BRACCIA STIPENDIATE DALL’AGRICOLTURA - ALL’INTERNO DEL MINISTERO GUIDATO DALLA DE GIROLAMO ENTI, SOCIETÀ PARTECIPATE E CARROZZONI PER RICICLARE GLI AMICI DEGLI AMICI

Stefano Sansonetti per La Notizia (www.lanotiziagiornale.it)

Un mare magnum all'interno del quale sguazzano enti e società partecipate di dubbia utilità. Con la solita presenza di politici ed ex politici riciclati, lauti stipendi e consulenze a non finire. C'è soltanto l'imbarazzo della scelta all'interno del ministero delle politiche agricole. E così, mentre il movimento di Forconi dilaga nel paese, con alcune sue componenti che proprio al settore dell'agricoltura fanno riferimento, al dicastero oggi guidato da Nunzia De Girolamo c'è una cuccagna che sembra alimentarsi senza soluzione di continuità.

MICHELA VITTORIA BRAMBILLA BEATRICE LORENZIN NUNZIA DE GIROLAMO FOTO LAPRESSE

E questo nonostante qualche tentativo di razionalizzazione portato avanti nel corso degli anni. Al momento, tanto per dirne una, il dicastero vigila su cinque enti e ha partecipazioni dirette in tre società. Ma gli stessi enti vigilati, a loro volta, controllano altre società che fanno del ministero una vera e propria holding che muove (e succhia) una montagna di soldi.

La lista
Si pensi all'Agea, l'Agenzia per le erogazioni in agricoltura attraverso la quale passano ogni anno circa 5 miliardi di fondi europei destinati alle imprese nostrane. 

 

LA CONDANNA DI BERLUSCONI PELLEGRINAGGIO A PALAZZO GRAZIOLI NUNZIA DI GIROLAMO

La stessa Guardia di Finanza, del resto, ha da tempo acceso un faro sul pericolante sistema dei controlli messo in pedi dall'Agenzia. Solo nel 2012 la Commissione europea (come raccontato da La Notizia del 10 aprile 2013) ha comminato sanzioni all'Italia per 163 milioni di euro per tutta una serie di violazioni ascritte all'Agea proprio in sede di controllo. Una situazione incredibile che, in un modo o nell'altro, è costata il posto all'ex numero uno dell'Agenzia, Guido Tampieri, ex dirigente della Cgil, ex assessore del Pci a Ravenna, ex consigliere regionale Ds in Emilia Romagna ed ex sottosegretario nel governo Prodi II.

mario catania

Insomma, una figura di chiara estrazione politica, nominata nel 2012 dall'ex ministro Mario Catania. Per non parlare del 51% detenuto dall'Agea nella Sin spa, società che gestisce il sistema informativo agricolo nazionale con un drappello di società private come Almaviva, Ibm e Telespazio (gruppo Finmeccanica). Finita anch'essa nel mirino delle Fiamme Gialle, la Sin a sua volta detiene il 51% della Telaer (servizi di telerilevamento) e il 60% della Coanan scarl (tracciabilità alimenti, messa in liquidazione a fine 2012). Insomma, poltrone che si aggiungono a poltrone.

MARIO CATANIA PROTESTA DEI FORCONI A MILANO FOTO LAPRESSE

Ente che vai, politico che trovi
Altro organismo vigilato dal ministero è l'Inea, Istituto nazionale di economia agraria. Il suo presidente si chiama Tiziano Zigiotto, ex consigliere regionale del Veneto in quota Forza Italia, considerato un fedelissimo dell'ex ministro Giancarlo Galan. Da maggio 2013, con la De Girolamo già ministro, l'istituto ha elargito qualcosa come 237 consulenze, che per gli amanti dei calcoli fanno 33 incarichi al mese, più di uno al giorno. Il tutto per una spesa che, al momento, è di 2,6 milioni di euro. Poi c'è l'Ismea, Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare. Sulla tolda di comando c'è un autentico inamovibile, Arturo Semerari, che ricopre la carica dalla bellezza di 10 anni. Per l'istituto, del resto, passano bei soldi.

