carlo fuortes gennaro sangiuliano maggio fiorentino

E ORA GENNY SANGIULIANO CHE FARA’? DAL MINISTERO DELLA CULTURA FANNO SAPERE DI “NON AVER RICEVUTO NESSUNA COMUNICAZIONE UFFICIALE E FORMALE IN MERITO ALL'INDICAZIONE DI CARLO FUORTES A SOVRINTENDENTE DEL MAGGIO FIORENTINO. OCCORRE ACQUISIRE GLI ATTI E LEGGERLI. SORPRENDE LA RAPIDITÀ CON CUI È STATO DIFFUSO IL NOME DI FUORTES” – COME DAGO-DIXIT, C’È UN GROSSO SCAZZO SULLA NOMINA DI FUORTES, VOLUTA DA NARDELLA E SOSTENUTA DA GIANNI LETTA.  FRATELLI D’ITALIA SI È MESSA DI TRAVERSO ALLA SCELTA DELL’EX AD RAI…

Articoli correlati

COME DAGO-DIXIT, C'E UN GROSSO SCAZZO SULLA NOMINA DI CARLO FUORTES AL TEATRO DEL MAGGIO MUSICALE ..

FLASH! - DOPO IL PROVVIDENZIALE INTERVENTO PER LA DESIGNAZIONE DI CARLO FUORTES AL MAGGIO ...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

gennaro sangiuliano carlo fuortes foto di bacco

(ANSA) - "Il ministero della Cultura non ha ricevuto nessuna comunicazione ufficiale e formale in merito all'indicazione di Carlo Fuortes a Sovrintendente del Maggio Fiorentino. Occorre in primo luogo acquisire gli atti e leggerli. Sorprende la rapidità con cui è stato diffuso il nome di Fuortes, auspicando che l'analisi sia stata accurata e approfondita". Così fonti del Mic, spiegando che il ministero verificherà accuratamente il perimetro dei suoi poteri.

 

Dal ministero si ricorda inoltre che "esiste un precedente risalente all'epoca in cui il ministro in carica era Alberto Bonisoli: allora fu chiesto un approfondimento relativo al Massimo di Palermo. Non è escluso che ciò accada anche in questa occasione". (ANSA).

carlo fuortes foto di baccoMAGGIO MUSICALE FIORENTINO dario nardellaGIANNI LETTA ALLA CONVENTION PER I 30 ANNI DI FORZA ITALIA TEATRO DEL MAGGIO MUSICALE FIORENTINO

 

Ultimi Dagoreport

putin musk zelensky von der leyen donald trump netanyahu

DAGOREPORT - NON TUTTO IL TRUMP VIENE PER NUOCERE: L’APPROCCIO MUSCOLARE DEL TYCOON IN POLITICA ESTERA POTREBBE CHIUDERE LE GUERRE IN UCRAINA E MEDIORIENTE (COSTRINGENDO PUTIN E ZELENSKY ALLA TRATTATIVA E RISPOLVERANDO GLI ACCORDI DI ABRAMO TRA NETANYAHU E IL SAUDITA BIN SALMAN) – I VERI GUAI PER TRUMPONE SARANNO QUELLI "DOMESTICI”: IL DEBITO PUBBLICO VOLA A 33MILA MILIARDI$, E IL TAGLIO DELLE TASSE NON AIUTERÀ A CONTENERLO. ANCORA: ELON MUSK, PRIMA O POI, SI RIVELERÀ UN INGOMBRANTE ALLEATO ALLA KETAMINA CHE CREA SOLO ROGNE. LA MAXI-SFORBICIATA AI DIPENDENTI PUBBLICI IMMAGINATA DAL “DOGE” POTREBBE ERODERE IL CONSENSO DEL TYCOON, GIÀ MESSO A RISCHIO DAL PIANO DI DEPORTAZIONE DEI MIGRANTI (GLI IMPRENDITORI VOGLIONO LAVORATORI A BASSO COSTO) – I GUAI PER L’EUROPA SUI DAZI: TRUMP TRATTERÀ CON I SINGOLI PAESI. A QUEL PUNTO GIORGIA MELONI CHE FA: TRATTA CON "THE DONALD" IN SEPARATA SEDE O RESTERÀ "FEDELE" ALL'UE?

