BREXIT? DIETRO LA SORPRENDENTE SVOLTA DI KEIR STARMER CI SONO STATI VARI INCONTRI TRA I GRANDI BANCHIERI ANGLO-AMERICANI SPAVENTATI DAL CAOS ECONOMICO CREATO DAI DAZI DI TRUMP E DALLE CRIPTOVALUTE DI MUSK - DI QUI, SONO PARTITE LE PRESSIONI DEL CAPITALISMO FINANZIARIO SU KEIR STARMER PER UNA SVOLTA EUROPEISTA SULL'ASSE PARIGI-LONDRA CHE OPPONGA STABILITÀ E RAGIONEVOLEZZA ALLE MATTANE DELLA CASA BIANCA – ANCHE LA CINA, CHE HA RIPESCATO I VECCHI CAPITALISTI COME IL FONDATORE DI ALIBABA JACK MA, SI STA PREPARANDO A RISPONDERE ALLA DESTABILIZZAZIONE TRUMPIANA (XI JINPING HA NELLA FONDINA UN'ARMA MICIDIALE: 759 MILIARDI DI TITOLI DEL DEBITO USA. UNA VOLTA BUTTATI SUL MERCATO, SALTEREBBE IN ARIA TUTTO...)

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - ZELENSKY? VATTELA PIJA ‘NDER KURSK! LA CONTROFFENSIVA RUSSA NELLA REGIONE OCCUPATA DAGLI UCRAINI È IL FRUTTO DELLO STOP AMERICANO ALLA CONDIVISIONE DELL’INTELLIGENCE CON KIEV: SENZA L’OCCHIO DELLO ZIO SAM, LE TRUPPE DI ZELENSKY NON RESISTONO – IL TYCOON GODE: I SUCCESSI SUL CAMPO DI PUTIN SONO UN’ARMA DI PRESSIONE FORMIDABILE SU ZELENSKY. MESSO SPALLE AL MURO, L’EX COMICO SARÀ COSTRETTO A INGOIARE LE CONDIZIONI CHE SARANNO IMPOSTE DA USA E RUSSIA A RIAD…

turicchi, giorgetti, sala

FLASH! - IL DILEMMA DI GIORGETTI: IL CAPO DELLE PARTECIPATE DEL TESORO E SUO FEDELISSIMO, MARCELLO SALA, NON HA INTENZIONE DI TRASLOCARE ALLA PRESIDENZA DI NEXI PER FARE POSTO AD ANTONINO TURICCHI, CHE VANTA PERO’ UN ‘’CREDITO’’ NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL MEF PER AVER CONDOTTO IN PORTO LE TRATTATIVE ITA-LUFTANSA. MA ALLA PRESIDENZA DI ITA, INVECE DI TURICCHI, MELONI & C. HANNO IMPOSTO SANDRO PAPPALARDO, UN PILOTA PENSIONATO LEGATO AL CLAN SICULO DI MUSUMECI – ORA GIORGETTI SPERA CHE VENGA APPLICATA LA LEGGE CHE VIETA AI PENSIONATI DI STATO DI RICOPRIRE INCARICHI RETRIBUITI)…