Dal bilancio si apprende che il suo fondo di dotazione sfiora i 900 milioni di euro, mentre in cassa l'ente ha liquidità per quasi 100 milioni. Davvero niente male. Senza contare che l'Ismea controlla la S.g.f.a., ovvero una società che gestisce fondi per l'agroalimentare, con corollario di scranni da occupare.

italiani che non si arrendono

E che dire dell'Ente nazionale risi, preposto alla tutela del settore risicolo? Gli ex ministri dell'economia Giulio Tremonti e Tommaso Padoa-Schioppa hanno provato a più riprese a cancellarlo, inserendolo in varie black list di enti inutili. Ma alla fine è sempre riuscito a sopravvivere. Al suo vertice troviamo Paolo Carrà, peraltro imprenditore proprio nel settore del riso, accanto al quale ci sono 3 consiglieri, un direttore generale, 3 revisori dei conti e la bellezza di sette sedi territoriali.

Partecipate dirette
Tra le società direttamente controllate dal ministero, poi, compare la Isa-Istituto Sviluppo Agroalimentare spa, guidata da un amministratore delegato che si chiama Annalisa Vessella, il cui stipendio annuo è di 140 mila euro. Si dà però il caso che la Vessella sia anche consigliere regionale in Campania, sotto le insegne dei "Popolari di Italia domani". Come presidente della Isa, invece, troviamo Saverio Sticchi Damiani, qui riciclato dopo essere stato vicecapo di gabinetto del ministero.

FORCONI DISORDINI A PIAZZA CASTELLO A TORINO

Ancora, il dicastero della De Girolamo vanta una piccola partecipazione nella Agenzia Pollenzo spa, società che si è occupata del recupero dell'omonimo complesso architettonico in provincia di Cuneo, oggi sede dell'Università di scienze gastronomiche. Il tutto corredato da un cda a otto membri tra cui anche Guido Crosetto, tra fondatori di Fratelli d'Italia. E per finire il ministero controlla pure la Unirelab, società che fornisce servizi di diagnostica di laboratorio per l'industria ippica. Per la serie, chi più ne ha più ne metta. Chissà, magari la De Girolamo e Mr Forbici, Carlo Cottarelli, potrebbero chiedersi a cosa servano tutti questi carrozzoni.

FORCONI AL CONSIGLIO REGIONALE DI TORINO

 

Ultimi Dagoreport

papa francesco bergoglio balcone policlinico gemelli

QUESTA VOLTA PAPA FRANCESCO HA RISCHIATO DAVVERO DI MORIRE, ED È STATO RIPRESO PER LO ZUCCHETTO: TENERLO IN VITA NON È STATO SEMPLICE E HA RICHIESTO UNO ZELO STRAORDINARIO DA PARTE DELL’OTTIMO STAFF MEDICO DEL POLICLINICO GEMELLI – QUEL CHE IN MOLTI ORA SI CHIEDONO È SE BERGOGLIO RICEVERÀ LE STESSE PREMURE A SANTA MARTA. UN PRIMO PESSIMO SEGNALE SI È AVUTO NELLA MODALITÀ CON CUI IL PAPA È STATO “OFFERTO” AGLI OCCHI DEI FEDELI DAL BALCONE DELL’OSPEDALE: LO STAFF VATICANO GLI HA TOLTO I NASELLI DELL’OSSIGENO, TANTO CHE NON È RIUSCITO A CONCLUDERE LA BENEDIZIONE PER L’AFFANNO…