simona agnes gianni letta giorgia meloni rai viale mazzini

DAGOREPORT – TOH! S’È APPANNATA L’EMINENZA AZZURRINA - IL VENTO DEL POTERE E' CAMBIATO PER GIANNI LETTA: L’EX RICHELIEU DI BERLUSCONI NON RIESCE A FAR OTTENERE A MALAGÒ IL QUARTO MANDATO AL CONI. MA SOPRATTUTO FINO AD ORA SONO FALLITI I SUOI VARI TENTATIVI DI FAR NOMINARE QUEL CARTONATO DI SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA DELLA RAI A SCOMBINARE I PIANI DI LETTA È STATO CONTE CHE SE NE FREGA DEL TG3. E L'INCIUCIO CON FRANCESCO BOCCIA L'HA STOPPATO ELLY SCHLEIN – PARALISI PER TELE-MELONI: O LA AGNES SI DIMETTE E SI TROVA UN NUOVO CANDIDATO O IL LEGHISTA MARANO, SGRADITO DA FDI, RESTA ALLA PRESIDENZA "FACENTE FUNZIONI"...

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT – AVANTI, MIEI PRODI: CHI SARÀ IL FEDERATORE DEL CENTRO? IL “MORTADELLA” SI STA DANDO UN GRAN DA FARE, MA GUARDANDOSI INTORNO NON VEDE STATISTI: NUTRE DUBBI SUL CARISMA DI GENTILONI, È SCETTICO SULL'APPEAL MEDIATICO DI RUFFINI, E ANCHE RUTELLI NON LO CONVINCE – NON SOLO: SECONDO IL PROF NON SERVE DAR VITA A UN NUOVO PARTITO MA, COME IL SUO ULIVO, OCCORRE FEDERARE LE VARIE ANIME A DESTRA DEL PD - NON BASTA: IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE CHE DOVRA' SFIDARE IL REGIME MELONI, SECONDO PRODI, NON DOVRÀ ESSERE IL SEGRETARIO DI UN PARTITO (SALUTAME ‘A ELLY)…

giorgia meloni romano prodi elon musk donald trump ursula von der leyen giovanbattista fazzolari

COME MAI ALLA DUCETTA È PARTITO L’EMBOLO CONTRO PRODI? PERCHÉ IL PROF HA MESSO IL DITONE NELLA PIAGA: “L’ESTABLISHMENT AMERICANO ADORA LA MELONI PERCHÉ OBBEDISCE” - OBBEDIENTE A CHI? AI VERI ‘’POTERI FORTI’’, QUEI FONDI INTERNAZIONALI, DA BLACKSTONE A KKR, CHE FINO A IERI LO STATALISMO DI MELONI-FAZZOLARI VEDEVA COME IL FUMO AGLI OCCHI, ED OGGI HANNO IN MANO RETE UNICA, AUTOSTRADE, BANCHE E GRAN PARTE DEL SISTEMA ITALIA - E QUANDO SI RITROVA L’INATTESO RITORNO AL POTERE DI TRUMP, ECCOLA SCODINZOLARE TRA LE BRACCIA DI ELON MUSK, PRONTA A SROTOLARE LA GUIDA ROSSA AI SATELLITI DI STARLINK - LA FORZA MEDIATICA DI “IO SO’ GIORGIA” VA OLTRE QUELLA DI BERLUSCONI. MA QUANDO I NODI ARRIVERANNO AL PETTINE, CHE FARÀ? DA CAMALEONTICA VOLTAGABBANA TRATTERÀ I DAZI CON TRUMP O RESTERÀ IN EUROPA? - MA C’È ANCHE UN ALTRO MOTIVO DI RODIMENTO VERSO PRODI…