meloni salvini tajani palazzo chigi

DAGOREPORT - LA SITUAZIONE DEL GOVERNO MELONI È GRAVE. PROBABILMENTE NON SERIA, MA DISPERATA SÌ - SE L’ESCALATION DEL SALVINISMO TRUMPUTINIANO FA IMBUFALIRE TAJANI (“POPULISTI QUAQUARAQUÀ”), FA PRUDERE MANI E GOMITI A UNA DUCETTA MALCONCIA, FINITA NEL CONO D’OMBRA DI TRUMP-MUSK, CHE ASPETTA SOLO LA CONFERMA DI SALVINI A CAPO DELLA LEGA, IL 6 APRILE, POI “LA PAZIENZA FINISCE” - IL GIORNO PIÙ DOLOROSO DELLA MELONA ARRIVERÀ INFATTI QUATTRO GIORNI PRIMA: IL 2 APRILE, QUANDO TRUMP ANNUNCERÀ I FAMIGERATI DAZI USA E MELONI DOVRÀ DECIDERE SE STARE CON WASHINGTON O CON  BRUXELLES - IN ATTESA DEL GIORNO DEL GIUDIZIO, SI FANNO SEMPRE PIÙ FITTE E FORTI VOCI E MUGUGNI DI UNA DE-SALVINIZZAZIONE DEL GOVERNO CHE PREFIGURANO UNA PROSSIMA CRISI E IL VOTO ANTICIPATO NEI PRIMI MESI DEL 2026 - L’APERTURA DELLE URNE DIPENDERÀ PERÒ DA ALTRI DUE FATTORI: I DATI DEI SONDAGGI E IL VOTO INCERTISSIMO, PREVISTO PER IL PROSSIMO OTTOBRE, IN CINQUE REGIONI…

proteste benjamin netanyahu ronen bar gali baharav-miara

DAGOREPORT – TUTTI A GUARDARE L’UCRAINA, MA IN ISRAELE È IN CORSO UN GOLPETTO DI NETANYAHU: “BIBI” PRIMA HA PROVATO A CACCIARE IL CAPO DELLO SHIN BET, RONEN BAR, CHE INDAGAVA SU DI LUI, POI HA VOTATO LA MOZIONE DI SFIDUCIA CONTRO LA PROCURATRICE GENERALE, GALI BAHARAV-MIARA, ANCHE LEI "COLPEVOLE" DI AVER MESSO SOTTO LA LENTE I SOLDI DEL QATAR FINITI AD HAMAS MA ANCHE AI COLLABORATORI DEL PREMIER – LE “OMBRE” SULLA STRAGE DEL 7 OTTOBRE: CHE RESPONSABILITÀ HA IL GOVERNO? NETANYAHU ERA STATO O NO INFORMATO DAI SERVIZI DI  BAR DEL PIANO DEI TERRORISTI PALESTINESI? PERCHÉ NON SONO STATE PRESE LE DOVUTE CONTROMISURE?

ursula von der leyen xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LE MATTANE DI TRUMP SVEGLIANO L'EUROPA: DOPO IL VIAGGIO IN INDIA, URSULA VOLA A PECHINO A FINE APRILE - SE TRUMP CI SFANCULA, LA GRANDE FINANZA AMERICANA RISPONDE INVESTENDO NEL VECCHIO CONTINENTE (IN ACCORDO CON IL MONDO FINANZIARIO BRITISH) - DOPO AVER SENTITO PARLARE WITKOFF ("PUTIN NON È UN CATTIVO RAGAZZO") , I DIPLOMATICI EUROPEI HANNO AVUTO UN COCCOLONE: CON QUESTI STATES, PUTIN POTREBBE OTTENERE TUTTO QUELLO CHE VUOLE. E INFATTI SOGNA ADDIRITTURA ODESSA - L'UNICA NOTIZIA CHE HA IMPENSIERITO "MAD VLAD" NELLE ULTIME ORE È STATA LA POSSIBILE PARTECIPAZIONE CINESE, POI SMENTITA, ALLE OPERAZIONI DI PEACEKEEPING DEI "VOLENTEROSI" A KIEV...